Enti locali
Irregolare il servizio di riscossione delle multe?
Forza Trani scrive al sindaco. Contestata un'altra determina dirigenziale. Assegnata senza gara la riscossione delle contravvenzioni
Trani - mercoledì 11 luglio 2012
10.49
Il movimento civico Forza Trani scrive per richiamare l'attenzione del sindaco Gigi Riserbato e del segretario generale Luca Russo su un provvedimento pubblicato durante la calura carontiana della scorsa settimana. Con una articolata nota, Forza Trani evidenzia puntigliosamente le irregolarità e le illegalità contenute in un provvedimento con cui il dirigente della sesta ripartizione ha assegnato senza gara, ad una ditta di Montebelluna la riscossione delle multe non pagate.
«Con pieno spirito collaborativo – scrive Roberto Visibelli – evidenzio alcuni aspetti che, a nostro modesto parere, meritano un opportuno approfondimento.In primo luogo, la determinazione viene pubblicata senza i documenti in essa richiamati come parte integrante. Pertanto il cittadino che volesse conoscere pienamente il contenuto dell'atto si trova totalmente impossibilitato a poterlo fare (a meno di non presentare apposita istanza per accedere agli atti) in lampante contrasto con lo spirito stesso della pubblicazione degli atti, che è quello di dare piena pubblicità all'azione amministrativa. In secondo luogo, sempre a nostro sommesso parere, una volta che la sanzione amministrativa per violazione delle norme del codice della strada è divenuta definitiva, la competenza per l'attività di riscossione coattiva è dell'ufficio tributi e non già della polizia locale, per cui la competenza per la gestione della riscossione coattiva spetta alla terza e non già alla sesta ripartizione».
La gestione del recupero, in forma stragiudiziale, delle sanzioni amministrative fino all'anno 2008 era stata affidata alla società Alfa recupero crediti srl di Nocera Inferiore. Tuttavia il fatto che siano riportate ben 4 determinazioni (dal 2005 al 2009) fa supporre che l'originario affidamento sia stato successivamente prorogato più volte, «situazione – secondo Forza Trani - di per sé irregolare, in quanto la proroga di un servizio è ammessa solo nelle more dello svolgimento di una nuova gara, che non ci risulta sia mai stata bandita». «In ogni caso – prosegue la nota del movimento civico - dalla lettura della determinazione di recente pubblicazione non è dato sapere se il contratto in essere con la società Alfa recupero crediti srl di Nocera Inferiore, sia cessato per scadenza dell'ultima proroga concessa, o se sia stato revocato, ed in quest'ultima ipotesi non è dato sapere se la revoca sia conseguente ad eventuali inadempienze della società affidataria».
Nello specifico della procedura di affidamento, Visibelli rileva una circostanza a dir poco singolare: «Da una parte si dichiara che la società uscente ha presentato in data 5 ottobre 2011 una rinegoziazione della proposta economica (si presume in termini più convenienti per il Comune di Trani), dall'altra si rileva che la società neo affidataria ha presentato una propria proposta in data 29 settembre 2011 (non sappiamo se su richiesta del Comune di Trani o se sua sponte). E' del tutto evidente che a fronte di almeno una proposta migliorativa rispetto al servizio in esecuzione, si sarebbe dovuto procedere con una gara ad evidenza pubblica, secondo le previsioni di legge stabilite dal decreto legislativo 163/2006 e dal vigente regolamento comunale».
Elemento fondamentale, propedeutico ad ogni altra attività, è l'individuazione del valore stimato dell'affidamento, in quanto tale valore è discriminatorio delle procedure di gara che possono essere attuate: infatti, secondo la normativa vigente, per importi inferiori a 40.000 euro, è praticabile l'affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento, mentre per importi pari o superiori a 40.000 euro, l'affidamento avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici. «Nel caso in questione – scrive Forza Trani - avendo quantificato in presunti 40.000 euro il quantum da corrispondere, è del tutto evidente che si sarebbe dovuto procedere con la consultazione di almeno cinque operatori, come pure è del tutto evidente che, anche in caso di importo presunto inferiore a 40.000 euro, si sarebbe dovuto dapprima individuare il responsabile del procedimento, il quale avrebbe provveduto con gli atti del caso. Peraltro, trattandosi di attività affidata a soggetto iscritto in apposito albo dei soggetti abilitati alla riscossione, liquidazione e accertamento dei tributi e delle entrate degli Enti locali, istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, sarebbe stato del tutto agevole individuare non meno di cinque soggetti, iscritti a questo albo, da invitare alla procedura negoziata».
Visibelli conclude la nota segnalando un altro aspetto tecnico: «La società affidataria, e come essa, anche gran parte delle altre società iscritte nell'apposito albo, si occupa anche degli altri tributi locali minori. Il Comune di Trani ha sempre avuto grandi problemi per gestire efficacemente i cosiddetti tributi minori tanto che ha più volte bandito gare ed altrettante volte le ha revocate. Tuttavia è innegabile che una gestione unitaria di tutti i tributi minori, potendo garantire al soggetto affidatario adeguate economie di scala, permetterebbe alle società interessate di presentare offerte economiche più vantaggiose per il Comune di Trani, rispetto al caso di affidamenti separati per i vari tributi. Motivo in più perché la relativa gestione sia operata dalla ripartizione finanziaria. Per quanto esposto invitiamo il sindaco e i soggetti preposti a voler approfondire la questione, adottando, se del caso, gli opportuni provvedimenti nell'interesse economico del Comune di Trani».
«Con pieno spirito collaborativo – scrive Roberto Visibelli – evidenzio alcuni aspetti che, a nostro modesto parere, meritano un opportuno approfondimento.In primo luogo, la determinazione viene pubblicata senza i documenti in essa richiamati come parte integrante. Pertanto il cittadino che volesse conoscere pienamente il contenuto dell'atto si trova totalmente impossibilitato a poterlo fare (a meno di non presentare apposita istanza per accedere agli atti) in lampante contrasto con lo spirito stesso della pubblicazione degli atti, che è quello di dare piena pubblicità all'azione amministrativa. In secondo luogo, sempre a nostro sommesso parere, una volta che la sanzione amministrativa per violazione delle norme del codice della strada è divenuta definitiva, la competenza per l'attività di riscossione coattiva è dell'ufficio tributi e non già della polizia locale, per cui la competenza per la gestione della riscossione coattiva spetta alla terza e non già alla sesta ripartizione».
La gestione del recupero, in forma stragiudiziale, delle sanzioni amministrative fino all'anno 2008 era stata affidata alla società Alfa recupero crediti srl di Nocera Inferiore. Tuttavia il fatto che siano riportate ben 4 determinazioni (dal 2005 al 2009) fa supporre che l'originario affidamento sia stato successivamente prorogato più volte, «situazione – secondo Forza Trani - di per sé irregolare, in quanto la proroga di un servizio è ammessa solo nelle more dello svolgimento di una nuova gara, che non ci risulta sia mai stata bandita». «In ogni caso – prosegue la nota del movimento civico - dalla lettura della determinazione di recente pubblicazione non è dato sapere se il contratto in essere con la società Alfa recupero crediti srl di Nocera Inferiore, sia cessato per scadenza dell'ultima proroga concessa, o se sia stato revocato, ed in quest'ultima ipotesi non è dato sapere se la revoca sia conseguente ad eventuali inadempienze della società affidataria».
Nello specifico della procedura di affidamento, Visibelli rileva una circostanza a dir poco singolare: «Da una parte si dichiara che la società uscente ha presentato in data 5 ottobre 2011 una rinegoziazione della proposta economica (si presume in termini più convenienti per il Comune di Trani), dall'altra si rileva che la società neo affidataria ha presentato una propria proposta in data 29 settembre 2011 (non sappiamo se su richiesta del Comune di Trani o se sua sponte). E' del tutto evidente che a fronte di almeno una proposta migliorativa rispetto al servizio in esecuzione, si sarebbe dovuto procedere con una gara ad evidenza pubblica, secondo le previsioni di legge stabilite dal decreto legislativo 163/2006 e dal vigente regolamento comunale».
Elemento fondamentale, propedeutico ad ogni altra attività, è l'individuazione del valore stimato dell'affidamento, in quanto tale valore è discriminatorio delle procedure di gara che possono essere attuate: infatti, secondo la normativa vigente, per importi inferiori a 40.000 euro, è praticabile l'affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento, mentre per importi pari o superiori a 40.000 euro, l'affidamento avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici. «Nel caso in questione – scrive Forza Trani - avendo quantificato in presunti 40.000 euro il quantum da corrispondere, è del tutto evidente che si sarebbe dovuto procedere con la consultazione di almeno cinque operatori, come pure è del tutto evidente che, anche in caso di importo presunto inferiore a 40.000 euro, si sarebbe dovuto dapprima individuare il responsabile del procedimento, il quale avrebbe provveduto con gli atti del caso. Peraltro, trattandosi di attività affidata a soggetto iscritto in apposito albo dei soggetti abilitati alla riscossione, liquidazione e accertamento dei tributi e delle entrate degli Enti locali, istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, sarebbe stato del tutto agevole individuare non meno di cinque soggetti, iscritti a questo albo, da invitare alla procedura negoziata».
Visibelli conclude la nota segnalando un altro aspetto tecnico: «La società affidataria, e come essa, anche gran parte delle altre società iscritte nell'apposito albo, si occupa anche degli altri tributi locali minori. Il Comune di Trani ha sempre avuto grandi problemi per gestire efficacemente i cosiddetti tributi minori tanto che ha più volte bandito gare ed altrettante volte le ha revocate. Tuttavia è innegabile che una gestione unitaria di tutti i tributi minori, potendo garantire al soggetto affidatario adeguate economie di scala, permetterebbe alle società interessate di presentare offerte economiche più vantaggiose per il Comune di Trani, rispetto al caso di affidamenti separati per i vari tributi. Motivo in più perché la relativa gestione sia operata dalla ripartizione finanziaria. Per quanto esposto invitiamo il sindaco e i soggetti preposti a voler approfondire la questione, adottando, se del caso, gli opportuni provvedimenti nell'interesse economico del Comune di Trani».