Vita di città
Isole pedonali: presto chiuso al traffico anche il quartiere ebraico
Il centro storico di Trani sempre più off limits alle auto
Trani - venerdì 4 giugno 2010
Dopo via Lagalante, via Zanardelli, via San Giorgio, piazza Duomo, via San Nicola, piazza Dogali e piazza Sacra Regia Udienza, l'amministrazione comunale è intenzionata ad andare avanti nel processo di realizzazione di nuove isole pedonali. Il prossimo obiettivo è quello di chiudere alle auto l'intero quartiere ebraico (via La Giudea, via Leopardi, via San Martino, via Sinagoga e piazzetta Scolanova). Il progetto è al vaglio degli uffici competenti e non è da escludere che sia interdetta alla circolazione veicolare anche via Beltrami dove è presente il palazzo delle arti e la pinacoteca Ivo Scaringi.
La chiusura al traffico dell'intero quartiere trova il favore della Comunità ebraica che gestisce la sinagoga di Scolanova e che, nel quartiere ebraico, ha avviato un'intensa attività di promozione culturale e religiosa. «Sarebbe un provvedimento di straordinaria utilità» commenta Francesco Lotoro, portavoce della comunità ebraica. «Durante la giornata della cultura ebraica – sottolinea Lotoro - abbiamo potuto apprezzare quanto siano belli questi luoghi se liberati dalle macchine. Le auto stanno ammazzando l'intero quartiere, la pedonalizzazione faciliterebbe il processo di conservazione e valorizzazione di un'area storica fra le più belle dell'intero Mezzogiorno».
La chiusura al traffico dell'intero quartiere trova il favore della Comunità ebraica che gestisce la sinagoga di Scolanova e che, nel quartiere ebraico, ha avviato un'intensa attività di promozione culturale e religiosa. «Sarebbe un provvedimento di straordinaria utilità» commenta Francesco Lotoro, portavoce della comunità ebraica. «Durante la giornata della cultura ebraica – sottolinea Lotoro - abbiamo potuto apprezzare quanto siano belli questi luoghi se liberati dalle macchine. Le auto stanno ammazzando l'intero quartiere, la pedonalizzazione faciliterebbe il processo di conservazione e valorizzazione di un'area storica fra le più belle dell'intero Mezzogiorno».