Vita di città
L'addio dei Padri Rogazionisti al Fratello Vincenzo
«E' andato via silenziosamente e con un sorriso tranquillo»
Trani - sabato 29 marzo 2008
E' andato via silenziosamente e con un sorriso tranquillo, carattere della sua persona che lo aveva contraddistinto per tutta la sua esistenza: il Fratello Vincenzo Esposito, appartenente alla Congregazione dei Padri Rogazionisti, in particolare alla Casa di Trani, nella quale aveva vissuto sin dal 1968.
Nato a Gallipoli il 26 settembre 1911, ha dedicato la sua vita alla "causa spirituale" di Sant'Annibale e dei Padri Rogazionisti, donando la propria persona all'attenzione per i più deboli, per gli ammalati ed in particolare per i fanciulli più bisognosi fra quelli ospitati negli istituti rogazionisti, in cui egli è stato presente, specialmente in quello di Trani. Restano nel ricordo di chi ha conosciuto il quasi centenario "fratello", figura laica che affianca i padri nella congregazione, il dolce atteggiamento di remissione alla volontà del Signore, l'obbedienza verso i superiori, la grande signorilità e umiltà in cui è stato un vero maestro difficilmente imitabile.
L'umiltà, la volontà di non apparire, di non mettersi in luce, la modestia e la grande disponibilità verso il prossimo, queste le sfumature fondamentali dela sua personalità. Alcuni docenti che hanno collaborato in passato coi Rogazionisti ricordano molto bene questa figura di lavoratore instancabile, che si recava in città innumerevoli volte per le commissioni di rito utili per la vita della comunità.
Reastano nella memoriai il sorriso buono del fratello Vincenzo, quella gentilezza nei modi e quella sensibilità di uomo saggio e capace, quando superava il primo momento della conoscenza, fatto di riservatezza, di dialogare piacevolemnte, narrare i passaggi salienti della sua vita, dare anche consigli e spingere alla preghiera e all'affidamento alla volontà del Signore, ingredienti basilari della sua esistenza esemplare.
I confratelli rogazionisti, gli amici e alcuni familiari, lo hanno ricordato con affetto durante l'ultimo saluto che gli hanno rivolto il pomeriggio del 28 marzo nel santuario della Madonna di Fatima, il "Luogo" dell'anima e della fede per eccellenza, per il caro fratello Vincenzo.
Giovanni Ronco
Nato a Gallipoli il 26 settembre 1911, ha dedicato la sua vita alla "causa spirituale" di Sant'Annibale e dei Padri Rogazionisti, donando la propria persona all'attenzione per i più deboli, per gli ammalati ed in particolare per i fanciulli più bisognosi fra quelli ospitati negli istituti rogazionisti, in cui egli è stato presente, specialmente in quello di Trani. Restano nel ricordo di chi ha conosciuto il quasi centenario "fratello", figura laica che affianca i padri nella congregazione, il dolce atteggiamento di remissione alla volontà del Signore, l'obbedienza verso i superiori, la grande signorilità e umiltà in cui è stato un vero maestro difficilmente imitabile.
L'umiltà, la volontà di non apparire, di non mettersi in luce, la modestia e la grande disponibilità verso il prossimo, queste le sfumature fondamentali dela sua personalità. Alcuni docenti che hanno collaborato in passato coi Rogazionisti ricordano molto bene questa figura di lavoratore instancabile, che si recava in città innumerevoli volte per le commissioni di rito utili per la vita della comunità.
Reastano nella memoriai il sorriso buono del fratello Vincenzo, quella gentilezza nei modi e quella sensibilità di uomo saggio e capace, quando superava il primo momento della conoscenza, fatto di riservatezza, di dialogare piacevolemnte, narrare i passaggi salienti della sua vita, dare anche consigli e spingere alla preghiera e all'affidamento alla volontà del Signore, ingredienti basilari della sua esistenza esemplare.
I confratelli rogazionisti, gli amici e alcuni familiari, lo hanno ricordato con affetto durante l'ultimo saluto che gli hanno rivolto il pomeriggio del 28 marzo nel santuario della Madonna di Fatima, il "Luogo" dell'anima e della fede per eccellenza, per il caro fratello Vincenzo.
Giovanni Ronco