Via Zara
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Vita di città

L'assedio di (via) Zara: un memoriale della storia o è solo incuria?

Il marciapiede della strada che porta al lungomare è nel primo tratto impraticabile

I bombardamenti di Zara durante la seconda guerra mondiale, ad opera delle forze aeree Alleate, causarono la quasi totale distruzione della città, exclave italiana in Dalmazia. A seguito di questi episodi la popolazione italiana fu costretta a un drammatico esodo.

In (troppo) poche parole questa è la ragione per cui a Zara è intitolata una strada, non fa mai male ricordarlo , anche rispetto a attuali e drammatiche evocazioni di una presunta stilista spagnola.

Il dubbio che lo stato in cui versa la centralissima via Zara, una bretella che da via Malcangi porta sul lungomare, costituisse un monumento all'assedio e alla distruzione che la città subì, era venuto già dalla scorsa estate, quando, a seguito di una incuria troppo prolungata nel tempo, lo slargo sul marciapiede sembrava davvero essere stato colpito da esplosivi.

Le segnalazioni della impraticabilità non venivano solo dai residenti ma da turisti che in quella zona nei mesi caldi abitano numerosi quella zona e dai quali avevamo riscontri di storte alle caviglie, inciampi maldestri e sicuramente non un bel vedere.

Avevamo evitato la solita denuncia perché erano stati preannunciati lavori di ripristino dei marciapiedi con fondi a disposizione dai comune, fondi destinati proprio per quello scopo. Ma non solo non si è provveduto a sistemare il marciapiede: la vegetazione selvaggia ha provveduto a "coprire le vergogne" esattamente come avviene su tutti i luoghi vissuti dall'uomo e poi coperti dallo strato del tempo, poiché l'uomo non vi accede per secoli o per millenni. Alla nostra piccola via Zara, dedicata a quell'assedio, è bastato poco per lasciare spazio a Madre natura.

Le foto stanno a significare due cose: o al Comune si è deciso di sostituire le tradizionali misure di ripristino e ripavimentazione con aiuole dalle forme spontanee un po' sull'onda di tendenza del celebre boeriano bosco verticale, oppure ci si è infischiati completamente di questa situazione.

Non escludendo alcuna ipotesi, il consiglio è di non calpestare le aiuole: perche l'erba ha nascosto una pavimentazione che dire accidentata è un eufemismo gentile. Oppure di scegliere una via parallela, soprattutto se ci si muove con una carrozzina o si portano i bambini nei passeggini. Ma anche a piedi, meglio cambiare strada.
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