Dario Agrimi
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Eventi e cultura

L’eclettico artista Dario Agrimi torna a Palazzo delle Arti Beltrani con “Mea Culpa”

La personale tra fotografia e installazioni, pittura e scultura, video e performance fino a fine agosto

Fino al 31 agosto a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani è di scena lo strabiliante iperrealismo di Dario Agrimi, geniale artista di origini tranesi, attualmente docente dell'Accademia delle Belle Arti di Roma, che stupisce con le sue opere tra fotografia e installazioni, pittura e scultura, video e performance raccolte sotto il titolo emblematico di "Mea culpa".

«Mi sono interrogato parecchio in questo ultimo periodo sulle competenze, e mi sono reso conto che si ha la tendenza a semplificare ogni cosa, con una applicazione si può pensare di fare musica, con dei file si pensa di poter diventare un artista. In questo momento storico chiunque può pensare di essere ciò che vuole o chi vuole, in assoluto conflitto con il fatto che un tempo per diventare qualcuno bisognava saper fare qualcosa, ora, invece, è importante non saper fare nulla! Quindi ho pensato che potesse essere una colpa saper fare qualcosa! Tutto gira intorno alle competenze.

Mea culpa è un modo di ragionare e far ragionare, di indurre delle domande». Imponenti a Trani ci sono anche il Golem e Sofisma, le installazioni che hanno aperto le recenti edizioni del Festival Internazionale di Andria Castel dei mondi e poi tante altre opere nate dalla mente artistica di Dario Agrimi che torna a Palazzo Beltrani a distanza di sei anni dalla sua personale "Scatola nera". «Nel campo dell'arte – sottolinea l'artista - tendo a spaziare, modificare, sperimentare, non mi accontento».

Una eccezionale curatela caratterizza la mostra, che vede ben 14 giovani allievi del dipartimento di Didattica e Curatela dell'Accademia delle Belle Arti di Roma impegnati a leggere l'esposizione in 14 modi differenti e completamente "al buio".
La mostra d'arte contemporanea "Mea Culpa" è a cura di Irene Candelma, Sara Casula, Chiara Cervini, Manuele Chiveri, Gioia Cianchi, Manuela Fernandez, Giulia Guerrieri, Elisa Maddalena Anna lozzia, Sara Marranzino Scopece, Giovanna Propato, Vincenzo Quartararo, Tiziano Stancato, Anna Turco.

«Non è mai stata fatta una operazione culturale di questo tipo, ho deciso di fare questo esperimento e devo dire che è riuscito. I ragazzi sono stati bravissimi, nel momento in cui verrete a vedere la mostra avrete la possibilità di leggere 14 punti di vista diversi sul mio lavoro scritti dagli allievi che non avevano ancora visto l'esposizione».

Cos'è la sorpresa, quali sono i sintomi dello stupore, quale ruolo ha nelle decisioni e quale benessere o dissidio comporta? Agrimi ci risponde con la sua arte della sorpresa, per un effetto assolutamente straniante. Artista eclettico, Dario Agrimi opera nel campo dell'arte contemporanea con lavori di carattere concettuale. Spazia dalla pittura all'installazione, prediligendo anche il campo fotografico, scultoreo e video. Le sue ultime sperimentazioni sono il frutto di una ricerca maniacale volta alla perfezione. Mette in scena un iperrealismo che amplifica le emozioni e riduce la distanza tra realtà e finzione.

Le sue opere sono presenti in diverse collezioni in Italia e all'estero. Ha partecipato a numerose fiere internazionali, esposizioni collettive e personali in gallerie ed istituzioni di tutto il mondo tra cui la 54ª esposizione internazionale d'Arte Biennale di Venezia.

Ha collaborato con una nota multinazionale inglese per la realizzazione della campagna pubblicitaria del 2014. La stessa campagna ha goduto di visibilità mondiale. È l'unico artista ad aver esposto le sue opere per 3 anni di seguito al Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi.

Negli ultimi tempi è impegnato nella produzione del prossimo ciclo di opere pittoriche destinate al mercato dell'arte degli Stati Uniti..«Ad un certo punto oso – dice lo stesso Agrimi. Il lavoro si evolve da solo per necessità di diversificare.È una questione di sensazioni. La mente riconosce la ripetizione come negativa dopo un po' e scatta un meccanismo di contaminazione necessario per determinare l'evoluzione. Penso che siamo figli del nostro vissuto. Le radici si sono adattate a climi e ambienti diversi ma nella loro memoria non possono dimenticare il primo nutrimento. L'arte è un istinto primordiale e ogni cosa può essere arte negli occhi giusti».

La mostra Mea Culpa rientra nella programmazione artistica di Palazzo delle Arti Beltrani, contenitore culturale polifunzionale della città di Trani, realizzata dall'Associazione delle Arti con il sostegno della Città di Trani, il patrocinio del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, l'intervento della Regione Puglia, il PACT Polo Arti Cultura Turismo della Regione, Piano straordinario 2022 "Custodiamo la Cultura in Puglia" - Fondo speciale Cultura e Patrimonio culturale L.R. 40/2016, art.15, comma 3 e il Teatro Pubblico Pugliese.

L'esposizione è visitabile fino al 31 agosto 2024 ogni giorno, dalle 16,00 alle 20,00 (ultimo ingresso ore 19,00), nel piano nobile di Palazzo delle Arti Beltrani, in via Beltrani 51 a Trani (BT). Biglietti: intero 6 €, ridotto 4 € (per docenti, studenti, minori e over 65). Nel costo del biglietto è inclusa la visita alle collezioni custodite nella Pinacoteca "Ivo Scaringi".
Per info: 0883.50.00.44 e www.palazzodelleartibeltrani.it
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