Cronaca
L'odissea di Tommy, il cane restituito alla proprietaria uscita di prigione e abbandonato: chiesto il sequestro dalla Lndc
La vicenda accaduta a Trani è in realtà una situazione molto frequente. La proprietaria era finita in carcere e Tommy curato dai volontari
Trani - mercoledì 11 dicembre 2024
9.02
Tommy, un cane che ha vissuto sei mesi presso il canile di Trani a causa dell'arresto della sua proprietaria, pochi giorni dopo essere stato riconsegnato alla stessa da poco uscita di prigione, è stato ritrovato legato a un palo. LNDC Animal Protection nei giorni scorsi ha chiesto il sequestro immediato del cane agli enti che si stavano occupando della situazione e adesso si è rivolta anche alla Procura della Repubblica per chiedere un provvedimento d'urgenza a tutela dell'animale
Animal Protection non può restare a guardare mentre il cagnolino Tommy entra ed esce dal canile. Nei sei mesi trascorsi nella struttura convenzionata con il Comune di Trani, dove era stato trasferito perché la sua proprietaria era in carcere, Tommy aveva trovato l'amicizia e l'amore dei volontari di LNDC che si prendevano cura di lui. Eppure, il 21 novembre 2024, Tommy è stato riconsegnato alla sua proprietaria, appena scarcerata e solo pochi giorni dopo, il 27 novembre, è stato trovato legato a un palo a Trani, presumibilmente abbandonato come se la sua vita non contasse nulla.
"Tommy è stato riportato di nuovo in canile dalla Polizia locale, ma non possiamo permettere che torni nelle mani di chi ha già dimostrato di non sapersi prendere cura di lui. Lo abbiamo detto a gran voce già mesi fa: a settembre, avevamo chiesto l'autorizzazione per farlo adottare da qualcuno che lo avrebbe amato e protetto come merita ma l'inerzia degli organi preposti ha fatto sì che Tommy rimanesse in canile altri due mesi per poi tornare nelle mani della proprietaria, finire successivamente legato a un palo in strada e infine trasferito nuovamente in canile", dichiara Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.
Le segnalazioni c'erano già: le condizioni igienico-sanitarie in cui Tommy viveva al momento dell'arresto della sua proprietaria non erano accettabili. Nonostante ciò e nonostante le richieste di LNDC, nessuno degli Enti preposti ha adottato un provvedimento a tutela dell'animale che ora rischia di tornare di nuovo nelle mani della proprietaria che non sembra essere in grado di potergli garantire una vita dignitosa. Per questo LNDC Animal Protection si è rivolta alla Procura della Repubblica per denunciare l'accaduto e chiedere un provvedimento d'urgenza a tutela di Tommy, a cui i volontari vorrebbero trovare una famiglia speciale che possa amarlo per sempre.
Animal Protection non può restare a guardare mentre il cagnolino Tommy entra ed esce dal canile. Nei sei mesi trascorsi nella struttura convenzionata con il Comune di Trani, dove era stato trasferito perché la sua proprietaria era in carcere, Tommy aveva trovato l'amicizia e l'amore dei volontari di LNDC che si prendevano cura di lui. Eppure, il 21 novembre 2024, Tommy è stato riconsegnato alla sua proprietaria, appena scarcerata e solo pochi giorni dopo, il 27 novembre, è stato trovato legato a un palo a Trani, presumibilmente abbandonato come se la sua vita non contasse nulla.
"Tommy è stato riportato di nuovo in canile dalla Polizia locale, ma non possiamo permettere che torni nelle mani di chi ha già dimostrato di non sapersi prendere cura di lui. Lo abbiamo detto a gran voce già mesi fa: a settembre, avevamo chiesto l'autorizzazione per farlo adottare da qualcuno che lo avrebbe amato e protetto come merita ma l'inerzia degli organi preposti ha fatto sì che Tommy rimanesse in canile altri due mesi per poi tornare nelle mani della proprietaria, finire successivamente legato a un palo in strada e infine trasferito nuovamente in canile", dichiara Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.
Le segnalazioni c'erano già: le condizioni igienico-sanitarie in cui Tommy viveva al momento dell'arresto della sua proprietaria non erano accettabili. Nonostante ciò e nonostante le richieste di LNDC, nessuno degli Enti preposti ha adottato un provvedimento a tutela dell'animale che ora rischia di tornare di nuovo nelle mani della proprietaria che non sembra essere in grado di potergli garantire una vita dignitosa. Per questo LNDC Animal Protection si è rivolta alla Procura della Repubblica per denunciare l'accaduto e chiedere un provvedimento d'urgenza a tutela di Tommy, a cui i volontari vorrebbero trovare una famiglia speciale che possa amarlo per sempre.