Territorio
L’Ordine degli Architetti BAT ospite a Didacta 2024 con il progetto nazionale “Abitare il Paese”
Arch. Roselli: «La nostra esperienza nelle scuole per ascoltare il cambiamento dei più piccoli»
Trani - lunedì 21 ottobre 2024
Si è parlato di mondo scolastico in tutte le sue forme a Didacta 2024 a Bari dove ha partecipato anche l'Ordine degli Architetti BAT con il progetto nazionale "Abitare il Paese. La cultura della domanda". Un progetto voluto dal Consiglio Nazionale degli Architetti ed a cui l'ordine della sesta provincia pugliese partecipa in modo consecutivo sin dal 2019 con i propri tutor integrati negli istituti scolastici.
«Oggi le nostre città vanno ripensate, migliorate, adeguate alle necessità attuali, ai cambiamenti climatici ed alle prospettive future – ha spiegato nel suo intervento l'arch. Andrea Roselli Presidente dell'Ordine BAT - E chi se non la comunità educante, iniziando a parlare di città, di paese, di modus vivendi con gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, può iniziare questo processo di cambiamento. Per questo noi dell'Ordine degli Architetti BAT abbiamo aderito sin dal 2019 al programma del CNA denominato "Abitare il presente". Tutor dell'Ordine ed insegnanti hanno affrontato tanti temi con gli studenti. Dalla conoscenza dei luoghi in cui vivono, alle criticità degli stessi, ai desideri e relative proposte».
Un progetto la cui illustrazione ha visto a Bari anche il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Massimo Cursi oltre al coinvolgimento diretto degli Ordini di Bari, BAT, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Campobasso, Matera. I tutor della sesta provincia pugliese sono stati l'arch. Silvano Rizzi, l'arch. Laura Zinni e l'arch. Paola Leone. Loro hanno presentato i tanti progetti con le scuole medie di Andria e Barletta di questi anni.
«Personalmente ho fatto da tutor in una classe 4^ di scuola primaria a Trani – ha spiegato ancora l'arch. Andrea Roselli - I bambini sono stati meravigliosi e mi hanno dato tanto. Loro, senza preconcetti e con la spontaneità tipica, hanno messo in evidenza criticità, bisogni e temi che andrebbero presentati a chi gestisce le città. Bisognerebbe semplicemente prenderne atto per far si che le città moderne siano a misura di bambini ed adulti».
Il progetto, a livello nazionale, ha già coinvolto oltre 5.000 bambini e ragazzi delle scuole italiane di diverso ordine e grado, circa 200 referenti e tutor-architetti-insegnanti e oltre 60 Ordini degli Architetti PPC dando vita ad una azione collaborativa tra dirigenti delle Scuole, insegnanti, genitori, studenti, architetti con il fine di contribuire all'attuazione dello sviluppo sostenibile indicato dall'Agenda ONU 2030 e a cui tutti siamo chiamati a contribuire.
«Oggi le nostre città vanno ripensate, migliorate, adeguate alle necessità attuali, ai cambiamenti climatici ed alle prospettive future – ha spiegato nel suo intervento l'arch. Andrea Roselli Presidente dell'Ordine BAT - E chi se non la comunità educante, iniziando a parlare di città, di paese, di modus vivendi con gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, può iniziare questo processo di cambiamento. Per questo noi dell'Ordine degli Architetti BAT abbiamo aderito sin dal 2019 al programma del CNA denominato "Abitare il presente". Tutor dell'Ordine ed insegnanti hanno affrontato tanti temi con gli studenti. Dalla conoscenza dei luoghi in cui vivono, alle criticità degli stessi, ai desideri e relative proposte».
Un progetto la cui illustrazione ha visto a Bari anche il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Massimo Cursi oltre al coinvolgimento diretto degli Ordini di Bari, BAT, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Campobasso, Matera. I tutor della sesta provincia pugliese sono stati l'arch. Silvano Rizzi, l'arch. Laura Zinni e l'arch. Paola Leone. Loro hanno presentato i tanti progetti con le scuole medie di Andria e Barletta di questi anni.
«Personalmente ho fatto da tutor in una classe 4^ di scuola primaria a Trani – ha spiegato ancora l'arch. Andrea Roselli - I bambini sono stati meravigliosi e mi hanno dato tanto. Loro, senza preconcetti e con la spontaneità tipica, hanno messo in evidenza criticità, bisogni e temi che andrebbero presentati a chi gestisce le città. Bisognerebbe semplicemente prenderne atto per far si che le città moderne siano a misura di bambini ed adulti».
Il progetto, a livello nazionale, ha già coinvolto oltre 5.000 bambini e ragazzi delle scuole italiane di diverso ordine e grado, circa 200 referenti e tutor-architetti-insegnanti e oltre 60 Ordini degli Architetti PPC dando vita ad una azione collaborativa tra dirigenti delle Scuole, insegnanti, genitori, studenti, architetti con il fine di contribuire all'attuazione dello sviluppo sostenibile indicato dall'Agenda ONU 2030 e a cui tutti siamo chiamati a contribuire.