Turismo
L’ultimo sogno - miraggio
le piscine a Trani (comunali e non)
Trani - mercoledì 12 luglio 2006
Qualche giorno fa su Monitor abbiamo denunciato la persistenza di un dato che vede la qualità delle acque come uno dei punti su cui lavorare maggiormente in futuro. Ma nel frattempo, visto che quel genere d'interventi che si suggerivano potrebbero essere attuati in tempi lunghi, perché non tornare a parlare di piscine. Certo, la struttura pubblica, altro leit - motiv di tante campagne elettorali sarebbe il topo. Ma per ora, in attesa di nuovi slanci, ci accontenteremmo anche di qualche iniziativa da parte di soggetti privati. È davvero strano che una città come Trani, a differenza di altre viciniori, mantenga questo gap. Al di là del piacere per bagnanti residenti o forestieri, ci giungono segnalazioni riguardo a scuole locali che, attuare alcuni progetti sportivi extra-curricolari, hanno dovuto "emigrare" in altre città vicine per realizzare quei percorsi, destinando parte dei loro budget, a beneficio di soggetti non tranesi. Con la Seconda spiaggia nelle condizioni che sappiamo, con le Matinelle in stato di degrado, con un lungomare, che al di là della buona volontà derivante dalla costruzione di un nuovo lido, non offre un mare sempre cristallino, ecco che l'alternativa delle piscine, sempre in linea, magari col discorso di un turismo "ricercato" non di massa, quindi anche per "palati fini", con la stessa piscina inserita in una struttura elegante, confortevole ed accogliente, potrebbe divenire un ulteriore passo avanti per la realizzazione della città turistica completa, con una vasta gamma di scelte, per offerte valide per tutti i generi di portafoglio. Una Trani che sappia accontentare tutti, che possa accogliere il "guaglione" proveniente dalla città vicina, così come il turista esigente e a caccia di coccole. L'appello che muoviamo nei confronti soggetti di privati, quindi imprenditori, istituzioni e amministrazioni vicine e… lontane, cioè future, configura un progetto chiaro di rilancio dell'economia e dell'indotto occupazionale cittadino. Partire dalla singola struttura, la piscina, per costruire attorno un contorno "ricreativo" e foriero dunque di attrattive per l'esterno e di posti di lavoro per l'ambito cittadino.
Giovanni Ronco
Giovanni Ronco