Vita di città
L'Unitre di Trani promuove l'associazionismo locale
Al via una campagna di formazione per gli studenti. Partenza con l'Aido
Trani - martedì 1 marzo 2016
0.13
Non esiste un'età in cui si smette di dare. Non esiste un momento in cui non si ha bisogno di ricevere. È su questa logica dello scambio che l'Università della Terza Età (Unitre Trani) ha sposato, al di là dell'impegno di formazione prettamente culturale, anche quello teso alla sensibilizzazione. Durante l'anno accademico corrente, ha proposto, infatti, ai suoi numerosi iscritti, seminari volti alla conoscenza di realtà associative fondamentali sul territorio. Tra le tante, parliamo di Aido (Associazione Italiana Donatori di Organi), ospitata dal presidente Unitre, Gaetano Attivissimo.
Considerazione unanime tra i formatori Giovanna Liso e Gianfranco Cozzolino, rispettivamente presidente e vice presidente di Aido Bat e del professor attivissimo, è quella per cui è importante far luce sul nobile gesto della donazione degli organi. È giusto che se ne parli, che si diffonda la cultura del dare in una società spesso egoista o semplicemente distratta.
«L'università della terza età è un luogo di scambio di cultura ed anche quella del cuore merita di avere un posto di risalto – dice il presidente Attivissimo, che continua - dunque ci sembra giusto che i nostri iscritti vengano a conoscenza e si facciano, perché no, portavoce di un gesto nobile, quale quello della donazione degli organi. Questo istituto universitario è lieto di ospitare attività che possano far bene ed Aido rientra tra queste». Da parte degli iscritti si sono verificati interesse e curiosità che, oltretutto, vanno al di là del confine universitario poiché da qualche mese sono giunte presso il Palazzo di Città richieste di possibilità di espressione della volontà di donare gli organi attraverso un timbro sul documento di identità.
Mentre il Comune lavora, i volontari seminano e poli come l'Unitre si fanno campo per la semina del bene, con l'auspicio che possa diventare presto una pianta ricca di nobili ed utili frutti.
Considerazione unanime tra i formatori Giovanna Liso e Gianfranco Cozzolino, rispettivamente presidente e vice presidente di Aido Bat e del professor attivissimo, è quella per cui è importante far luce sul nobile gesto della donazione degli organi. È giusto che se ne parli, che si diffonda la cultura del dare in una società spesso egoista o semplicemente distratta.
«L'università della terza età è un luogo di scambio di cultura ed anche quella del cuore merita di avere un posto di risalto – dice il presidente Attivissimo, che continua - dunque ci sembra giusto che i nostri iscritti vengano a conoscenza e si facciano, perché no, portavoce di un gesto nobile, quale quello della donazione degli organi. Questo istituto universitario è lieto di ospitare attività che possano far bene ed Aido rientra tra queste». Da parte degli iscritti si sono verificati interesse e curiosità che, oltretutto, vanno al di là del confine universitario poiché da qualche mese sono giunte presso il Palazzo di Città richieste di possibilità di espressione della volontà di donare gli organi attraverso un timbro sul documento di identità.
Mentre il Comune lavora, i volontari seminano e poli come l'Unitre si fanno campo per la semina del bene, con l'auspicio che possa diventare presto una pianta ricca di nobili ed utili frutti.