Vita di città
La Cattedrale patrimonio dell’Unesco, parte la sfida
Il 21 giugno a Trani il capo di gabinetto del Ministero per i beni culturali
Trani - giovedì 3 giugno 2010
La conferenza stampa di presentazione del concerto di Elton John a Trani è servita per rilanciare le ambizioni di candidare la Cattedrale di Trani ed il centro storico come patrimonio dell'Unesco. In sala giunta, oltre alla nutrita schiera di politici, era presente anche Vincenzo Camporeale, presidente del club Unesco di Trani. Il suo impegno per Trani ha permesso di iscrivere la nostra Cattedrale nell'elenco Unesco dei monumenti messaggeri della cultura di pace, «adesso però la sfida è più difficile, ma non impossibile» sottolinea davanti ai cronisti. «I club Unesco hanno la possibilità di attivarsi per promuovere la causa del riconoscimento, ma tocca all'Ente locale avviare l'iter burocratico, insieme alla Diocesi ed alla Soprintendenza».
Della candidatura della Cattedrale come patrimonio dell'Unesco se ne parla fin dai tempi dell'amministrazione Avantario. «Poi il sindaco si dimise e non se ne fece più nulla» ricorda Camporeale che, oggi, trova in Tarantini un alleato motivatissimo per raggiungere l'obiettivo. «La pratica dovrà compiere un lungo pellegrinaggio fino a Parigi – spiega Camporeale - ma servono atti concreti per farla camminare nel modo più spedito. Bisogna iniziare ad istruire la documentazione ed a redigere un dossier per avallare la candidatura».
Camporeale proverà a sfruttare l'effetto-Elton John per trovare sponde internazionali. Il presidente del club Unesco ha annunciato l'intenzione di organizzare un convegno ad hoc il giorno prima del concerto, invitando l'ambasciatore Lucio Alberto Savoia (segretario generale del consiglio direttivo della commissione nazionale italiana per l'Unesco) e l'algerino Mounir Bouchenaki (direttore generale dell'Iccrom, un'organizzazione intergovernativa emanata dall'Unesco per la conservazione ed il restauro dei beni culturali).
A testimoniare la volontà politica di dar seguito all'ambizione (legittima) di vedere la nostra Cattedrale diventare patrimonio dell'Unesco, il 21 giugno è stata annunciata la presenza in città di Salvatore Nastasi (capo di gabinetto del Ministero per i beni culturali) e di Ruggero Martines, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia. La sfida è partita.
Della candidatura della Cattedrale come patrimonio dell'Unesco se ne parla fin dai tempi dell'amministrazione Avantario. «Poi il sindaco si dimise e non se ne fece più nulla» ricorda Camporeale che, oggi, trova in Tarantini un alleato motivatissimo per raggiungere l'obiettivo. «La pratica dovrà compiere un lungo pellegrinaggio fino a Parigi – spiega Camporeale - ma servono atti concreti per farla camminare nel modo più spedito. Bisogna iniziare ad istruire la documentazione ed a redigere un dossier per avallare la candidatura».
Camporeale proverà a sfruttare l'effetto-Elton John per trovare sponde internazionali. Il presidente del club Unesco ha annunciato l'intenzione di organizzare un convegno ad hoc il giorno prima del concerto, invitando l'ambasciatore Lucio Alberto Savoia (segretario generale del consiglio direttivo della commissione nazionale italiana per l'Unesco) e l'algerino Mounir Bouchenaki (direttore generale dell'Iccrom, un'organizzazione intergovernativa emanata dall'Unesco per la conservazione ed il restauro dei beni culturali).
A testimoniare la volontà politica di dar seguito all'ambizione (legittima) di vedere la nostra Cattedrale diventare patrimonio dell'Unesco, il 21 giugno è stata annunciata la presenza in città di Salvatore Nastasi (capo di gabinetto del Ministero per i beni culturali) e di Ruggero Martines, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia. La sfida è partita.