Vita di città
«La cittadella giudiziaria deve restare nel centro storico di Trani»
Operamolla: «Serve un autosilos per i parcheggi»
Trani - domenica 5 dicembre 2010
Ugo Operamolla, 71 anni ben portati, già presidente dell'Ordine degli avvocati di Trani e componente del Consiglio nazionale forense, non vuole affatto essere considerato un pensionato, anzi continua tuttora la sua multiforme attività. Del resto, il suo nome lo troverete su decine di blog perchè molto noto a livello nazionale e le sue lezioni alla scuola nazionale forense hanno fatto e continuano a fare testo per tutti gli studiosi di giurisprudenza. Operamolla commenta su Traniweb la vicenda della dislocazione delle sedi giudiziarie a Trani.
«Dico con assoluta franchezza che da sempre sono stato uno dei più decisi sostenitori della necessità che la sede degli uffici giudiziari di Trani debba rimanere negli attuali edifici storici che costituiscono di fatto a Trani una cittadella giudiziaria contigua: mi riferisco a palazzo Torres (quello di fronte alla Cattedrale), a palazzo Candido (quello di piazza Battisti, una volta sede del palazzo di Città) e palazzo Carcano, sito alle spalle di palazzo Torres, attualmente in fase di ristrutturazione e completamento. Per quest'ultimo palazzo, all'epoca della mia presidenza dell'Ordine forense, ebbi la completa disponibilità del mio amico magistrato Ayala, allora sottosegretario alla giustizia, che ci assicurò un cospicuo finanziamento proprio per la ristrutturazione e l'adeguamento tuttora in corso».
Operamolla espone la sua soluzione al problema: «Occorre una volta per tutte risolvere il problema dei parcheggi in quella zona attraverso la costruzione di un autosilos che potrebbe benissimo essere edificato nella zona alle spalle del Castello svevo che i tranesi una volta denominavano come la zona dei caprai, attigua alla vecchia distilleria. Un autosilos risolverebbe non soltanto i problemi degli uffici giudiziari tranesi, ma anche quelli turistici che so benissimo essere molto a cuore all'attuale amministrazione Tarantini. Credo sia questa la soluzione migliore per tutti che renderebbe quella zona molto vivibile, lungi dall'attuale caos giornaliero, ed il nostro centro storico pienamente fruibile».
«A Trani - prosegue Operamolla - vi sono molti altri edifici storici che attendono una adeguata valorizzazione ed un migliore utilizzo: l'attuale carcere femminile andrebbe incorporato in quello maschile su via Andria (la soluzione logistica che troverebbe senz'altro il parere favorevole dell'amministrazione penitenziaria) e l'ex convento agostiniano in piazza Sant'Agostino. Ritengo anche che la città abbia estremo bisogno di un teatro comunale. Ho da tempo auspicato come soluzione ottimale l'attuale palazzo dell'Amet sito in piazza Plebiscito. Il miglior utilizzo di tutti questi beni pubblici attualmente sottoutilizzati o non utilizzati (si aggiunga anche l'ex mercato ortofrutticolo e l'ex macello in via dei Finanzieri) costituirebbe un volàno di sviluppo economico e sociale per tutta Trani anche quale capoluogo nella nuova realtà provinciale».
«Dico con assoluta franchezza che da sempre sono stato uno dei più decisi sostenitori della necessità che la sede degli uffici giudiziari di Trani debba rimanere negli attuali edifici storici che costituiscono di fatto a Trani una cittadella giudiziaria contigua: mi riferisco a palazzo Torres (quello di fronte alla Cattedrale), a palazzo Candido (quello di piazza Battisti, una volta sede del palazzo di Città) e palazzo Carcano, sito alle spalle di palazzo Torres, attualmente in fase di ristrutturazione e completamento. Per quest'ultimo palazzo, all'epoca della mia presidenza dell'Ordine forense, ebbi la completa disponibilità del mio amico magistrato Ayala, allora sottosegretario alla giustizia, che ci assicurò un cospicuo finanziamento proprio per la ristrutturazione e l'adeguamento tuttora in corso».
Operamolla espone la sua soluzione al problema: «Occorre una volta per tutte risolvere il problema dei parcheggi in quella zona attraverso la costruzione di un autosilos che potrebbe benissimo essere edificato nella zona alle spalle del Castello svevo che i tranesi una volta denominavano come la zona dei caprai, attigua alla vecchia distilleria. Un autosilos risolverebbe non soltanto i problemi degli uffici giudiziari tranesi, ma anche quelli turistici che so benissimo essere molto a cuore all'attuale amministrazione Tarantini. Credo sia questa la soluzione migliore per tutti che renderebbe quella zona molto vivibile, lungi dall'attuale caos giornaliero, ed il nostro centro storico pienamente fruibile».
«A Trani - prosegue Operamolla - vi sono molti altri edifici storici che attendono una adeguata valorizzazione ed un migliore utilizzo: l'attuale carcere femminile andrebbe incorporato in quello maschile su via Andria (la soluzione logistica che troverebbe senz'altro il parere favorevole dell'amministrazione penitenziaria) e l'ex convento agostiniano in piazza Sant'Agostino. Ritengo anche che la città abbia estremo bisogno di un teatro comunale. Ho da tempo auspicato come soluzione ottimale l'attuale palazzo dell'Amet sito in piazza Plebiscito. Il miglior utilizzo di tutti questi beni pubblici attualmente sottoutilizzati o non utilizzati (si aggiunga anche l'ex mercato ortofrutticolo e l'ex macello in via dei Finanzieri) costituirebbe un volàno di sviluppo economico e sociale per tutta Trani anche quale capoluogo nella nuova realtà provinciale».