Vita di città
«La cleptomane non era un'infermiera»
Nota di rettifica del presidente del collegio infermieri professionali
Trani - lunedì 28 settembre 2009
«Gentile Direttore,
il sottoscritto Dott. Giuseppe Chiodo, Presidente del Collegio Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici d'Infanzia (IPASVI) della Provincia Barletta-Andria-Trani, in merito all'articolo apparso sulla Vostra testata web in data 19 settembre 2009 e ancora presente, dal titolo "Arrestata a Trani infermiera cleptomane", a tutela della professione infermieristica e a garanzia dei cittadini, esprime la più viva protesta di questo Collegio per l'infamante notizia come pubblicata dalla Vostra testata in quanto l'autrice dei fatti criminosi non è una infermiera, contrariamente a quanto riportato dall'articolo in questione e non appartiene alla nostra professione.
Siamo particolarmente rammaricati per quanto riportato che getta discredito sulla nostra professione che ogni giorno lavora e si impegna nella tutela della salute dei cittadini e nella soddisfazione dei loro bisogni sanitari. D'altro canto la recente costituzione autonoma del Collegio IPASVI in questa Provincia è proprio orientata nell'ottica di avvicinare ulteriormente la nostra professione ai cittadini in un contatto ancora più diretto e immediato. A tutela della professione che rappresento, ai sensi della normativa vigente in merito al diritto di rettifica di notizie false, chiedo formalmente alla S.V. la smentita di quanto riportato nell'articolo in parola».
Dott. Giuseppe Chiodo
Presidente Collegio IPASVI
il sottoscritto Dott. Giuseppe Chiodo, Presidente del Collegio Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici d'Infanzia (IPASVI) della Provincia Barletta-Andria-Trani, in merito all'articolo apparso sulla Vostra testata web in data 19 settembre 2009 e ancora presente, dal titolo "Arrestata a Trani infermiera cleptomane", a tutela della professione infermieristica e a garanzia dei cittadini, esprime la più viva protesta di questo Collegio per l'infamante notizia come pubblicata dalla Vostra testata in quanto l'autrice dei fatti criminosi non è una infermiera, contrariamente a quanto riportato dall'articolo in questione e non appartiene alla nostra professione.
Siamo particolarmente rammaricati per quanto riportato che getta discredito sulla nostra professione che ogni giorno lavora e si impegna nella tutela della salute dei cittadini e nella soddisfazione dei loro bisogni sanitari. D'altro canto la recente costituzione autonoma del Collegio IPASVI in questa Provincia è proprio orientata nell'ottica di avvicinare ulteriormente la nostra professione ai cittadini in un contatto ancora più diretto e immediato. A tutela della professione che rappresento, ai sensi della normativa vigente in merito al diritto di rettifica di notizie false, chiedo formalmente alla S.V. la smentita di quanto riportato nell'articolo in parola».
Dott. Giuseppe Chiodo
Presidente Collegio IPASVI