Eventi e cultura
"La coda del diavolo": é del regista tranese Domenico De Feudis l'ultimo thriller di Sky Cinema
Protagonista del film Luca Argentero insieme a Cristiana Dell'anna e Francesco Acquaroli
Trani - martedì 5 novembre 2024
07.45
Sarà distribuita in tutta Europa e in America l'ultima fatica di Domenico De Feudis, regista tranese cui Groenlandia e Vision Distribution con la collaborazione di Sky Cinema hanno affidato la realizzazione de "La coda del diavolo", thriller tratto dall'omonimo romanzo di Maurizio Maggi e che vede come protagonista l'attore Luca Argentero.
"Ho iniziato a lavorare su questo film due anni fa : quando la produzione mi ha proposto il progetto mi ha entusiasmato l'idea di dedicarmi a una storia così complessa, a un thriller così denso di azione e con un protagonista straordinario come Luca Argentero, attore dalle mille sfaccettature ma che ritengo perfetto per questo tipo di ruoli ". La storia è quella di Sante Moras, un ex poliziotto che lavora in Sardegna come guardia giurata ma lì viene accusato di un omicidio che non ha mai commesso: la vittima è un criminale incarcerato per aver torturato e ucciso una ragazza. Il protagonista è aiutato dalla giornalista Fabiana Lai che sta seguendo il caso in cui é coinvolta un'organizzazione criminale, invischiata in un traffico di esseri umani. Sante non dovrà solo salvare se stesso, ma molte ragazze innocenti che rischiano di finire preda dei trafficanti.
" Il film é ambientato tutto in Sardegna e ho un po' cercato di rappresentare una Sardegna inedita, visto che siamo abituati a vederla associata all'estate e al mare: ho giocato un po' sul contrasto con quella immagine rendendola molto nebbiosa, ventosa - e girare d'inverno ci ha aiutato parecchio- contribuendo a creare questa atmosfera in cui i personaggi fluttuano in una specie di limbo misterioso." Oltre Argentero l'intero cast é notevole : il poliziotto che gli dà che gli dà la caccia é inrerpretato da un convincente Francesco Acquaroli, poliziotto insicuro, forse incapace di questa caccia all'Uomo, anche lui un po' rinchiuso in qualche senso nella sua solitudine. E poi c'è Cristiana Dell'anna, nei panni di una giornalista molto caparbia e sicura di sé che sarà diciamo una sorta di guida, di mentore di Sante e gravita anche lei in questo in questo limbo.
"Ho avuto il privilegio di lavorare con un cast straordinario i sia umanamente che lavorativamente: il cinema di genere richiede un bagaglio di professionalità e di esperienza notevole che sia Luca che Francesco e Cristiana portano con sé e quindi abbiamo più volte ragionato insieme su come portare avanti delle scene, ci siamo confrontati abbiamo lavorato in un clima di fiducia reciproca e proiettati a realizzare un lavoro fatto bene: sono tutti e tre dei personaggi che hanno delle cicatrici che non sono completamente guarite, e insieme in qualche modo, intrecciandosi le loro storie, si medicheranno l'uno con l'altro quasi a vicenda".
Una produzione che per Domenico è stata molto formativa proprio in quanto cinema di genere- che lui ama profondamente - e che con asticelle di difficoltà sempre più alte per inseguimenti, sparatorie, colluttazioni ha cercato di realizzare con contaminazioni che vengono dalla sua formazione che guarda un po' il western di Sergio Leone, con uno sguardo al new western di Scott Cooper e Taylor Sheridan; un po' il poliziesco all'italiana degli anni 70, "con la macchina "a mano sporca" che inevitabilmente mi ha influenzato con profondi zoom, ma ovviamente anche il cinema americano d'azione, tra Serpico e Il fuggitivo di Andrew Davis, trattandosi di una caccia all'Uomo".
Il film sarà su Sky cinema 1 il 25 novembre alle21, 15 e in seguito su Now e su Sky On Demand anche in 4K e c'è da immaginare che riscuoterà grande interesse, per la trama - un mix di azione suspense in una narrazione avvincente - gli interpreti, e una regia del nostro Domenico che, pur giovane, ha già alle spalle anni di esperienza ( ricordiamo "Il legame" con Riccardo Scamarcio) e di grande passione.
La coda del diavolo è una produzione di Groenlandia e Vision Distribution in collaborazione con Sky con la sceneggiatura firmata da Nicola Ravera Rafele e Gabriele Scarfone. Produttori sono Andrea Paris e Matteo Rovere
"Ho iniziato a lavorare su questo film due anni fa : quando la produzione mi ha proposto il progetto mi ha entusiasmato l'idea di dedicarmi a una storia così complessa, a un thriller così denso di azione e con un protagonista straordinario come Luca Argentero, attore dalle mille sfaccettature ma che ritengo perfetto per questo tipo di ruoli ". La storia è quella di Sante Moras, un ex poliziotto che lavora in Sardegna come guardia giurata ma lì viene accusato di un omicidio che non ha mai commesso: la vittima è un criminale incarcerato per aver torturato e ucciso una ragazza. Il protagonista è aiutato dalla giornalista Fabiana Lai che sta seguendo il caso in cui é coinvolta un'organizzazione criminale, invischiata in un traffico di esseri umani. Sante non dovrà solo salvare se stesso, ma molte ragazze innocenti che rischiano di finire preda dei trafficanti.
" Il film é ambientato tutto in Sardegna e ho un po' cercato di rappresentare una Sardegna inedita, visto che siamo abituati a vederla associata all'estate e al mare: ho giocato un po' sul contrasto con quella immagine rendendola molto nebbiosa, ventosa - e girare d'inverno ci ha aiutato parecchio- contribuendo a creare questa atmosfera in cui i personaggi fluttuano in una specie di limbo misterioso." Oltre Argentero l'intero cast é notevole : il poliziotto che gli dà che gli dà la caccia é inrerpretato da un convincente Francesco Acquaroli, poliziotto insicuro, forse incapace di questa caccia all'Uomo, anche lui un po' rinchiuso in qualche senso nella sua solitudine. E poi c'è Cristiana Dell'anna, nei panni di una giornalista molto caparbia e sicura di sé che sarà diciamo una sorta di guida, di mentore di Sante e gravita anche lei in questo in questo limbo.
"Ho avuto il privilegio di lavorare con un cast straordinario i sia umanamente che lavorativamente: il cinema di genere richiede un bagaglio di professionalità e di esperienza notevole che sia Luca che Francesco e Cristiana portano con sé e quindi abbiamo più volte ragionato insieme su come portare avanti delle scene, ci siamo confrontati abbiamo lavorato in un clima di fiducia reciproca e proiettati a realizzare un lavoro fatto bene: sono tutti e tre dei personaggi che hanno delle cicatrici che non sono completamente guarite, e insieme in qualche modo, intrecciandosi le loro storie, si medicheranno l'uno con l'altro quasi a vicenda".
Una produzione che per Domenico è stata molto formativa proprio in quanto cinema di genere- che lui ama profondamente - e che con asticelle di difficoltà sempre più alte per inseguimenti, sparatorie, colluttazioni ha cercato di realizzare con contaminazioni che vengono dalla sua formazione che guarda un po' il western di Sergio Leone, con uno sguardo al new western di Scott Cooper e Taylor Sheridan; un po' il poliziesco all'italiana degli anni 70, "con la macchina "a mano sporca" che inevitabilmente mi ha influenzato con profondi zoom, ma ovviamente anche il cinema americano d'azione, tra Serpico e Il fuggitivo di Andrew Davis, trattandosi di una caccia all'Uomo".
Il film sarà su Sky cinema 1 il 25 novembre alle21, 15 e in seguito su Now e su Sky On Demand anche in 4K e c'è da immaginare che riscuoterà grande interesse, per la trama - un mix di azione suspense in una narrazione avvincente - gli interpreti, e una regia del nostro Domenico che, pur giovane, ha già alle spalle anni di esperienza ( ricordiamo "Il legame" con Riccardo Scamarcio) e di grande passione.
La coda del diavolo è una produzione di Groenlandia e Vision Distribution in collaborazione con Sky con la sceneggiatura firmata da Nicola Ravera Rafele e Gabriele Scarfone. Produttori sono Andrea Paris e Matteo Rovere