Cronaca
La "crisi" che fa nascere la microcriminalità
L'ultimo furto in un bar del centro spinge ad una riflessione "sociale"
Trani - lunedì 1 dicembre 2014
7.36
Spesso le notizie passano senza che se ne sappia nulla, spesso ai reati meno gravi viene dato minor peso, ma ci sono episodi di cronaca che devono far riflettere più che altro sulla situazione sociale che sta vivendo la città di Trani.
Gli episodi di criminalità sono in forte aumento nella nostra città, dalle frodi informatiche alla ricettazione, dai furti d'auto ai furti in abitazione, dagli scippi ai "raggiri" sugli anziani, per non parlare dei colpi d'arma da fuoco e dell'ormai famoso fenomeno di "autocombustione" che colpisce le autovetture solo ed esclusivamente nelle ore notturne.
Ma gli episodi che dovrebbero far riflettere sono quelli dettati dalla disperazione. Disperazione di chi è disposto a tutto pur di portare "il pane a casa", una "nuova tipologia di reato" purtroppo sempre più frequente.
Furti nelle attività commerciali perpetrati da insospettabili e incensurati individui, anche pensionati. Insomma, gente onesta che solo la disperazione e la povertà ha saputo trasformare in ladri dell'ultima ora. Gente che riesce a intrufolarsi in attività commerciali nel pieno centro cittadino portando via dalla casa un bottino veramente misero. Probabilmente solo poche decine di euro. Scene che spiazzano tutti, spesso anche gli stessi inquirenti: azioni di chi apparentemente è una "brava" persona, anche intimorita, evidentemente inesperta a questo tipo di situazioni. Come nel caso di una rapina risalente ad alcuni giorni fa, in orario notturno, all'interno di un bar del centro cittadino.
Ciò su cui bisogna riflettere è su cosa possa spingere a fare la "crisi" di cui siamo incolpevolmente vittime. L'uomo "sprovveduto" che si introduce in un'attività commerciale per portar via pochi spiccioli è emblematico di quanto un padre di famiglia che ha necessità di dar da mangiare ai propri figli possa essere disposto a tutto. Ciò non può e non deve costituire un deterrente per questo tipo di reati che mai dovrebbero essere commessi. Ma deve portare le Istituzioni, a tutti i livelli, ad essere più attente alle necessità dei cittadini, all'esigenze di quelle persone che realmente vivono una situazione di disagio e che con una particolare dignità, spesso, non riescono neanche a chiedere aiuto e mettono in atto condotte illecite pur di sopravvivere.
È arrivato il momento di cambiare rotta, è arrivato il momento di tornare a riflettere sulle priorità di questo Paese e non si può continuare a far finta che tutto vada sempre bene, non si deve continuare a sperare che questa situazione di "crisi" prima o poi passi. Ridiamoci una dignità, ridiamo credibilità all'Italia intera.
Gli episodi di criminalità sono in forte aumento nella nostra città, dalle frodi informatiche alla ricettazione, dai furti d'auto ai furti in abitazione, dagli scippi ai "raggiri" sugli anziani, per non parlare dei colpi d'arma da fuoco e dell'ormai famoso fenomeno di "autocombustione" che colpisce le autovetture solo ed esclusivamente nelle ore notturne.
Ma gli episodi che dovrebbero far riflettere sono quelli dettati dalla disperazione. Disperazione di chi è disposto a tutto pur di portare "il pane a casa", una "nuova tipologia di reato" purtroppo sempre più frequente.
Furti nelle attività commerciali perpetrati da insospettabili e incensurati individui, anche pensionati. Insomma, gente onesta che solo la disperazione e la povertà ha saputo trasformare in ladri dell'ultima ora. Gente che riesce a intrufolarsi in attività commerciali nel pieno centro cittadino portando via dalla casa un bottino veramente misero. Probabilmente solo poche decine di euro. Scene che spiazzano tutti, spesso anche gli stessi inquirenti: azioni di chi apparentemente è una "brava" persona, anche intimorita, evidentemente inesperta a questo tipo di situazioni. Come nel caso di una rapina risalente ad alcuni giorni fa, in orario notturno, all'interno di un bar del centro cittadino.
Ciò su cui bisogna riflettere è su cosa possa spingere a fare la "crisi" di cui siamo incolpevolmente vittime. L'uomo "sprovveduto" che si introduce in un'attività commerciale per portar via pochi spiccioli è emblematico di quanto un padre di famiglia che ha necessità di dar da mangiare ai propri figli possa essere disposto a tutto. Ciò non può e non deve costituire un deterrente per questo tipo di reati che mai dovrebbero essere commessi. Ma deve portare le Istituzioni, a tutti i livelli, ad essere più attente alle necessità dei cittadini, all'esigenze di quelle persone che realmente vivono una situazione di disagio e che con una particolare dignità, spesso, non riescono neanche a chiedere aiuto e mettono in atto condotte illecite pur di sopravvivere.
È arrivato il momento di cambiare rotta, è arrivato il momento di tornare a riflettere sulle priorità di questo Paese e non si può continuare a far finta che tutto vada sempre bene, non si deve continuare a sperare che questa situazione di "crisi" prima o poi passi. Ridiamoci una dignità, ridiamo credibilità all'Italia intera.