Eventi e cultura
La dodicesima notte di Shakespeare a teatro
All’Impero lo spettacolo di Beppe Arena
Trani - giovedì 25 marzo 2010
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Per la stagione di prosa a cura di Comune di Trani e Teatro pubblico pugliese, giovedì sera, alle 21, nel cinema teatro Impero, la compagnia Moliere - Molise Spettacoli presenta lo spettacolo La dodicesima notte, di William Shakespeare. Traduzione ed adattamento sono a cura di Masolino D'Amico, sul palco Mariano Rigillo, Marco Messeri, Anna Teresa Rossini, Antonella Piccolo, Mario Patané. La regia è di Beppe Arena.
Il titolo allude alla festa della dodicesima notte (corrispondente all'Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività. In realtà non c'è nessuna reale attinenza con la vicenda. Orsino, duca d'Illiria, la contessa Olivia, i crapuloni Sir Toby Belch e Sir Andrew Aguecheek sempre pronti a far bagordi, la servetta Viola, la cameriera Maria, il moralista Malvolio, Antonio e Sebastiano sono gente comune in cui il pubblico londinese poteva riconoscersi. La storia è un susseguirsi di equivoci, innamoramenti più o meno corrisposti, travestimenti. Le scelte registiche di Beppe Arena portano in primo piano la vecchia e ricca Inghilterra elisabettiana, coi suoi cavalieri beoni e gaudenti e le sue dame schizzinose e appassionate, coi suoi ipocriti puritani e i suoi sboccati buffoni.
Il titolo allude alla festa della dodicesima notte (corrispondente all'Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività. In realtà non c'è nessuna reale attinenza con la vicenda. Orsino, duca d'Illiria, la contessa Olivia, i crapuloni Sir Toby Belch e Sir Andrew Aguecheek sempre pronti a far bagordi, la servetta Viola, la cameriera Maria, il moralista Malvolio, Antonio e Sebastiano sono gente comune in cui il pubblico londinese poteva riconoscersi. La storia è un susseguirsi di equivoci, innamoramenti più o meno corrisposti, travestimenti. Le scelte registiche di Beppe Arena portano in primo piano la vecchia e ricca Inghilterra elisabettiana, coi suoi cavalieri beoni e gaudenti e le sue dame schizzinose e appassionate, coi suoi ipocriti puritani e i suoi sboccati buffoni.
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