Eventi e cultura
La "Lectio" di Massimo Cacciari a Palazzo Quercia
Per le anteprime dei Dialoghi di Trani
Trani - lunedì 7 giugno 2021
11.30
Nella lezione magistrale su natura e giustizia, sul rapporto tra Physis e Dike, che si è tenuta come anteprima della XX edizione de I Dialoghi di Trani, Massimo Cacciari (filosofo, politico, accademico e opinionista, ex sindaco di Venezia) si è soffermato con grande chiarezza sulla costante necessità storica di costruire una seconda natura (artificio) in grado di sottomettere il dominio della legge del più forte vigente in natura.
Tutti i tentativi storici, da Platone in poi, hanno cercato di arginare la potenza assoluta del sovrano gettando le premesse di una legge positiva in grado di aumentare l'uguaglianza strappando lembi alla prevalenza del più forte. Ottima la relazione, a cui hanno fatto seguito interessanti interventi di docenti e studenti, e domande sulla forza del diritto e su una giustizia positiva capace di sotto determinare la ferocia dei più forti.
"Risulta evidente che ogni città è una comunità e che ogni comunità si costituisce proponendosi per scopo un qualche bene". L'incipit della Politica aristotelica sintetizza perfettamente la concezione greca dello Stato: un insieme di persone che decidono di associarsi per perseguire il bene comune. E per farlo hanno bisogno di dotarsi di regole che disciplinano il vivere all'interno della comunità, la religione, il diritto, l'etica e non solo le modalità con cui ricoprire incarichi pubblici. Il pensiero politico greco si è sin da subito occupato di accertarsi delle competenze di chi guida una comunità e di essere cittadini consapevoli. Un tema quanto mai attuale, soprattutto oggi": con queste parole, dopo il saluto di Rosanna Gaeta dell'associazione "La Maria del Porto", e del consigliere regionale Debora Ciliento, si è espressa l'assessore comunale alle Culture, Francesca Zitoli.
Tutti i tentativi storici, da Platone in poi, hanno cercato di arginare la potenza assoluta del sovrano gettando le premesse di una legge positiva in grado di aumentare l'uguaglianza strappando lembi alla prevalenza del più forte. Ottima la relazione, a cui hanno fatto seguito interessanti interventi di docenti e studenti, e domande sulla forza del diritto e su una giustizia positiva capace di sotto determinare la ferocia dei più forti.
"Risulta evidente che ogni città è una comunità e che ogni comunità si costituisce proponendosi per scopo un qualche bene". L'incipit della Politica aristotelica sintetizza perfettamente la concezione greca dello Stato: un insieme di persone che decidono di associarsi per perseguire il bene comune. E per farlo hanno bisogno di dotarsi di regole che disciplinano il vivere all'interno della comunità, la religione, il diritto, l'etica e non solo le modalità con cui ricoprire incarichi pubblici. Il pensiero politico greco si è sin da subito occupato di accertarsi delle competenze di chi guida una comunità e di essere cittadini consapevoli. Un tema quanto mai attuale, soprattutto oggi": con queste parole, dopo il saluto di Rosanna Gaeta dell'associazione "La Maria del Porto", e del consigliere regionale Debora Ciliento, si è espressa l'assessore comunale alle Culture, Francesca Zitoli.