Speciale
La perdita di peso ed il dimagrimento
Una nuova pagina di Salute d'Asporto del biologo Giuseppe Labianca
Trani - martedì 9 febbraio 2021
9.23
Sempre più attenti alla linea e a ciò che si mette in tavola, sempre più rigorosamente ligi a seguire una "dieta" per arrivare al premio finale, la tanto ambita perdita di peso. Ma facciamo un passo indietro…
Molto spesso si parla di perdita di peso prendendo come unico riferimento la bilancia, ma purtroppo per voi questo è un grosso errore. La perdita di peso ed il dimagrimento, infatti non sono sinonimi, poiché per perdita di peso si intende una diminuzione del peso in relazione alla bilancia, mentre il dimagrimento è la perdita di massa grassa e, molto spesso, non coincide con la perdita di peso (ricomposizione corporea).
Il nostro corpo è formato da compartimenti, ovvero liquidi, suddivisi in intracellulare ed extracellulare, massa grassa, massa muscolare e massa magra. Nelle prime fasi di dimagrimento ciò che avviene, soprattutto in relazione ad uno scarico di carboidrati, è la perdita di acqua corporea e massa magra, che rappresenta tutto ciò che non è grasso, con particolare riferimento al glicogeno muscolare, ovvero il glucosio che utilizza esclusivamente il muscolo. Questo comporta sicuramente una perdita di peso sulla bilancia, soprattutto nella prima settimana. Andando avanti con una dieta fai da te, dove si va per la maggiore con l'eliminazione quasi totale dei carboidrati, ciò che avviene è un aumento del cortisolo (l'ormone dello stress) e ciò provoca uno stallo del peso, l'aumento dei livelli di acqua extracellulare (gonfiore e gambe pesanti), stanchezza, difficoltà a dormire, cambi d'umore, attacchi di fame alternati a mancanza di appetito. È stato dimostrato come una dieta low-carb (a basso contenuto di carboidrati) sia efficace ed acceleri il dimagrimento, ma superando i 21 giorni i livelli di cortisolo iniziano a divenire preoccupanti.
Capito questo, molti continuano a protrarre ipocaloriche forzate per settimane e mesi, questo comporta sicuramente un calo peso, ma anche una perdita di massa muscolare, di forza e una alterazione metabolica. Sempre il cortisolo agisce smontando i muscoli e dagli aminoacidi derivati dalle proteine produce zuccheri (si, gli zuccheri che avete eliminato!). Un muscolo in deficit ed un sistema ormanale alterato determinano una alterazione metabolica che porterà a riprendere facilmente il peso perso e a non perdere più peso successivamente.
Per capire l'andamento del calo peso è necessario: valutare sintomi e segni, valutare le circonferenze, soprattutto bicipite, valutare la plica tricipitale e sovrapatellare (al di sopra del ginocchio), valutare il paziente con la bioimpedenziometria. La perdita di peso non controllata è uno dei primi step che determinano lo sviluppo di numerose patologie, quindi usate la testa e non la pancia.
Molto spesso si parla di perdita di peso prendendo come unico riferimento la bilancia, ma purtroppo per voi questo è un grosso errore. La perdita di peso ed il dimagrimento, infatti non sono sinonimi, poiché per perdita di peso si intende una diminuzione del peso in relazione alla bilancia, mentre il dimagrimento è la perdita di massa grassa e, molto spesso, non coincide con la perdita di peso (ricomposizione corporea).
Il nostro corpo è formato da compartimenti, ovvero liquidi, suddivisi in intracellulare ed extracellulare, massa grassa, massa muscolare e massa magra. Nelle prime fasi di dimagrimento ciò che avviene, soprattutto in relazione ad uno scarico di carboidrati, è la perdita di acqua corporea e massa magra, che rappresenta tutto ciò che non è grasso, con particolare riferimento al glicogeno muscolare, ovvero il glucosio che utilizza esclusivamente il muscolo. Questo comporta sicuramente una perdita di peso sulla bilancia, soprattutto nella prima settimana. Andando avanti con una dieta fai da te, dove si va per la maggiore con l'eliminazione quasi totale dei carboidrati, ciò che avviene è un aumento del cortisolo (l'ormone dello stress) e ciò provoca uno stallo del peso, l'aumento dei livelli di acqua extracellulare (gonfiore e gambe pesanti), stanchezza, difficoltà a dormire, cambi d'umore, attacchi di fame alternati a mancanza di appetito. È stato dimostrato come una dieta low-carb (a basso contenuto di carboidrati) sia efficace ed acceleri il dimagrimento, ma superando i 21 giorni i livelli di cortisolo iniziano a divenire preoccupanti.
Capito questo, molti continuano a protrarre ipocaloriche forzate per settimane e mesi, questo comporta sicuramente un calo peso, ma anche una perdita di massa muscolare, di forza e una alterazione metabolica. Sempre il cortisolo agisce smontando i muscoli e dagli aminoacidi derivati dalle proteine produce zuccheri (si, gli zuccheri che avete eliminato!). Un muscolo in deficit ed un sistema ormanale alterato determinano una alterazione metabolica che porterà a riprendere facilmente il peso perso e a non perdere più peso successivamente.
Per capire l'andamento del calo peso è necessario: valutare sintomi e segni, valutare le circonferenze, soprattutto bicipite, valutare la plica tricipitale e sovrapatellare (al di sopra del ginocchio), valutare il paziente con la bioimpedenziometria. La perdita di peso non controllata è uno dei primi step che determinano lo sviluppo di numerose patologie, quindi usate la testa e non la pancia.