Religioni
La prima pietra di San Magno riceverà la benedizione di Papa Francesco
Domani una delegazione di fedeli in pellegrinaggio a Roma
Trani - martedì 11 agosto 2015
6.18
Saranno in cinquanta i fedeli della Parrocchia di San Magno che, domani, guidati dal Parroco Don Dino Cimadomo si recheranno a Roma per partecipare all'udienza generale di Papa Francesco e nell'occasione chiederanno al Papa di benedire la prima pietra che farà parte del complesso parrocchiale, in attesa di costruzione, e che verrà posta mercoledì 19 agosto.
«Daremo un carattere di pellegrinaggio – spiega Don Dino – in una dimensione comunitaria e parrocchiale. Chiederemo al Santo Padre di benedire la Prima Pietra che, mercoledì 19 agosto, alle 19.15, durante una solenne celebrazione presieduta dall'Arcivescovo, sarà posta sul terreno dove sorgerà il complesso parrocchiale di San Magno. Papa Francesco apporrà la sua firma sulla pergamena verbale del rito della posa della Prima Pietra del 19 agosto, con accanto le firme dell'Arcivescovo, del Sindaco di Trani e la mia. La comunità di San Magno sta vivendo questo evento con gioia e con entusiasmo: il sogno di un nuovo Tempio a servizio della Chiesa e del territorio (si pensi alle strutture educative che sorgeranno soprattutto per i bambini e i giovani) ora, sia pure gradualmente, assume i contorni di concretezza. E questo grazie all'impegno dell'intera comunità».
«Daremo un carattere di pellegrinaggio – spiega Don Dino – in una dimensione comunitaria e parrocchiale. Chiederemo al Santo Padre di benedire la Prima Pietra che, mercoledì 19 agosto, alle 19.15, durante una solenne celebrazione presieduta dall'Arcivescovo, sarà posta sul terreno dove sorgerà il complesso parrocchiale di San Magno. Papa Francesco apporrà la sua firma sulla pergamena verbale del rito della posa della Prima Pietra del 19 agosto, con accanto le firme dell'Arcivescovo, del Sindaco di Trani e la mia. La comunità di San Magno sta vivendo questo evento con gioia e con entusiasmo: il sogno di un nuovo Tempio a servizio della Chiesa e del territorio (si pensi alle strutture educative che sorgeranno soprattutto per i bambini e i giovani) ora, sia pure gradualmente, assume i contorni di concretezza. E questo grazie all'impegno dell'intera comunità».