La politica secondo FuturDem, buona partecipazione alla scuola di formazione

Da "Cambiare ci cambia", slogan utilizzato dagli organizzatori della scuola di formazione, a "Cambiare ci ha cambiati!". Nello scorso fine settimana i giovani di FuturDEm Puglia hanno organizzato una tre giorni di dibattiti a Canosa in cui i numerosi politici invitati hanno dialogato con i tanti giovani. Gli incontri hanno dato spunti di riflessione e sono stati un'occasione di confronto per i partecipanti.

«Tre giornate di sano confronto, dialogo costruttivo, spunti di riflessione, critiche e dibattiti su svariati temi della società italiana. La colonna sonora della Scuola, "A sky full of stars", è stata l'emblema dello scandito target giovanile della Scuola che ha visto per la prima volta finalmente noi giovani in prima fila in una iniziativa politica». È apparso molto entusiasta Norberto Soldano, coordinatore di Trani FuturDem che, insieme ad altri giovani compagni, è stato protagonista degli incontri. «Illustri personaggi della società civile e della classe politica hanno affrontato con noi di FutureDem i temi più caldi di primissima attualità, dalle politiche ambientali all'antimafia. Discutere di politica e diventare protagonisti del dibattito politico è stata la nostra sfida e ci siamo riusciti alla grande con Massimo Bray, l'On. Bonomo, Gianni Pittella, il Sindaco di Bari Antonio Decaro e Michele Emiliano, candidato in pectore alle Elezioni Regionali di Puglia e tanti altri ospiti. Noi da Trani abbiamo fatto sentire la nostra presenza anche con le opere degli artisti tranesi del Maestro d'Arte Antonio Russo che sono state molto apprezzate».

«Confrontarsi poi con i Coordinatori Regionali FutureDem delle altre regioni è stato bellissimo - ha concluso Soldano -. Ognuno ha raccontato la propria esperienza politica nel mondo giovanile e tutti ci siamo arricchiti di esperienze e ora siamo carichi di positività per affrontare le battaglie future che ci vedranno ancora una volta coinvolti. Guardando al futuro, è bello pensare al cambiamento non più come ad un'utopia ma come ad un sogno che, se condiviso da tutti, può concretizzarsi».