Politica
La sicurezza nelle città, Ciliento: "Questo è il momento di agire"
Ieri il convegno a Trani
Trani - giovedì 21 novembre 2024
9.32
"Una città sicura è resa tale dai cittadini che la abitano". A dirlo è Debora Ciliento, assessore regionale, promotrice dell'incontro di ieri mattina a Trani "Città si_cura".
Al convegno, organizzato all'IISS Aldo Moro e moderato dalla giornalista Maria Greca Colamartino, hanno partecipato le delegazioni delle scuole superiori di secondo grado della città, il colonnello dei carabinieri provincia Bat Massimiliano Galasso, Fabrizio Ferrante vicesindaco di Trani, don Michele Caporusso referente della pastorale giovanile, il prof. Michele Buonvino dirigente scolastico IISS Aldo Moro e Pinuccio Fazio testimone di legalità. Presente anche una nutrita rappresentanza delle associazioni del terzo settore vicine al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza.
"Sono tante le motivazioni per cui le città non sono sicure - ha detto Ciliento - e una di queste è il comportamento che ognuno di noi assume. Oggi abbiamo trasferito il concetto di città a delle relazioni virtuali, quelle che si realizzano sui social. Per questo dobbiamo capire da dove ripartire e in questo i giovani hanno un ruolo importante. Spesso, il mondo giovanile è associato al gioco d'azzardo, al fumo, all'alcool e agli smartphone, ma i ragazzi sono molto di più di questa narrazione. I ragazzi in primis non possono accettare che qualcuno li definisca tali, né la società può essere così superficiale da favorire questo tipo di racconto".
Il colonnello Galasso ha sfatato il mito delle baby gang: "Non abbiamo problemi di criminalità giovanile, ma abbiamo problemi di maleducazione. Non c'è criminalizzazione, ma ci sono giovani cresciuti con esempi negativi. Sfatiamo il mito delle baby gang e della violenza minorile: si tratta di ignoranza e cattiva educazione". Pinuccio Fazio ha ricordato poi l'omicidio di suo figlio: "Michele non è stato solo ammazzato dai colpi delle mafie, ma dalla omertà. Il presente e il futuro ora hanno bisogno di mani oneste".
"È tempo che ognuno di voi si dedichi all'altro, che doni il proprio tempo per rendere sempre più sicura la nostra città. Questo è quello che il terzo settore fa giorno per giorno a cui va il grazie continuo delle istituzioni. Coltivate i vostri sogni e non permettete a nessuno di distruggerli" ha concluso Ciliento rivolgendosi ai ragazzi.
Al convegno, organizzato all'IISS Aldo Moro e moderato dalla giornalista Maria Greca Colamartino, hanno partecipato le delegazioni delle scuole superiori di secondo grado della città, il colonnello dei carabinieri provincia Bat Massimiliano Galasso, Fabrizio Ferrante vicesindaco di Trani, don Michele Caporusso referente della pastorale giovanile, il prof. Michele Buonvino dirigente scolastico IISS Aldo Moro e Pinuccio Fazio testimone di legalità. Presente anche una nutrita rappresentanza delle associazioni del terzo settore vicine al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza.
"Sono tante le motivazioni per cui le città non sono sicure - ha detto Ciliento - e una di queste è il comportamento che ognuno di noi assume. Oggi abbiamo trasferito il concetto di città a delle relazioni virtuali, quelle che si realizzano sui social. Per questo dobbiamo capire da dove ripartire e in questo i giovani hanno un ruolo importante. Spesso, il mondo giovanile è associato al gioco d'azzardo, al fumo, all'alcool e agli smartphone, ma i ragazzi sono molto di più di questa narrazione. I ragazzi in primis non possono accettare che qualcuno li definisca tali, né la società può essere così superficiale da favorire questo tipo di racconto".
Il colonnello Galasso ha sfatato il mito delle baby gang: "Non abbiamo problemi di criminalità giovanile, ma abbiamo problemi di maleducazione. Non c'è criminalizzazione, ma ci sono giovani cresciuti con esempi negativi. Sfatiamo il mito delle baby gang e della violenza minorile: si tratta di ignoranza e cattiva educazione". Pinuccio Fazio ha ricordato poi l'omicidio di suo figlio: "Michele non è stato solo ammazzato dai colpi delle mafie, ma dalla omertà. Il presente e il futuro ora hanno bisogno di mani oneste".
"È tempo che ognuno di voi si dedichi all'altro, che doni il proprio tempo per rendere sempre più sicura la nostra città. Questo è quello che il terzo settore fa giorno per giorno a cui va il grazie continuo delle istituzioni. Coltivate i vostri sogni e non permettete a nessuno di distruggerli" ha concluso Ciliento rivolgendosi ai ragazzi.