Eventi e cultura
La storia della croce di Colonna adesso è anche un fumetto
Dieci immagini e dieci pagine di testo per raccontare il miracolo del 1480
Trani - sabato 1 maggio 2010
Ricordare il miracolo di Colonna sempre, tutto l'anno, e non solo il 3 maggio, giorno della secolare ricorrenza. Tradurre per i bambini, in testi di facile comprensione e con il supporto delle immagini, uno dei riti religiosi più importanti che si celebrano in città, per facilitarne significato e comprensione.
Nasce da qui l'idea di don Mimmo Gramegna: un opuscolo di venti pagine, dieci dedicate alle illustrazioni, dieci al testo in cui racconta del miracolo della croce avvenuto a Trani nel 1480, anno in cui la città fu saccheggiata e devastata dai pirati turchi, che portarono via, come fosse un trofeo, anche quel crocifisso ligneo custodito nel monastero (dato alle fiamme). La nave dei pirati, però, non ne volle sapere di partire ed il capo, Dulcinio, attribuendo ogni colpa al crocifisso, decise di buttarlo in acqua non prima di avergli inferto un colpo di sciabola sul volto. Subito dopo, il veliero abbandonò le acque di Trani mentre il crocifisso fu ritrovato, sanguinante, da alcuni pescatori in acqua. Per riparare all'atto brutale dei pirati, si volle fare una processione riparatrice che ancora oggi viene ripetuta con immutata devozione
La storia del crocifisso adesso è anche un simpatico fumetto, grazie alla bravura di Roberta Ieva che ha saputo rendere in dieci immagini i momenti più salienti del racconto. L'opuscolo è stato presentato e distribuito sabato sera nel Monastero di Colonna al termine della funzione religiosa. Dal 3 maggio sarà a disposizione di bambini e di fedeli nella chiesa di Santa Chiara che quest'anno accoglierà il crocifisso.
Nasce da qui l'idea di don Mimmo Gramegna: un opuscolo di venti pagine, dieci dedicate alle illustrazioni, dieci al testo in cui racconta del miracolo della croce avvenuto a Trani nel 1480, anno in cui la città fu saccheggiata e devastata dai pirati turchi, che portarono via, come fosse un trofeo, anche quel crocifisso ligneo custodito nel monastero (dato alle fiamme). La nave dei pirati, però, non ne volle sapere di partire ed il capo, Dulcinio, attribuendo ogni colpa al crocifisso, decise di buttarlo in acqua non prima di avergli inferto un colpo di sciabola sul volto. Subito dopo, il veliero abbandonò le acque di Trani mentre il crocifisso fu ritrovato, sanguinante, da alcuni pescatori in acqua. Per riparare all'atto brutale dei pirati, si volle fare una processione riparatrice che ancora oggi viene ripetuta con immutata devozione
La storia del crocifisso adesso è anche un simpatico fumetto, grazie alla bravura di Roberta Ieva che ha saputo rendere in dieci immagini i momenti più salienti del racconto. L'opuscolo è stato presentato e distribuito sabato sera nel Monastero di Colonna al termine della funzione religiosa. Dal 3 maggio sarà a disposizione di bambini e di fedeli nella chiesa di Santa Chiara che quest'anno accoglierà il crocifisso.