Eventi e cultura
"La vita nascente", il 3 giugno un convegno promosso dall’associazione dei medici cattolici di Trani-Bisceglie
L’incontro, in programma presso la Parrocchia dello Spirito Santo di Trani ha l’obiettivo di promuovere la cultura della vita e la natalità, riportando al centro l’importanza della vita che nasce
Trani - martedì 30 maggio 2023
9.43
Ad un anno dalla fondazione la sezione AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) di Trani-Bisceglie organizza il convegno "LA VITA NASCENTE", in programma il 3 giugno (ore 9.00) presso la Sala Aurelia della Parrocchia dello Spirito Santo di Trani.
Promuovere la cultura della vita e la natalità significa mettere a punto e varare misure anche economiche a misura di famiglia. Tuttavia la sfida della genitorialità richiede anche un impegno culturale e antropologico, che riconosca e valorizzi, sul piano sociale, la scelta della maternità e della paternità e ricordi a tutti che una nuova vita è il segno più forte di speranza nel futuro.
Con l'intenzione di lavorare in questa direzione, per arginare il declino demografico, anche l'AMCI, attraverso questo incontro, riporta al centro l'importanza della vita che nasce, cercando di fugare dubbi e timori sulla maternità, informando sulle buone pratiche e sugli aiuti messi in campo a sostegno di chi desidera diventare genitore, anche per contrastare gli effetti più deleteri dell'inverno demografico italiano, i quali minano lo sviluppo economico ma soprattutto la tenuta del tessuto sociale italiano.
Ogni anno si registra il record delle natalità più bassa di sempre. E che di questo passo, nell'arco di quattro decenni, spariranno 12 milioni di italiani e contemporaneamente avremo 2 milioni di ultra novantenni e 120mila centenari (oggi sono meno di diecimila) a cui prestare cure e prossimità
La riflessione in merito alla denatalità, fatta viva dall'AMCI è in accordo con il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ed evidenzia che esiste un problema economico e che la precarietà non favorisce scelte responsabili, ma allo stesso tempo "se la responsabilità diventa eccessiva cancella la genitorialità".
«Come ha spiegato il cardinale Zuppi nella sua perfetta analisi che facciamo nostra – spiegano dall'AMCI - prima c'erano molte meno sicurezze ma le motivazioni superavano i problemi. Ora tanto individualismo ci fa sorprendere di legare la vita ad un'altra persona. Maternità e paternità significano uscire da sé, rompere l'individualismo. Quindi bisogna rivedere cosa non ha funzionato in termini culturali e di politiche di welfare e correggere la rotta: vivere un impegno di vocazione cristiana porta a trasmettere più vita. Dobbiamo riappassionare i giovani al gusto di trasmettere la vita, il che significa viverla in maniera meno individualistica».
Al convegno prenderanno parte S.E. Mons. Leonardo D'Ascenzo, il Dott. Angelo Guarriello, Presidente dell'Associazione Orizzonti, Don Saverio Pellegrino, Suor Mimma Scalera e la Dott.ssa Maria Coniglio dell'Ambulatorio Medico Solidale San Giuseppe Moscati.
AMCI riporta in ultimo il pensiero di Sua Santità Papa Francesco che ferma lo sguardo sul volto di Gesù nel concepito: «Ogni bambino non nato, ma condannato ingiustamente ad essere abortito, ha il volto di Gesù Cristo, ha il volto del Signore, che prima ancora di nascere, e poi appena nato ha sperimentato il rifiuto del mondo».
Promuovere la cultura della vita e la natalità significa mettere a punto e varare misure anche economiche a misura di famiglia. Tuttavia la sfida della genitorialità richiede anche un impegno culturale e antropologico, che riconosca e valorizzi, sul piano sociale, la scelta della maternità e della paternità e ricordi a tutti che una nuova vita è il segno più forte di speranza nel futuro.
Con l'intenzione di lavorare in questa direzione, per arginare il declino demografico, anche l'AMCI, attraverso questo incontro, riporta al centro l'importanza della vita che nasce, cercando di fugare dubbi e timori sulla maternità, informando sulle buone pratiche e sugli aiuti messi in campo a sostegno di chi desidera diventare genitore, anche per contrastare gli effetti più deleteri dell'inverno demografico italiano, i quali minano lo sviluppo economico ma soprattutto la tenuta del tessuto sociale italiano.
Ogni anno si registra il record delle natalità più bassa di sempre. E che di questo passo, nell'arco di quattro decenni, spariranno 12 milioni di italiani e contemporaneamente avremo 2 milioni di ultra novantenni e 120mila centenari (oggi sono meno di diecimila) a cui prestare cure e prossimità
La riflessione in merito alla denatalità, fatta viva dall'AMCI è in accordo con il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ed evidenzia che esiste un problema economico e che la precarietà non favorisce scelte responsabili, ma allo stesso tempo "se la responsabilità diventa eccessiva cancella la genitorialità".
«Come ha spiegato il cardinale Zuppi nella sua perfetta analisi che facciamo nostra – spiegano dall'AMCI - prima c'erano molte meno sicurezze ma le motivazioni superavano i problemi. Ora tanto individualismo ci fa sorprendere di legare la vita ad un'altra persona. Maternità e paternità significano uscire da sé, rompere l'individualismo. Quindi bisogna rivedere cosa non ha funzionato in termini culturali e di politiche di welfare e correggere la rotta: vivere un impegno di vocazione cristiana porta a trasmettere più vita. Dobbiamo riappassionare i giovani al gusto di trasmettere la vita, il che significa viverla in maniera meno individualistica».
Al convegno prenderanno parte S.E. Mons. Leonardo D'Ascenzo, il Dott. Angelo Guarriello, Presidente dell'Associazione Orizzonti, Don Saverio Pellegrino, Suor Mimma Scalera e la Dott.ssa Maria Coniglio dell'Ambulatorio Medico Solidale San Giuseppe Moscati.
AMCI riporta in ultimo il pensiero di Sua Santità Papa Francesco che ferma lo sguardo sul volto di Gesù nel concepito: «Ogni bambino non nato, ma condannato ingiustamente ad essere abortito, ha il volto di Gesù Cristo, ha il volto del Signore, che prima ancora di nascere, e poi appena nato ha sperimentato il rifiuto del mondo».