Politica

Laurora interviene sul bilancio Comunale

"Puntualmente smentite le bugie della sinistra”

In seguito all'approvazione del bilancio comunale, consuntivo 2006 e preventivo 2007, il coordinatore provinciale di Forza Italia, Carlo Laurora, ha rilasciato una dichiarazione sulle bugie raccontate durante tutti questi mesi dalla sinistra cittadina: "Abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione – dice Laurora – di come, la sinistra in generale e quella tranese in particolare, si ostini a voler prendere in giro i cittadini. Nello specifico, la campagna denigratoria nei confronti del centrodestra e dell'amministrazione Tarantini non ha trovato fondamento nei fatti. Leggendo il bilancio, materia non comprensibile per tutti e né alla portata di tutti, mi pare di poter affermare che sia crollato di colpo il castello accusatorio messo su dai nostri guru domestici della finanza pubblica. I debiti fuori bilancio, per stessa ammissione del commissario prefettizio, sono da ascrivere alle amministrazioni precedenti a quella Tarantini. L'importo dei debiti, argomento su cui molti economisti della nostra sinistra si sono esposti con fantasiose sommatorie, ammonta a circa 3,5 milioni di euro e non a 9 milioni come qualche illusionista voleva far credere. E ancora: a questi debiti si è fatto fronte con l'avanzo di bilancio, il che significa, spero anche per i docenti di economia del centrosinistra, che si è addirittura registrato un risparmio nella gestione corrente".
Laurora prosegue ricordando che anche il commissario prefettizio ha sottolineato che si è dovuto ricorrere alla leva fiscale poiché i trasferimenti dal governo centrale si sono praticamente dimezzati. "L'unica verità – dice Laurora – è che da quando la sinistra governa l'Italia i cittadini sono costretti soltanto a pagare di tasca propria". Sul bilancio cittadino, Laurora aggiunge: "Non si può far fronte ad un debito fuori bilancio con entrate correnti o con risorse finanziarie della gestione corrente. E' inevitabile che a questi eventi straordinari si debba far fronte con una entrata altrettanto straordinaria. Ecco spiegato il perché della vendita di un cespite patrimoniale di proprietà comunale, cosa per altro già al vaglio durante il governo Tarantini".
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