Politica
Tommaso Laurora boccia Ceci: «In 16 mesi ha fatto pochissimo»
L'esponente d'opposizione critica l’operato dell’assessore ai lavori pubblici. Chiesto un aggiornamento dell’albo delle imprese di fiducia: alcune non esistono più
Trani - mercoledì 11 settembre 2013
10.20
Le spiegazioni fornite dall'assessore ai lavori pubblici, Giacomo Ceci, sui criteri di scelta delle ditte per eseguire i lavori di messa in sicurezza delle scuole, non convince affatto Tommaso Laurora.
Il consigliere d'opposizione, che aveva contestato le procedure utilizzate, torna al contrattacco: «Codice alla mano – dice l'esponente di UpF - continuo a ritenere viziata quella procedura da errore. Le dichiarazioni dell'espertissimo assessore ai lavori pubblici, mi convincono poco. Lui dice di aver rispettato i principi di turnazione e di aver utilizzato una procedura di massima trasparenza. Mi chiedo: ma le 5 imprese chiamate come sono state selezionate? In base a quali criteri? E come mai le gare nel Comune di Trani le predispongono direttamente i dirigenti senza far riferimento all'ufficio appalti come previsto dal vigente regolamento? E qualche esperto di procedure in materia di lavori pubblici ha comunicato all'assessore che la legge vieta espressamente di invitare imprese che, in precedenza, avevano già partecipato a gare ad invito proprio per rispettare quel principio di turnazione sbandierato ma non applicato dall'esperto assessore? E ancora: Ceci si e già attivato per predisporre un registro di imprese di fiducia del Comune dal quale attingere in casi come questo? L'albo presente in Comune è ormai obsoleto, ci sono addirittura imprese non più in attività».
Laurora boccia sonoramente il lavoro finora svolto dall'assessore ai lavori pubblici: «Ceci sta dimostrando continuità con la vecchia amministrazione e mi riferisco ai pessimi risultati ottenuti in 16 mesi di lavoro. L'assessore ha portato a casa solo un ridicolo risultato che riguarda un cofinanziamento della Provincia Bat di 30 mila euro per la ristrutturazione dello spogliatoio del campo Bovio di corso Imbriani, per altro in condivisione con un altro assessore».
Per il consigliere d'opposizione, il tallone d'Achille resta la gestione delle procedure del Contratto di quartiere: «Siamo in forte ritardo mi auguro che la Regione non revochi il finanziamento accordato nel lontano 2009 e fondamentale per rivitalizzare e dare slancio ad un quartiere della città che conta circa 12.000 abitanti dai quali, puntualmente, ad ogni campagna elettorale, il centrodestra fa il pieno di voti. Giudichi ora la città sul suo operato».
Il consigliere d'opposizione, che aveva contestato le procedure utilizzate, torna al contrattacco: «Codice alla mano – dice l'esponente di UpF - continuo a ritenere viziata quella procedura da errore. Le dichiarazioni dell'espertissimo assessore ai lavori pubblici, mi convincono poco. Lui dice di aver rispettato i principi di turnazione e di aver utilizzato una procedura di massima trasparenza. Mi chiedo: ma le 5 imprese chiamate come sono state selezionate? In base a quali criteri? E come mai le gare nel Comune di Trani le predispongono direttamente i dirigenti senza far riferimento all'ufficio appalti come previsto dal vigente regolamento? E qualche esperto di procedure in materia di lavori pubblici ha comunicato all'assessore che la legge vieta espressamente di invitare imprese che, in precedenza, avevano già partecipato a gare ad invito proprio per rispettare quel principio di turnazione sbandierato ma non applicato dall'esperto assessore? E ancora: Ceci si e già attivato per predisporre un registro di imprese di fiducia del Comune dal quale attingere in casi come questo? L'albo presente in Comune è ormai obsoleto, ci sono addirittura imprese non più in attività».
Laurora boccia sonoramente il lavoro finora svolto dall'assessore ai lavori pubblici: «Ceci sta dimostrando continuità con la vecchia amministrazione e mi riferisco ai pessimi risultati ottenuti in 16 mesi di lavoro. L'assessore ha portato a casa solo un ridicolo risultato che riguarda un cofinanziamento della Provincia Bat di 30 mila euro per la ristrutturazione dello spogliatoio del campo Bovio di corso Imbriani, per altro in condivisione con un altro assessore».
Per il consigliere d'opposizione, il tallone d'Achille resta la gestione delle procedure del Contratto di quartiere: «Siamo in forte ritardo mi auguro che la Regione non revochi il finanziamento accordato nel lontano 2009 e fondamentale per rivitalizzare e dare slancio ad un quartiere della città che conta circa 12.000 abitanti dai quali, puntualmente, ad ogni campagna elettorale, il centrodestra fa il pieno di voti. Giudichi ora la città sul suo operato».