Territorio
Lavoro, a Bruxelles nasce il patto dei sindaci
Obiettivi: efficienza energetica e sviluppo delle rinnovabili. Cofinanziato dall'Unione europea un progetto per 71 giovani laureati
Trani - venerdì 2 dicembre 2011
10.16
Non solo risparmio energetico, ma anche formazione e creazione di posti di lavoro stabili e qualificati (non subordinati alla delocalizzazione), un ambiente e una qualità della vita più sani, un'accresciuta competitività economica e una maggiore indipendenza energetica. Sono gli obiettivi per i quali i sindaci del Patto territoriale nord barese ofantino hanno firmato a Bruxelles l'adesione al patto dei sindaci, principale movimento europeo che coinvolge le autorità locali impegnate per aumentare l'efficienza energetica e per l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori.
La cerimonia della firma, nella sede del Parlamento europeo, ha visto la presenza di una delegazione dei sindaci del territorio del Patto nord barese ofantino che per tradurre la loro volontà politica in misure e progetti concreti, si impegnano a preparare un inventario di base delle emissioni ed a presentare, entro l'anno successivo alla firma, un piano d'azione per l'energia sostenibile in cui siano delineate le azioni principali che si intendono avviare, proponendole all'Unione europea per l'ammissione ai relativi finanziamenti.
«Raggiungere e superare l'obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020 attraverso progetti sulla mobilità urbana, sui trasporti, sull'energia alternativa, con un impegno sia pubblico che privato – spiega Giuseppe Tarantini, presidente del Patto nord barese ofantino e sindaco di Trani - diventa fondamentale considerato che i governi locali svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l'80% dei consumi energetici e delle emissioni di anidiride carbonica è associato alle attività urbane». Ma i Comuni non sempre dispongono delle risorse finanziarie e tecniche per tener fede agli impegni: «Per questo motivo - prosegue Tarantini - all'interno del patto dei sindaci è stato attribuito un ruolo specifico alle reti in grado di assistere i firmatari nel perseguimento dei loro ambiziosi obiettivi: l'agenzia per l'occupazione e lo sviluppo dell'area nord barese ofantina è stata riconosciuta dalla Ue come struttura di supporto».
I comuni del Patto nord barese ofantino come firmatari hanno scelto di stare a fianco dell'Unione europea anche in un altro importante progetto per 71 giovani laureati del territorio, presentato a Bruxelles nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell'europarlamentare Sergio Silvestris e Pedro Ballestreros Torres (al vertice della direzione generale della commissione europea e promotore del patto dei sindaci): il Patto territoriale nord barese ofantino ha candidato, all'interno del programma Leonardo da Vinci, un progetto legato all'azione intrapresa nel campo energetico, con la formazione di giovani del territorio su una tematica di così alto valore volta ad utilizzare, nel tempo, le migliori esperienze. «Ci è stato riconosciuto – ha spiegato Tarantini - un cofinanziamento che, assieme a una importante partecipazione di idee e risorse provenienti dalla Provincia Bat, permetterà a 71 giovani di svolgere un'attività di stage per 13 settimane all'estero in società ed enti impegnate nel campo energetico».
La cerimonia della firma, nella sede del Parlamento europeo, ha visto la presenza di una delegazione dei sindaci del territorio del Patto nord barese ofantino che per tradurre la loro volontà politica in misure e progetti concreti, si impegnano a preparare un inventario di base delle emissioni ed a presentare, entro l'anno successivo alla firma, un piano d'azione per l'energia sostenibile in cui siano delineate le azioni principali che si intendono avviare, proponendole all'Unione europea per l'ammissione ai relativi finanziamenti.
«Raggiungere e superare l'obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020 attraverso progetti sulla mobilità urbana, sui trasporti, sull'energia alternativa, con un impegno sia pubblico che privato – spiega Giuseppe Tarantini, presidente del Patto nord barese ofantino e sindaco di Trani - diventa fondamentale considerato che i governi locali svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l'80% dei consumi energetici e delle emissioni di anidiride carbonica è associato alle attività urbane». Ma i Comuni non sempre dispongono delle risorse finanziarie e tecniche per tener fede agli impegni: «Per questo motivo - prosegue Tarantini - all'interno del patto dei sindaci è stato attribuito un ruolo specifico alle reti in grado di assistere i firmatari nel perseguimento dei loro ambiziosi obiettivi: l'agenzia per l'occupazione e lo sviluppo dell'area nord barese ofantina è stata riconosciuta dalla Ue come struttura di supporto».
I comuni del Patto nord barese ofantino come firmatari hanno scelto di stare a fianco dell'Unione europea anche in un altro importante progetto per 71 giovani laureati del territorio, presentato a Bruxelles nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell'europarlamentare Sergio Silvestris e Pedro Ballestreros Torres (al vertice della direzione generale della commissione europea e promotore del patto dei sindaci): il Patto territoriale nord barese ofantino ha candidato, all'interno del programma Leonardo da Vinci, un progetto legato all'azione intrapresa nel campo energetico, con la formazione di giovani del territorio su una tematica di così alto valore volta ad utilizzare, nel tempo, le migliori esperienze. «Ci è stato riconosciuto – ha spiegato Tarantini - un cofinanziamento che, assieme a una importante partecipazione di idee e risorse provenienti dalla Provincia Bat, permetterà a 71 giovani di svolgere un'attività di stage per 13 settimane all'estero in società ed enti impegnate nel campo energetico».