Politica
Le accuse fra De Noia e Corrado finiscono in procura
Decisione di Pd, Fds e Api: «Frasi di una gravità inaudita». Trasmessi alla procura di Trani i comunicati stampa dei due consiglieri
Trani - mercoledì 28 settembre 2011
Lo scambio di accuse fra Beppe Corrado e Francesco De Noia finisce in tribunale. In una nota congiunta, i segretari cittadini del Partito Democratico (Tommaso Laurora), della Federazione della Sinistra (Cosimo Nenna) e di Alleanza per l'Italia (Alessandro Moscatelli) annunciano di aver preso la decisione «di trasmettere, senza indugio, alla procura delle Repubblica di Trani i comunicati stampa dei due consiglieri che potrebbero costituire materiale di indagine per le informazioni divulgate dai consiglieri comunali stessi».
Insomma, quello che avevano solo minacciato Di Gregorio, Franco Laurora e Mimmo De Laurentis, viene portato avanti dai tre segretari di partito di altrettante forze del centrosinistra. «Ignoriamo - scrivono - i motivi che hanno spinto due consiglieri comunali della maggioranza a scambiarsi reciproche invettive a mezzo comunicati stampa, in merito alle gare espletate per il piano di zona. Riteniamo, però, che la querelle ha messo sul piatto alcune anomalie che, se da un lato assumono rilevanza sul piano squisitamente politico denotando una spaccatura violenta all'interno della maggioranza e la mancanza di un indirizzo politico coerente e condiviso, dall'altro evidenziano passaggi di una gravità inaudita con riferimento alle modalità in cui si sarebbero svolte le gare e gli affidamenti per il piano di zona e agli ingenti importi oggetto di tali procedimenti».
Di qui la decisione di informare dei fatti la magistratura: «A seguito di una discussione e di un sereno confronto tra le segreterie dei partiti firmatarie del presente comunicato rilevato che le notizie apparse sulla stampa locale, lungi dalle iniziative che verranno adottate sul piano politico ed amministrativo dai singoli consiglieri comunali, riteniamo doveroso trasmettere, senza indugio, alla procura delle Repubblica di Trani i comunicati stampa che potrebbero costituire materiale di indagine per le informazioni divulgate dai consiglieri comunali».
Insomma, quello che avevano solo minacciato Di Gregorio, Franco Laurora e Mimmo De Laurentis, viene portato avanti dai tre segretari di partito di altrettante forze del centrosinistra. «Ignoriamo - scrivono - i motivi che hanno spinto due consiglieri comunali della maggioranza a scambiarsi reciproche invettive a mezzo comunicati stampa, in merito alle gare espletate per il piano di zona. Riteniamo, però, che la querelle ha messo sul piatto alcune anomalie che, se da un lato assumono rilevanza sul piano squisitamente politico denotando una spaccatura violenta all'interno della maggioranza e la mancanza di un indirizzo politico coerente e condiviso, dall'altro evidenziano passaggi di una gravità inaudita con riferimento alle modalità in cui si sarebbero svolte le gare e gli affidamenti per il piano di zona e agli ingenti importi oggetto di tali procedimenti».
Di qui la decisione di informare dei fatti la magistratura: «A seguito di una discussione e di un sereno confronto tra le segreterie dei partiti firmatarie del presente comunicato rilevato che le notizie apparse sulla stampa locale, lungi dalle iniziative che verranno adottate sul piano politico ed amministrativo dai singoli consiglieri comunali, riteniamo doveroso trasmettere, senza indugio, alla procura delle Repubblica di Trani i comunicati stampa che potrebbero costituire materiale di indagine per le informazioni divulgate dai consiglieri comunali».