Scuola e Lavoro
Le piogge alluvionali danneggiano l'uva da tavola
La CIA Puglia chiede lo stato di calamità naturale
Trani - martedì 6 ottobre 2009
Le persistenti piogge alluvionali dei giorni scorsi hanno causato e stanno causando gravissimi danni alle coltivazioni di uva da tavola di Puglia. Da ciò l'iniziativa di quest'oggi del Presidente regionale della Cia Puglia Antonio Barile che ha chiesto, con un telegramma inviato al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e all'assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefàno, di intervenire, di predisporre sopralluoghi e conseguentemente di dichiarare lo stato di eccezionale calamità atmosferica.
«Causa persistenti piogge alluvionali si segnalano su tutto il territorio della regione Puglia gravissimi danni alla produzione dell'uva da tavola – si legge nel telegramma inviato dalla Cia Puglia -. I danni si stimano intorno al 70%. Ad essere danneggiate migliaia di aziende agricole che stanno subendo danni eccezionali, che si stimano intorno ai 200 milioni di euro. Si chiedono immediati sopralluoghi, la relativa delimitazione delle aree colpite e la conseguente dichiarazione dello stato di eccezionale calamità atmosferica, e interventi immediati presso il governo nazionale al fine di attuare interventi speciali per consentire la ripresa dell'attività agricola».
Una situazione davvero grave, dunque, che sta mettendo in ginocchio le migliaia di aziende agricole pugliesi coltivate ad uva da tavola (la Puglia è la prima regione italiana per produzione di uva da tavola con 47 mila ettari coltivati che producono quasi 10 milioni di quintali, pari all'80% della produzione nazionale, con una Plv di quasi 300 milioni di euro). Si tratta di aziende che già scontano una crisi senza precedenti, a causa dei prezzi di vendita particolarmente bassi, con effetti disastrosi sui bilanci aziendali, e che risentono delle importazioni selvagge da Egitto e Turchia di uva da tavola, che poi viene esportata all'estero come pugliese. Il tutto è aggravato dal calo dei consumi ascrivibile alla crisi finanziaria delle famiglie, nonché allo strapotere della grande distribuzione organizzata. Ora a complicare ulteriormente la penosa situazione in cui si trovano migliaia di viticoltori pugliesi anche il maltempo di questi giorni.
«Causa persistenti piogge alluvionali si segnalano su tutto il territorio della regione Puglia gravissimi danni alla produzione dell'uva da tavola – si legge nel telegramma inviato dalla Cia Puglia -. I danni si stimano intorno al 70%. Ad essere danneggiate migliaia di aziende agricole che stanno subendo danni eccezionali, che si stimano intorno ai 200 milioni di euro. Si chiedono immediati sopralluoghi, la relativa delimitazione delle aree colpite e la conseguente dichiarazione dello stato di eccezionale calamità atmosferica, e interventi immediati presso il governo nazionale al fine di attuare interventi speciali per consentire la ripresa dell'attività agricola».
Una situazione davvero grave, dunque, che sta mettendo in ginocchio le migliaia di aziende agricole pugliesi coltivate ad uva da tavola (la Puglia è la prima regione italiana per produzione di uva da tavola con 47 mila ettari coltivati che producono quasi 10 milioni di quintali, pari all'80% della produzione nazionale, con una Plv di quasi 300 milioni di euro). Si tratta di aziende che già scontano una crisi senza precedenti, a causa dei prezzi di vendita particolarmente bassi, con effetti disastrosi sui bilanci aziendali, e che risentono delle importazioni selvagge da Egitto e Turchia di uva da tavola, che poi viene esportata all'estero come pugliese. Il tutto è aggravato dal calo dei consumi ascrivibile alla crisi finanziaria delle famiglie, nonché allo strapotere della grande distribuzione organizzata. Ora a complicare ulteriormente la penosa situazione in cui si trovano migliaia di viticoltori pugliesi anche il maltempo di questi giorni.