Vita di città
Le storie d'amore per sempre: Tonino e Nietta, a Trani 70 anni d'amore
La cerimonia delle Nozze di Titanio dei coniugi di Cugno celebrata tra l'affetto dei figli e nipoti
Trani - giovedì 13 giugno 2024
08.00
Si Chiamano Nozze di Titanio, un materiale più prezioso dell'oro e del platino, il più resistente alla corrosione, puro e candido come venisse da un altro pianeta. E la storia d'amore come quella di Tonino e Nietta Di Cugno, che ieri hanno festeggiato circondati dall'amore dei loro figli e di uno dei tre nipoti- gli altri a distanza per motivi di studio- 70 anni di matrimonio, in questi tempi appare davvero una favola venuta da lontano, da tempi e modi di concepire la vita che non ci sono più.
In una cerimonia semplice e suggestiva Don Francesco Nuzzolese nella parrocchia del Cristo Redentore ha potuto sottolineare, attraverso l'esempio di vita dei due coniugi che hanno attraversato insieme metà del secolo scorso e un buon quarto di quello attuale, quanto il matrimonio sia un percorso da condividere nel reciproco rispetto, soprattutto nei momenti più difficili; e nell'avere Il coraggio e la forza di essere complementari l'uno all'altra. Il 12 giugno del 1954, dopo due anni di fidanzamento ebbe luogo qui a Trani il matrimonio, cui seguì un semplice breve viaggio di nozze a Napoli, del quale restano ricordi indelebili, come quel ristorante a Mergellina allietata da la canzone "O surdato nnammurato": tempi semplici, in anni a ridosso del dopoguerra in cui costruire una famiglia unita e felice comportava sacrifici e davvero grande coraggio, dopo l'esperienza devastante del secondo conflitto mondiale.
Tempi in cui si sapeva che ricostruire richiedeva un cammino graduale, passo dopo passo, senza l'ansia del tutto e subito. I risultati non sono mancati, con tre figli valorosi, Giuseppe, quadro aziendale di Trenitalia ora in pensione; Rosa, professoressa in pensione e Ilario, medico di famiglia e criminologo. Un grande amore coronato poi dall'arrivo di cinque splendidi nipoti. L'età si fa sentire, la signora Nietta (Antonia Fabiano, classe 1931) e il signor Tonino (Antonio di cugno, classe1927) hanno acciacchi che si sono fatti un po' pesanti con l'età: ma non hanno potuto non godere insieme alle emozioni dei propri cari, del frutto del loro grande amore, questo anniversario meraviglioso; un Amore che costituisce davvero un esempio per le tante giovani unioni, nelle quali troppo spesso e troppo facilmente si perde di vista il senso del venirsi incontro.
Il 1954 fu uno di quegli anni di sogni e speranze, in cui abbiamo raccontato uno dei sogni più belli, semplici, preziosi realizzato davvero: una famiglia, alla quale ci si unisce con un mondo di auguri e con un mondo di ringraziamento, come fondamenta di una Città che ha espresso attraverso belle famiglie come questa il suo valore. Oltre agli auguri, oggi, per un onomastico che nella famiglia Di Cugno ha ben quattr festeggiati: due nipoti e i due sposi, che portano lo stesso nome.
In una cerimonia semplice e suggestiva Don Francesco Nuzzolese nella parrocchia del Cristo Redentore ha potuto sottolineare, attraverso l'esempio di vita dei due coniugi che hanno attraversato insieme metà del secolo scorso e un buon quarto di quello attuale, quanto il matrimonio sia un percorso da condividere nel reciproco rispetto, soprattutto nei momenti più difficili; e nell'avere Il coraggio e la forza di essere complementari l'uno all'altra. Il 12 giugno del 1954, dopo due anni di fidanzamento ebbe luogo qui a Trani il matrimonio, cui seguì un semplice breve viaggio di nozze a Napoli, del quale restano ricordi indelebili, come quel ristorante a Mergellina allietata da la canzone "O surdato nnammurato": tempi semplici, in anni a ridosso del dopoguerra in cui costruire una famiglia unita e felice comportava sacrifici e davvero grande coraggio, dopo l'esperienza devastante del secondo conflitto mondiale.
Tempi in cui si sapeva che ricostruire richiedeva un cammino graduale, passo dopo passo, senza l'ansia del tutto e subito. I risultati non sono mancati, con tre figli valorosi, Giuseppe, quadro aziendale di Trenitalia ora in pensione; Rosa, professoressa in pensione e Ilario, medico di famiglia e criminologo. Un grande amore coronato poi dall'arrivo di cinque splendidi nipoti. L'età si fa sentire, la signora Nietta (Antonia Fabiano, classe 1931) e il signor Tonino (Antonio di cugno, classe1927) hanno acciacchi che si sono fatti un po' pesanti con l'età: ma non hanno potuto non godere insieme alle emozioni dei propri cari, del frutto del loro grande amore, questo anniversario meraviglioso; un Amore che costituisce davvero un esempio per le tante giovani unioni, nelle quali troppo spesso e troppo facilmente si perde di vista il senso del venirsi incontro.
Il 1954 fu uno di quegli anni di sogni e speranze, in cui abbiamo raccontato uno dei sogni più belli, semplici, preziosi realizzato davvero: una famiglia, alla quale ci si unisce con un mondo di auguri e con un mondo di ringraziamento, come fondamenta di una Città che ha espresso attraverso belle famiglie come questa il suo valore. Oltre agli auguri, oggi, per un onomastico che nella famiglia Di Cugno ha ben quattr festeggiati: due nipoti e i due sposi, che portano lo stesso nome.