Associazioni
Legambiente Trani sulla nuova pista ciclabile di via Corato
«Un altro importante passo nella direzione della mobilità sostenibile»
Trani - mercoledì 22 luglio 2009
«La nuova pista ciclabile realizzata in Via Annibale di Francia costituisce un'opera pubblica opportuna e sensata che incarna il modello di città sostenibile da noi sempre invocato. La corsia ciclabile segue a distanza di qualche anno quella del Lungomare C. Colombo che, tuttavia, rimane ancora un moncone isolato e non collegato al nuovo tratto sulla direttrice per Corato».
Il circolo di Trani della Legambiente promuove ogni nuovo tratto viario attrezzato per la ciclabilità urbana e propone la realizzazione di un circuito funzionale e razionale di piste ciclabili che, avvalendosi del lungo tratto di Via Falcone e Via Borsellino nella fascia a ridosso della linea ferroviaria, possa gradualmente congiungersi con quella del Lungomare attraverso il collegamento di Viale De Gemmis.
«La Legambiente promuove la mobilità sostenibile come un punto cardine fondamentale per qualità della vita urbana e come elemento fondante e connaturato per il decremento del traffico motorizzato. In quest'ottica, riconosciamo un'epocale svolta nell'assurda mentalità che sinora è sempre intervenuta per incrementare il traffico tradizionale, inquinante, rumoroso, ed insostenibile per la grave formazione di ingorghi automobilistici e per le devastanti conseguenze sanitarie sull'apparato respiratorio dei cittadini. In tutte le città a noi vicine, a partire da Bari dove le problematiche del traffico e dei parcheggi sembrano ormai appartenere ad un triste passato, stiamo assistendo alla corposa realizzazione di piste ciclabili che più o meno efficacemente, rappresentano nell'area del Mediterraneo, un nuovo esperimento di mobilità già efficacemente sperimentato nei paesi dell'Europa centro-settentrionale.
Percorrendo la pista ciclabile del Lungomare ci si accorge che la corsia riservata al traffico ciclabile è sempre più frequentata al punto che su di essa si formano intasamenti dovuti a persone che passeggiano, parlano, sostano, corrono, ecc. In pratica la pista ciclabile del Lungomare rappresenta uno spazio vivibile ed ecologico della città restituito ai cittadini e forse esageratamente trafficato al punto da comprometterne l'esclusivo uso per i ciclisti. Tutto questo, tuttavia, indica che la popolazione tranese, gradualmente, sta plasmando le proprie abitudini e la propria mobilità considerando, anche e soprattutto, le funzionalità e le grandi opportunità offerte dalle corsie ciclabili.
Ebbene, tutto questo speriamo che possa servire per integrare nella progettazione dei nuovi P.U.E. (Piani Urbanistici Esecutivi) previsti dal P.U.G., nuove piste ciclabili che realizzino un provvidenziale circuito periurbano che potrà contribuire efficacemente all'alleggerimento del traffico veicolare nelle ore critiche della giornata e sulle direttrici principali come quelle che giungono sino agli affollati istituti scolastici del quartiere Sant'Angelo. Dopo la realizzazione di quest'altro importane tratto ciclabile nella città di Trani, non possiamo che affermare, sommessamente che, seppure in clamoroso ritardo, quanto da noi affermato da oltre vent'anni si sta verificando, e il nostro modello di città sostenibile, bollato come utopistico ed irrealizzabile perché basato sulla mobilità lenta, ecologica e sostenibile, sul riciclaggio dei rifiuti, sulle fonti energetiche rinnovabili come il solare, si sta pigramente e parzialmente realizzando». Avv. Pierluigi Colangelo
Legambiente Circolo di Trani
Il circolo di Trani della Legambiente promuove ogni nuovo tratto viario attrezzato per la ciclabilità urbana e propone la realizzazione di un circuito funzionale e razionale di piste ciclabili che, avvalendosi del lungo tratto di Via Falcone e Via Borsellino nella fascia a ridosso della linea ferroviaria, possa gradualmente congiungersi con quella del Lungomare attraverso il collegamento di Viale De Gemmis.
«La Legambiente promuove la mobilità sostenibile come un punto cardine fondamentale per qualità della vita urbana e come elemento fondante e connaturato per il decremento del traffico motorizzato. In quest'ottica, riconosciamo un'epocale svolta nell'assurda mentalità che sinora è sempre intervenuta per incrementare il traffico tradizionale, inquinante, rumoroso, ed insostenibile per la grave formazione di ingorghi automobilistici e per le devastanti conseguenze sanitarie sull'apparato respiratorio dei cittadini. In tutte le città a noi vicine, a partire da Bari dove le problematiche del traffico e dei parcheggi sembrano ormai appartenere ad un triste passato, stiamo assistendo alla corposa realizzazione di piste ciclabili che più o meno efficacemente, rappresentano nell'area del Mediterraneo, un nuovo esperimento di mobilità già efficacemente sperimentato nei paesi dell'Europa centro-settentrionale.
Percorrendo la pista ciclabile del Lungomare ci si accorge che la corsia riservata al traffico ciclabile è sempre più frequentata al punto che su di essa si formano intasamenti dovuti a persone che passeggiano, parlano, sostano, corrono, ecc. In pratica la pista ciclabile del Lungomare rappresenta uno spazio vivibile ed ecologico della città restituito ai cittadini e forse esageratamente trafficato al punto da comprometterne l'esclusivo uso per i ciclisti. Tutto questo, tuttavia, indica che la popolazione tranese, gradualmente, sta plasmando le proprie abitudini e la propria mobilità considerando, anche e soprattutto, le funzionalità e le grandi opportunità offerte dalle corsie ciclabili.
Ebbene, tutto questo speriamo che possa servire per integrare nella progettazione dei nuovi P.U.E. (Piani Urbanistici Esecutivi) previsti dal P.U.G., nuove piste ciclabili che realizzino un provvidenziale circuito periurbano che potrà contribuire efficacemente all'alleggerimento del traffico veicolare nelle ore critiche della giornata e sulle direttrici principali come quelle che giungono sino agli affollati istituti scolastici del quartiere Sant'Angelo. Dopo la realizzazione di quest'altro importane tratto ciclabile nella città di Trani, non possiamo che affermare, sommessamente che, seppure in clamoroso ritardo, quanto da noi affermato da oltre vent'anni si sta verificando, e il nostro modello di città sostenibile, bollato come utopistico ed irrealizzabile perché basato sulla mobilità lenta, ecologica e sostenibile, sul riciclaggio dei rifiuti, sulle fonti energetiche rinnovabili come il solare, si sta pigramente e parzialmente realizzando». Avv. Pierluigi Colangelo
Legambiente Circolo di Trani