Vita di città
Lettera di Natale di un disoccupato di Trani
«Ricordatevi anche di chi non sale sui campanili»
Trani - giovedì 24 dicembre 2009
«Gentile direttore, sono un cittadino tranese disoccupato da due anni. Lavoravo presso una fabbrica calzaturiera. Ho perso il mio posto di lavoro in silenzio e senza nessun sostentamento economico. Mi sono inserito nelle liste dei circa cinquemila disoccupati tranesi (silenziosi come me) e aspetto fiduciosamente che qualcuno si ricordi che oltre al problema della filatura ci sono tanti altri disoccupati che aspettano un interessamento politico.
Mi fa rabbia leggere sempre ed esclusivamente della filatura. Tutti i siti d'informazione pubblicano qualsiasi tipo di notizia sulla questione, comprese le sterili polemiche che si accavallano giornalmente. Basta! Perché non parlate anche di noi disoccupati che non abbiamo nessun reddito e non sappiamo come fare a tirare avanti per sopravvivere? Perché il problema della filatura è così sentito, mentre il problema dei 5000 disoccupati non ha mai il giusto risalto? Eppure dalle informazioni in mio possesso, i tranesi che lavoravano nella filatura erano poco più di cinquanta. I disoccupati tranesi sono molto di più. Dobbiamo anche noi andarci a mettere sul campanile per farci ascoltare? Per avere un poco di visibilità dovremmo comportarci allo stesso modo?
Mi rivolgo a tutti i politici, di destra, di sinistra, di centro, di tutte le direzioni: fate qualcosa per chi veramente vive la fame e non sa come sbarcare il lunario, ricordatevi anche di noi, popolo silenzioso, che non profana i campanili delle chiese. Buon Natale a tutti».
Lettera firmata
Mi fa rabbia leggere sempre ed esclusivamente della filatura. Tutti i siti d'informazione pubblicano qualsiasi tipo di notizia sulla questione, comprese le sterili polemiche che si accavallano giornalmente. Basta! Perché non parlate anche di noi disoccupati che non abbiamo nessun reddito e non sappiamo come fare a tirare avanti per sopravvivere? Perché il problema della filatura è così sentito, mentre il problema dei 5000 disoccupati non ha mai il giusto risalto? Eppure dalle informazioni in mio possesso, i tranesi che lavoravano nella filatura erano poco più di cinquanta. I disoccupati tranesi sono molto di più. Dobbiamo anche noi andarci a mettere sul campanile per farci ascoltare? Per avere un poco di visibilità dovremmo comportarci allo stesso modo?
Mi rivolgo a tutti i politici, di destra, di sinistra, di centro, di tutte le direzioni: fate qualcosa per chi veramente vive la fame e non sa come sbarcare il lunario, ricordatevi anche di noi, popolo silenzioso, che non profana i campanili delle chiese. Buon Natale a tutti».
Lettera firmata