Politica

«Liberiamo il mare». Si avvicina la stagione estiva, troppa costa privatizzata.

Accesso al mare negato: la proposta del consigliere De Noia

Il Consigliere Comunale De Noia ha chiesto all'Amministrazione Comunale la possibilità di indire una riunione tra le varie forze di polizia presenti sul territorio per affrontare e risolvere la problematica relativa agli accessi al mare che, durante la stagione balneare, vengono occupati con cancellate e sbarramenti di vario genere, impedendone l'uso pubblico: «Con l'avvio della stagione balenare la costa viene "privatizzata". Cancelli e recinzioni impediscono ai cittadini di poter raggiungere le spiagge. E' una situazione inaccettabile.
I cittadini, in particolar modo i ceti meno abbienti, che non si possono permettere il lusso di prendere in fitto una cabina o di sopportare l'onere economico di pagare gli ingressi presso le strutture private, lamentano la impossibilità di accedere alle spiagge per lunghissimi tratti. E' sufficiente fare una passeggiata lungo la costa compresa fra Trani e Bisceglie, per assistere ad una serie di sbarramenti e recinzioni che impediscono l'accesso al mare: ve ne sono di tutti i tipi complessi edilizi, catene, sbarre, cancellate abusive, ammassi di terra all'ingresso dei viottoli, che di fatto ostacolano la visione ed impediscono ai cittadini di raggiungere il mare, e quindi di usufruire di un diritto naturale. La sottrazione agli utenti del libero utilizzo del mare, comprime un interesse pubblico primario, e la Corte di Cassazione ha rinvenuto nel comportamento di chi impedisce l'accesso al mare mediante l'apposizione di cancellate, sbarramenti, recinzioni, ecc.. una condotta penalmente rilevante ai sensi dell'art. 1161 del codice della navigazione che punisce coloro che impediscono l'uso pubblico del demanio marittimo.»

De Noia ritiene che tale situazione può essere debellata solo attraverso un valido e solido rapporto sinergico tra le varie forze di polizia, che intervengano dapprima individuando gli accessi al mare impossibili da utilizzare come tali, liberandoli dalle ostruzioni che ne impediscono il passaggio e provvedendo, se necessario, al sequestro preventivo delle strutture ai densi dell'art. 321 bis del c.p.p.. Successivamente si dovrà periodicamente monitorarli al fine di evitare che possano essere nuovamente ostruiti.
«Occorre garantire la libera fruizione del mare, salvaguardando la sua destinazione ad uso pubblico. E' diritto soggettivo dell'utente godere del bene marittimo, accedendo, senza imposizione di oneri particolari, liberamente alla spiaggia., potendo godere dell'ambiente balneare senza dover subire condizionamenti e/o preclusioni. In tal modo restituiremmo alla cittadinanza un vasto e splendido territorio costiero.»
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