Politica
La protesta di Lima per i buoni pasto "parentali" finisce in ospedale
Il consigliere aggredito. Malore anche per un parente del sindaco
Trani - lunedì 8 febbraio 2016
13.38
Prima protesta su Facebook per i (presunti) 'buoni pasto parentali', erogati dal Comune con l'iniziativa un "Babbo speciale". Poi finisce preso a spintoni o botte, mentre dimostra il suo sdegno davanti al supermercato dei parenti del sindaco Amedeo Bottaro, in piazza Nassiriya. Protagonista Raimondo Lima, consigliere comunale di Fratelli d'Italia. Ma in ospedale, alla fine, ci sono finiti in due: lo stesso Lima e il suocero del primo cittadino. Una storia che ha quasi dell'assurdo, se non fosse per i malori e tutte le complicazioni che ha assunto e sta per assumere.
Tutto parte da un comunicato diffuso da Riva Destra nelle ultime ore: «Ci risulta, infatti, che ci sia un filo "parentale" - sostiene il coordinatore cittadino del movimento, Antonio Loconte - che lega il sindaco ad uno degli esercizi commerciali "individuato". Se così fosse, sarebbe palese l'inopportunità della "scelta". Riva Destra andrà sino in fondo alla questione per verificare se le modalità adottate sono conformi ai principi di trasparenza amministrativa con la speranza che un eventuale nuovo "Babbo Natale" sia tale per tutti e non "Speciale" per alcuni». Notizia ripresa su Facebook con un vistoso cartello di protesta da Lima, che si era recato davanti al supermercato probabilmente per immortalare la dimostrazione. Con lui c'era anche Loconte.
Solo che l'iniziativa del consigliere di Fratelli d'Italia non è stata presa bene dai titolari del supermercato, usciti immediatamente dal locale. È stato a quel punto che sarebbero cominciati gli spintoni. Chi abbia spinto per primo è ancora da definire. Di certo, ora Lima è in ospedale per controllare se abbia riportato danni al malleolo; ma anche il suocero del sindaco, uscito dal negozio, è finito per un malore al pronto soccorso. Qualcuno si è già recato dai carabinieri per sporgere denuncia.
Tutto parte da un comunicato diffuso da Riva Destra nelle ultime ore: «Ci risulta, infatti, che ci sia un filo "parentale" - sostiene il coordinatore cittadino del movimento, Antonio Loconte - che lega il sindaco ad uno degli esercizi commerciali "individuato". Se così fosse, sarebbe palese l'inopportunità della "scelta". Riva Destra andrà sino in fondo alla questione per verificare se le modalità adottate sono conformi ai principi di trasparenza amministrativa con la speranza che un eventuale nuovo "Babbo Natale" sia tale per tutti e non "Speciale" per alcuni». Notizia ripresa su Facebook con un vistoso cartello di protesta da Lima, che si era recato davanti al supermercato probabilmente per immortalare la dimostrazione. Con lui c'era anche Loconte.
Solo che l'iniziativa del consigliere di Fratelli d'Italia non è stata presa bene dai titolari del supermercato, usciti immediatamente dal locale. È stato a quel punto che sarebbero cominciati gli spintoni. Chi abbia spinto per primo è ancora da definire. Di certo, ora Lima è in ospedale per controllare se abbia riportato danni al malleolo; ma anche il suocero del sindaco, uscito dal negozio, è finito per un malore al pronto soccorso. Qualcuno si è già recato dai carabinieri per sporgere denuncia.