Politica
Verso le amministrative, l’analisi di Raimondo Lima
L'intervento a seguito della prima candidatura a Sindaco della Città di Angela Merconio
Trani - lunedì 2 settembre 2024
8.33
"Premessa: Ci sarà modo e tempo per discutere del candidato sindaco nelle sedi opportune salvo ricordare che siamo un capoluogo di provincia e il candidato sindaco passa dal vaglio degli organi superiori di partito. Ad oggi, se il "campo largo" non regge e il centrodestra resta compatto, partiremmo già con 3 coalizioni ai nastri di partenza ( centrodestra/ centrosinistra/ 5 stelle). Con la civica Mercorio, a distanza di un anno e mezzo dalle elezioni, saremmo già a quota 4 potenziali coalizioni.
Dalle amministrative del 2026 ci separa un anno e mezzo nel quale avremmo un'altra competizione elettorale (elezioni regionali 2025) se non due (elezioni provinciali) che potrebbero indirettamente condizionare scelte, candidature e coalizioni.
Fatta questa doverosa premessa, in tutti questi anni ho imparato a non sottovalutare nessuno: credo che la insegnante di matematica (la Mercorio) non sia affatto una ingenua ma abbia semplicemente fatto, considerata la sua attività, un mero calcolo, in virtù del quale la scelta di candidarsi ex abrupto a sindaco le consentirebbe più facilmente di conquistare un seggio in consiglio comunale candidandosi a sindaco piuttosto che sgomitare in una lista di 32 contendenti come semplice candidata consigliere.
È una operazione che nelle ultime tornate è riuscita a diversi soggetti che pur non sapendo cosa significhi prendere preferenze hanno in primis acquisito visibilità e subito dopo conquistato furbescamente un seggio a discapito di chi portava in dote un forte consenso personale in termini di preferenze.
Penso ci sia modo e tempo per ridurre a miti consigli coloro che candidandosi a sindaco producono una frammentazione del consenso danneggiando così la "rappresentanza" del consiglio comunale e i candidati al consiglio in liste forti e competitive di partito che - in caso di presentazione di più candidature a sindaco e dunque più coalizioni - rischiano di restare fuori anche con centinaia di voti di preferenze.
Inviterei pertanto chi vuole iniziare un percorso politico da zero ad avvicinarsi ai partiti perché solo attraverso il confronto con più persone e visioni si può provare a determinare una sintesi che abbia come fine primario il bene collettivo. D'altronde il confronto ( anche con chi la pensa in maniera diversa ) è alla base della democrazia. …E poi, nel centrodestra non abbiamo deciso ancora alcuna candidatura.
Una candidatura è credibile se il bagaglio politico, culturale, di esperienza portato in dote puó considerarsi valore aggiunto per una coalizione così come fondamentale è la condivisione della candidatura da parte di una base ampia e radicata sul territorio".
Dalle amministrative del 2026 ci separa un anno e mezzo nel quale avremmo un'altra competizione elettorale (elezioni regionali 2025) se non due (elezioni provinciali) che potrebbero indirettamente condizionare scelte, candidature e coalizioni.
Fatta questa doverosa premessa, in tutti questi anni ho imparato a non sottovalutare nessuno: credo che la insegnante di matematica (la Mercorio) non sia affatto una ingenua ma abbia semplicemente fatto, considerata la sua attività, un mero calcolo, in virtù del quale la scelta di candidarsi ex abrupto a sindaco le consentirebbe più facilmente di conquistare un seggio in consiglio comunale candidandosi a sindaco piuttosto che sgomitare in una lista di 32 contendenti come semplice candidata consigliere.
È una operazione che nelle ultime tornate è riuscita a diversi soggetti che pur non sapendo cosa significhi prendere preferenze hanno in primis acquisito visibilità e subito dopo conquistato furbescamente un seggio a discapito di chi portava in dote un forte consenso personale in termini di preferenze.
Penso ci sia modo e tempo per ridurre a miti consigli coloro che candidandosi a sindaco producono una frammentazione del consenso danneggiando così la "rappresentanza" del consiglio comunale e i candidati al consiglio in liste forti e competitive di partito che - in caso di presentazione di più candidature a sindaco e dunque più coalizioni - rischiano di restare fuori anche con centinaia di voti di preferenze.
Inviterei pertanto chi vuole iniziare un percorso politico da zero ad avvicinarsi ai partiti perché solo attraverso il confronto con più persone e visioni si può provare a determinare una sintesi che abbia come fine primario il bene collettivo. D'altronde il confronto ( anche con chi la pensa in maniera diversa ) è alla base della democrazia. …E poi, nel centrodestra non abbiamo deciso ancora alcuna candidatura.
Una candidatura è credibile se il bagaglio politico, culturale, di esperienza portato in dote puó considerarsi valore aggiunto per una coalizione così come fondamentale è la condivisione della candidatura da parte di una base ampia e radicata sul territorio".