Politica

Lite nel Pd dopo il congresso cittadino

La corrente di Marino accusa il segretario Attivissimo sui dati diffusi

«Non si sorprenderà alcuno se all'interno del Partito Democratico di Trani si solleva un'altra voce che, in dissenso da quella del segretario cittadino, contribuisce a comunicare con esattezza il risultato ufficiale del congresso della città di Trani. Evidentemente l'euforia per la parziale vittoria del congresso delle "tessere" ha indotto il segretario cittadino – che dovrebbe rappresentare la pluralità degli iscritti – ad oscurare completamente il risultato ottenuto da quei "tesserati" che hanno invece scelto Ignazio Marino raccogliendo le preferenze del 10% circa dei votanti (55 voti)». A scrivere sull'esito del congresso cittadino del PD è il comitato Trani per Marino.

«E' probabile che l'inesatto e incompleto comunicato stampa - spiega il dott. Alberto Muciaccia - pubblicato sull'esito del congresso tranese sia frutto della distrazione e della perdita di lucidità conseguente agli intempestivi festeggiamenti di qualcuno. Dal quel comunicato sembrerebbe, infatti, che le primarie del PD non si svolgeranno più, essendo rimasto un solo candidato in gara, non avendo altri candidati superato il 15% entro il 27 settembre. In realtà i congressi di circolo si celebrano fino al 30 settembre ed ai candidati basta superare la soglia del 5% (15 % in cinque regioni) per accedere alle primarie del 25 ottobre.

Quel comunicato inoltre non dice: che hanno complessivamente partecipato al voto circa il 67% degli iscritti totali (580 su 867); che il 10% circa dei votanti che hanno scelto Bersani (57 voti), hanno altresì scelto di non esprimere alcuna preferenza per le liste locali che lo sostenevano; che un altro 19% circa dei votanti che hanno scelto Bersani (108 voti), ha espresso la sua preferenza per una lista concorrente a quella espressa dal "gruppo maggioritario di dirigenti cittadini"; che la lista espressa da quest'ultimo "gruppo maggioritario di dirigenti cittadini" ha complessivamente raccolto il 61% circa delle preferenze dei votanti (348 voti), pari soltanto al 40% circa dei tesserati (867). In questo particolare momento – in cui il congresso del Partito Democratico è in pieno svolgimento ed il cui risultato finale potrà essere deciso soltanto dai cittadini che parteciperanno alle primarie del 25 ottobre – ci sembra pertanto opportuno ristabilire queste minime verità circa l'esito del congresso cittadino e la sua reale portata politica».
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