Eventi e cultura
ll mito di Gilgamesh rivive nel teatro Open air di Trani
Un'altra preziosa iniziativa dell'associazione Tranensis. La regia dello spettacolo è del giovane Tranese Marco Curci
Trani - venerdì 25 agosto 2023
14.59
A pochi giorni dall'evento, l'associazione culturale Tranensis in collaborazione con il DUC Trani, propone una serata teatrale con la regia del giovane Tranese Marco Curci che racconterà uno dei miti più antichi della civiltà: Ghilgamesh, la Parola e l'Uomo.
L'evento si terrà nella cornice del teatro mobile Open Air di Piazza Teatro, con la possibilità di prenotazione il 28 o il 30 agosto, per una serata all'insegna del fascino del teatro. Musica, canto e racconto si mescoleranno alla luce del sole. Un racconto antichissimo che disegna ponti e analogie col nostro territorio e il nostro tempo.
Per info: 3467455706 oppure vieni a trovarci in Piazza Guglielmo Marconi, 36 ogni mercoledì, giovedì e venerdì.
"Ghilgamesh: la Parola e l'Uomo" rappresenta la sfida culturale e sociale di un gruppo di giovanissimi amatori tranesi. La messinscena si pone una domanda essenziale al giorno d'oggi: ha ancora valore il racconto?
Il fascino magico di questo racconto, però, non tralascia la realtà di tutti i giorni, quella del patrimonio senza tutela e valorizzazione. La cultura è di tutti e proprio per questo va protetta e ricordata con amore; è nostra madre e nonna, è il nostro anziano saggio, è il racconto della nostra esperienza temporanea su questo pianeta", dalle note di regia di M. Curci.
L'evento si terrà nella cornice del teatro mobile Open Air di Piazza Teatro, con la possibilità di prenotazione il 28 o il 30 agosto, per una serata all'insegna del fascino del teatro. Musica, canto e racconto si mescoleranno alla luce del sole. Un racconto antichissimo che disegna ponti e analogie col nostro territorio e il nostro tempo.
Per info: 3467455706 oppure vieni a trovarci in Piazza Guglielmo Marconi, 36 ogni mercoledì, giovedì e venerdì.
"Ghilgamesh: la Parola e l'Uomo" rappresenta la sfida culturale e sociale di un gruppo di giovanissimi amatori tranesi. La messinscena si pone una domanda essenziale al giorno d'oggi: ha ancora valore il racconto?
Il fascino magico di questo racconto, però, non tralascia la realtà di tutti i giorni, quella del patrimonio senza tutela e valorizzazione. La cultura è di tutti e proprio per questo va protetta e ricordata con amore; è nostra madre e nonna, è il nostro anziano saggio, è il racconto della nostra esperienza temporanea su questo pianeta", dalle note di regia di M. Curci.