Politica
Loconte: «Amet rischia la sospensione o la decadenza della concessione»
Riva Destra pretende delle risposte immediate sullo stato dell'azienda
Trani - giovedì 28 aprile 2016
10.24 Comunicato Stampa
«L'amministrazione continua a fare "orecchie da mercante" sulle numerose questioni riguardanti Amet Spa che, puntualmente, cerchiamo di portare a conoscenza della cittadinanza», Antonio Loconte, coordinatore cittadino di Riva Destra, torna a parlare dello spinoso tema Amet. «In data 11 gennaio 2016 - spiega - l'autorità per l'energia elettrica ha notificato ad Amet la delibera 639/2015 nella quale, dopo una verifica ispettiva condotta nei confronti dell'azienda, riscontra una situazione critica nell'acquisizione dei "dati di misura" e nella trasmissione degli stessi agli utenti dei traders e al Gse (Gestore dei servizi energetici). I controlli effettuati dall'autorità hanno evidenziato che Amet non è in grado di acquisire i "dati di misura" di circa il 10% dei punti di prelievo e della quasi totalità dei punti di immissione e di produzione; l'azienda, inoltre, presenta carenze organizzative nel trasferimento dei dati di misura acquisiti nel sistema di fatturazione e tale mancanza comporta ritardi nell'invio dei dati di misura ai soggetti interessati».
«La situazione di Amet - prosegue Loconte - è estremamente delicata e la delibera dell'autorità per l'energia elettrica assume il valore di "ultimatum": Amet, infatti, deve effettuare entro 6 mesi (scadenza Luglio 2016) l'intervento tecnico finalizzato al ripristino della funzionalità di tutti i concentratori installati nelle cabine secondarie per consentire la tele-lettura; deve entro 12 mesi (scadenza Gennaio 2017) mettere in servizio un software commerciale adeguato all'adempimento dei propri obblighi informativi; deve inviare, entro il 30 Giungo 2016, alla Direzione Osservatorio, Vigilanza e Controlli dell'Autorità una relazione sugli interventi programmati per raggiungere gli obiettivi delineati. L'inadempimento delle prescrizioni previste dall'Autorità espone l'azienda ad una serie di conseguenze gravissime previste dall'art. 2, comma 20, lettera c) della legge 481/95: Amet rischia la sospensione o la decadenza della concessione».
E ancora: «Il tempo scorre inesorabile e il silenzio che avvolge l'intera vicenda è assordante: Riva Destra pretende dai vertici aziendali delle risposte immediate riguardo lo stato degli adempimenti per evitare il tracollo definitivo dell'azienda centenaria. L'amministratore delegato, insediatosi 3 mesi orsono, dovrebbe chiarire alla cittadinanza come intende riorganizzare Amet ad oggi l'azienda va avanti grazie allo sforzo di dipendenti che ricoprono ruoli marginali all'interno dell'organigramma e che, con il loro costante impegno, cercano di evitare il tracollo. Emblema della disorganizzazione aziendale è rappresentato dalla decisione di rivolgersi a società esterne per procedere alla fatturazione con il nuovo layout (bolletta 2.0) previsto dall'Autorità: nonostante la presenza nell'organigramma di Amet s.p.a. di un quadro responsabile nel settore "sistemi informativi" si è preferito affidare l'incarico al di fuori dell'azienda. Confidiamo - conclude Loconte - in una presa di coscienza di amministrazione comunale e vertici aziendali affinché diano finalmente delle risposte concrete ai tanti dubbi sollevati negli ultimi mesi».
«La situazione di Amet - prosegue Loconte - è estremamente delicata e la delibera dell'autorità per l'energia elettrica assume il valore di "ultimatum": Amet, infatti, deve effettuare entro 6 mesi (scadenza Luglio 2016) l'intervento tecnico finalizzato al ripristino della funzionalità di tutti i concentratori installati nelle cabine secondarie per consentire la tele-lettura; deve entro 12 mesi (scadenza Gennaio 2017) mettere in servizio un software commerciale adeguato all'adempimento dei propri obblighi informativi; deve inviare, entro il 30 Giungo 2016, alla Direzione Osservatorio, Vigilanza e Controlli dell'Autorità una relazione sugli interventi programmati per raggiungere gli obiettivi delineati. L'inadempimento delle prescrizioni previste dall'Autorità espone l'azienda ad una serie di conseguenze gravissime previste dall'art. 2, comma 20, lettera c) della legge 481/95: Amet rischia la sospensione o la decadenza della concessione».
E ancora: «Il tempo scorre inesorabile e il silenzio che avvolge l'intera vicenda è assordante: Riva Destra pretende dai vertici aziendali delle risposte immediate riguardo lo stato degli adempimenti per evitare il tracollo definitivo dell'azienda centenaria. L'amministratore delegato, insediatosi 3 mesi orsono, dovrebbe chiarire alla cittadinanza come intende riorganizzare Amet ad oggi l'azienda va avanti grazie allo sforzo di dipendenti che ricoprono ruoli marginali all'interno dell'organigramma e che, con il loro costante impegno, cercano di evitare il tracollo. Emblema della disorganizzazione aziendale è rappresentato dalla decisione di rivolgersi a società esterne per procedere alla fatturazione con il nuovo layout (bolletta 2.0) previsto dall'Autorità: nonostante la presenza nell'organigramma di Amet s.p.a. di un quadro responsabile nel settore "sistemi informativi" si è preferito affidare l'incarico al di fuori dell'azienda. Confidiamo - conclude Loconte - in una presa di coscienza di amministrazione comunale e vertici aziendali affinché diano finalmente delle risposte concrete ai tanti dubbi sollevati negli ultimi mesi».