Enti locali
«Lovato ha tracciato un solco che tutti dovranno seguire»
Lettera del sindaco all’ex assessore alla cultura. Adesso c'è solo spazio per nostalgia e ringraziamenti
Trani - venerdì 25 novembre 2011
10.25
Indietro non si torna. Adesso c'è solo spazio per nostalgia e ringraziamenti. Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, ha inviato una lettera all'ormai ex assessore alla cultura Andrea Lovato. Nessuna richiesta di ripensamento, solo tanta gratitudine per il lavoro svolto ed i risultati ottenuti. «Tra le cose che in questi lunghi anni di sindacato mi sono capitate - scrive Tarantini - questa è la cosa che più mi rattrista. Ma sono convinto che la presenza di Lovato nel governo della città abbia tracciato un solco che in futuro tutti dovranno seguire».
«La presenza in giunta di Lovato - dice il sindaco - ha onorato la nostra civica amministrazione. Sono onorato di aver avuto in giunta una persona umile, riservata, gentile, e capace di raggiungere risultati straordinari in un settore strategico per il mio programma, tra mille difficoltà e con poche risorse. Lovato è riuscito a dimostrare alla città che la nostra strada per il futuro è la cultura. Lo ha fatto con decisione, con rigore, incurante dei calcoli che a volte la politica impone, avendo sempre come obiettivo il meglio per i nostri concittadini. Credo che tutto ciò di cui si è occupato, ha avuto, grazie alla sua opera, uno sviluppo maggiore di quello che era prevedibile. Ha dato alla politica, lezioni di coerenza ed alla città quei meritati momenti di gloria che hanno consentito ai tranesi di non sentirsi mai secondi in un settore affollato di competitori. Artisti, scrittori, intellettuali fanno a gara per presentare a Trani le loro opere, i loro eventi. Ci siamo conquistati nell'opinione pubblica pugliese il titolo di Capitale della cultura che ci meritiamo assieme a Lecce. Insomma ci ha aiutato a primeggiare in una Regione, culla della cultura mediterranea, consentendo a Trani di ottenere riconoscimenti, attestazioni, da tutte le Istituzioni pubbliche, accademiche e soprattutto dal vasto mondo dell'associazionismo culturale che ha visto in Lovato un punto di riferimento essenziale».
«Mi conforta - conclude il primo cittadino - che questa sua decisione giunga praticamente alla fine del mio mandato. Questo m permette di consegnare a Lovato direttamente con le mie mani in una pubblica occasione, quella benemerenza che la città gli ha attribuito nel 2010 e che lui lasciò in sospeso con un atto esemplare, a testimoniare che le style c'est l'homme».
«La presenza in giunta di Lovato - dice il sindaco - ha onorato la nostra civica amministrazione. Sono onorato di aver avuto in giunta una persona umile, riservata, gentile, e capace di raggiungere risultati straordinari in un settore strategico per il mio programma, tra mille difficoltà e con poche risorse. Lovato è riuscito a dimostrare alla città che la nostra strada per il futuro è la cultura. Lo ha fatto con decisione, con rigore, incurante dei calcoli che a volte la politica impone, avendo sempre come obiettivo il meglio per i nostri concittadini. Credo che tutto ciò di cui si è occupato, ha avuto, grazie alla sua opera, uno sviluppo maggiore di quello che era prevedibile. Ha dato alla politica, lezioni di coerenza ed alla città quei meritati momenti di gloria che hanno consentito ai tranesi di non sentirsi mai secondi in un settore affollato di competitori. Artisti, scrittori, intellettuali fanno a gara per presentare a Trani le loro opere, i loro eventi. Ci siamo conquistati nell'opinione pubblica pugliese il titolo di Capitale della cultura che ci meritiamo assieme a Lecce. Insomma ci ha aiutato a primeggiare in una Regione, culla della cultura mediterranea, consentendo a Trani di ottenere riconoscimenti, attestazioni, da tutte le Istituzioni pubbliche, accademiche e soprattutto dal vasto mondo dell'associazionismo culturale che ha visto in Lovato un punto di riferimento essenziale».
«Mi conforta - conclude il primo cittadino - che questa sua decisione giunga praticamente alla fine del mio mandato. Questo m permette di consegnare a Lovato direttamente con le mie mani in una pubblica occasione, quella benemerenza che la città gli ha attribuito nel 2010 e che lui lasciò in sospeso con un atto esemplare, a testimoniare che le style c'est l'homme».