Eventi e cultura
Ieri a Trani le storie nelle canzoni di tutti i tempi con Luca Barbarossa e Mario Luzzato Fegiz
Pubblico numeroso ed entusiasta per il cantautore romano in veste di scrittore per la rassegna "Incontri al Versante" del circolo culturale Corte Sveva
Trani - martedì 30 luglio 2024
10.19
Non chiamatela cultura musicale: piuttosto, cultura e basta, che da una canzone sa raccontare, ad esempio - come è avvenuto ieri sera a un affollatissimo "Salto dell' Acciuga" a Trani - lo spirito dei giovani del Risorgimento che andavano a combattere per l'unità d'Italia o il breve bagliore dei sogni nell'orrore dei lager attraverso nientemeno che la colonna sonora di Biancaneve, il film di animazione di Walt Disney.
Una sapienza unita a estrema sensibilità e capacità di intrattenimento, quella di Luca Barbarossa, che non è stata una sorpresa per chi da anni segue Radio due Social Club, la trasmissione radiofonica da lui ideata e condotta : per gli altri, che ne conoscono le ballate e serenate dedicate ora a Roma, ora alla sua mamma, e ovviamente alla amatissima moglie Ingrid, lo stupore di una dimensione efficacissima di divulgatore. Una dimensione espressa in maniera brillante e apparentemente lieve, con precisione e doviza di fonti e riferimenti bibliografici, "come sarebbe bello facessero tanti insegnanti, non come il mio, che il Risorgimento me l'ha fatto odiare e solo da grande ho capito quanto fosse appassionante e potesse costituire addirittura un modello per le giovani generazioni". Intervistato da un mostro sacro della critica musicale come Mario Luzzatto Fegiz, con siparietti a due che hanno fatto a più riprese divertire la platea, ma anche, come nel ricordo della genesi di "Caruso" di Lucio Dalla, emozionare, Luca Barbarossa ha scelto alcune delle pagine di "Cento storie per cento canzoni", edito per i tipi de "La nave di Teseo" con disegni di Michele Bernardi, per svelare quanto mondo ci sia dietro anche le canzoni che appaiono più banali, cosa le abbia rese immortali, quale testimonianza inaspettata e stupefacente possano portare con sé. Da "La bella Gigogin" a "Cuore matto", da "Sotto le stelle del jazz", nei suoi ricordi di bambino, a "La ballata di Sacco e Vanzetti", passando per la dedica di Elton John a Marilyn e lady Diana, alcune tra le cento storie e canzoni hanno appassionato in maniera coinvolgente tutti i presenti, in un pubblico davvero di ogni età. Generoso, Luca Barbarossa, quel sorriso sempre giovane che immaginiamo a stornellare nelle strade di Roma: con il pubblico - sia nel corso dell'evento che Con l'infinito firmacopie - con la cantante, Alma, che ha eseguito i brani evocati, con il grande Mario Luzzato Fegiz, con il ricordo di un altro grande giornalista della musica, Ernesto Assante, improvvisamente e prematuramente scomparso e al quale ha dedicato la centounesima storia del bel volume: bello per i contenuti, per la grafica dei disegni, per quello stile da con cui in maniera semplice rende onore all'arte di fare belle canzoni che per un motivo o per l'altro restano immortali. E bello, infine, per la destinazione della serata e della vendita dei libri alla causa della ricerca oncologica in Puglia, in una visione del circolo Corte Sveva del concetto di cultura in senso ampio, che unisce le arti alla solidarietà. Un "salto", ancora più in alto, di un luogo in riva al mare, tra Versante Est e, appunto Salto dell'acciuga, illuminato dalla bellezza del monastero e dalla suggestione del trabucco, che sempre più - grazie proprio alla sinergia col circolo "Corte Sveva" con il suo presidente Marco Grassi, organizzatore anche di questo evento nell'ambito della rassegna "Incontri al versante" che sta registrando continui sold out- si sta confermando come un contenitore culturale tra i più vitali e amati della Città, seppur solo - chissà, per il momento - con la bella stagione.
Foto in galleria dal profilo Instagram del Circolo Corte Sveva
Una sapienza unita a estrema sensibilità e capacità di intrattenimento, quella di Luca Barbarossa, che non è stata una sorpresa per chi da anni segue Radio due Social Club, la trasmissione radiofonica da lui ideata e condotta : per gli altri, che ne conoscono le ballate e serenate dedicate ora a Roma, ora alla sua mamma, e ovviamente alla amatissima moglie Ingrid, lo stupore di una dimensione efficacissima di divulgatore. Una dimensione espressa in maniera brillante e apparentemente lieve, con precisione e doviza di fonti e riferimenti bibliografici, "come sarebbe bello facessero tanti insegnanti, non come il mio, che il Risorgimento me l'ha fatto odiare e solo da grande ho capito quanto fosse appassionante e potesse costituire addirittura un modello per le giovani generazioni". Intervistato da un mostro sacro della critica musicale come Mario Luzzatto Fegiz, con siparietti a due che hanno fatto a più riprese divertire la platea, ma anche, come nel ricordo della genesi di "Caruso" di Lucio Dalla, emozionare, Luca Barbarossa ha scelto alcune delle pagine di "Cento storie per cento canzoni", edito per i tipi de "La nave di Teseo" con disegni di Michele Bernardi, per svelare quanto mondo ci sia dietro anche le canzoni che appaiono più banali, cosa le abbia rese immortali, quale testimonianza inaspettata e stupefacente possano portare con sé. Da "La bella Gigogin" a "Cuore matto", da "Sotto le stelle del jazz", nei suoi ricordi di bambino, a "La ballata di Sacco e Vanzetti", passando per la dedica di Elton John a Marilyn e lady Diana, alcune tra le cento storie e canzoni hanno appassionato in maniera coinvolgente tutti i presenti, in un pubblico davvero di ogni età. Generoso, Luca Barbarossa, quel sorriso sempre giovane che immaginiamo a stornellare nelle strade di Roma: con il pubblico - sia nel corso dell'evento che Con l'infinito firmacopie - con la cantante, Alma, che ha eseguito i brani evocati, con il grande Mario Luzzato Fegiz, con il ricordo di un altro grande giornalista della musica, Ernesto Assante, improvvisamente e prematuramente scomparso e al quale ha dedicato la centounesima storia del bel volume: bello per i contenuti, per la grafica dei disegni, per quello stile da con cui in maniera semplice rende onore all'arte di fare belle canzoni che per un motivo o per l'altro restano immortali. E bello, infine, per la destinazione della serata e della vendita dei libri alla causa della ricerca oncologica in Puglia, in una visione del circolo Corte Sveva del concetto di cultura in senso ampio, che unisce le arti alla solidarietà. Un "salto", ancora più in alto, di un luogo in riva al mare, tra Versante Est e, appunto Salto dell'acciuga, illuminato dalla bellezza del monastero e dalla suggestione del trabucco, che sempre più - grazie proprio alla sinergia col circolo "Corte Sveva" con il suo presidente Marco Grassi, organizzatore anche di questo evento nell'ambito della rassegna "Incontri al versante" che sta registrando continui sold out- si sta confermando come un contenitore culturale tra i più vitali e amati della Città, seppur solo - chissà, per il momento - con la bella stagione.
Foto in galleria dal profilo Instagram del Circolo Corte Sveva