Politica
Luigi Di Maio porta la Camera dei deputati nell'Itc Moro
Agli studenti: «Conoscete le istituzioni, non fatevi imbrogliare dalla politica»
Trani - venerdì 6 novembre 2015
12.35
Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5S), ha incontrato gli studenti dell'istituto tecnico commerciale e della scuola alberghiera Aldo Moro di Trani. L'incontro, svoltosi nell'auditorium dell'istituto in via Gran Bretagna, rientra nell'ambito del progetto "Camera dei deputati nelle scuole" cui l'Iiss Aldo Moro aderisce. Di Maio ha spiegato ai ragazzi il funzionamento dei due rami del Parlamento italiano e in particolare della Camera. Ventinovenne, eletto nel 2013, Di Maio è il più giovane deputato ad aver ricoperto finora il ruolo di vicepresidente della Camera ed è considerato tra i candidati premier papabili del movimento di Grillo.
«Con questo progetto che porto avanti con i ragazzi delle scuole, cerco di far comprendere loro quello che ho capito io in due anni da vicepresidente della Camera», ha detto. «Cioè che le leggi si possono fare velocemente, che il Parlamento può funzionare velocemente anche sulle cose importanti. Per me un cittadino che conosce il funzionamento delle istituzioni - ha proseguito - è un cittadino che si fa fregare meno dalla politica. Oggi gli strumenti che mettiamo in piedi e le curiosità che spiegherò agli studenti serviranno a controllare meglio il lavoro dei parlamentari».
A tal proposito ha ricordato anche che esiste un'applicazione, che nessun cittadino conosce, che si chiama "Open Parlamento". «Questa consente a tutti di sapere quante assenze e quante presenze fa un parlamentare, come ha votato e tra un po' permetterà di sapere quanto guadagna», ha spiegato. «Più i cittadini controllano la politica, più la politica si comporta bene».
Di Maio, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha parlato anche delle amministrative a Roma e negli altri Comuni italiani per il 2016. «Non è solo il sindaco di Roma, oggi sarò a Cellino San Marco dove ci sono le Comunali e sostiamo il nostro candidato sindaco», ha detto. «L'anno prossimo ci saranno le Comunali in grandi città d'Italia, come Napoli, Trieste, Bologna, Roma, Milano. Sono circa mille Comuni, il nostro obiettivo è governare il Paese, lo vogliamo governare dagli enti locali per risanarne le casse di questi enti massacrate per ridarle ai cittadini, vogliamo governare le Regioni e il Paese».
«Il movimento 5 stelle ha una scadenza – ha proseguito - non vuole esistere per sempre come movimento politico, vogliamo fare quelle cose che non si sono mai fatte in questo Paese, come il reddito di cittadinanza, eliminare Equitalia, creare una scuola e una sanità veramente pubbliche». Quanto al caso Roma ha aggiunto. «Le inchieste ci dicono – ha sottolineato - che l'unica forza politica non coinvolta in Mafia Capitale è il Movimento 5 Stelle. Credo che possa essere di buon auspicio per le prossime amministrative. Credo che i cittadini romani ci premieranno per l'onestà, ma anche per la nostra competenza. Siamo stati 28 mesi in Campidoglio, abbiamo conosciuto bene la macchina amministrativa, sappiamo dove mettere le mani. C'è un miliardo di euro di sprechi nel Comune di Roma e sono sicuro che ci premieranno perché non derogheremo alle nostre regole». Concludendo ha detto che «su Roma, Milano, Napoli e le altre città l'effetto "wow" non ci interessa. Ci interessano che persone vengano elette e si mettano a lavorare per Roma. Non ci saranno volti super noti –ha concluso - ma persone che i cittadini conoscono perché lavorano sul territorio da anni».
«Con questo progetto che porto avanti con i ragazzi delle scuole, cerco di far comprendere loro quello che ho capito io in due anni da vicepresidente della Camera», ha detto. «Cioè che le leggi si possono fare velocemente, che il Parlamento può funzionare velocemente anche sulle cose importanti. Per me un cittadino che conosce il funzionamento delle istituzioni - ha proseguito - è un cittadino che si fa fregare meno dalla politica. Oggi gli strumenti che mettiamo in piedi e le curiosità che spiegherò agli studenti serviranno a controllare meglio il lavoro dei parlamentari».
A tal proposito ha ricordato anche che esiste un'applicazione, che nessun cittadino conosce, che si chiama "Open Parlamento". «Questa consente a tutti di sapere quante assenze e quante presenze fa un parlamentare, come ha votato e tra un po' permetterà di sapere quanto guadagna», ha spiegato. «Più i cittadini controllano la politica, più la politica si comporta bene».
Di Maio, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha parlato anche delle amministrative a Roma e negli altri Comuni italiani per il 2016. «Non è solo il sindaco di Roma, oggi sarò a Cellino San Marco dove ci sono le Comunali e sostiamo il nostro candidato sindaco», ha detto. «L'anno prossimo ci saranno le Comunali in grandi città d'Italia, come Napoli, Trieste, Bologna, Roma, Milano. Sono circa mille Comuni, il nostro obiettivo è governare il Paese, lo vogliamo governare dagli enti locali per risanarne le casse di questi enti massacrate per ridarle ai cittadini, vogliamo governare le Regioni e il Paese».
«Il movimento 5 stelle ha una scadenza – ha proseguito - non vuole esistere per sempre come movimento politico, vogliamo fare quelle cose che non si sono mai fatte in questo Paese, come il reddito di cittadinanza, eliminare Equitalia, creare una scuola e una sanità veramente pubbliche». Quanto al caso Roma ha aggiunto. «Le inchieste ci dicono – ha sottolineato - che l'unica forza politica non coinvolta in Mafia Capitale è il Movimento 5 Stelle. Credo che possa essere di buon auspicio per le prossime amministrative. Credo che i cittadini romani ci premieranno per l'onestà, ma anche per la nostra competenza. Siamo stati 28 mesi in Campidoglio, abbiamo conosciuto bene la macchina amministrativa, sappiamo dove mettere le mani. C'è un miliardo di euro di sprechi nel Comune di Roma e sono sicuro che ci premieranno perché non derogheremo alle nostre regole». Concludendo ha detto che «su Roma, Milano, Napoli e le altre città l'effetto "wow" non ci interessa. Ci interessano che persone vengano elette e si mettano a lavorare per Roma. Non ci saranno volti super noti –ha concluso - ma persone che i cittadini conoscono perché lavorano sul territorio da anni».