Politica
«Ma il sindaco ci fa tutti con l'anello al naso?»
Manifesto del Partito dei Comunisti Italiani: spietata radiografia della città
Trani - venerdì 30 ottobre 2009
«Se prima poteva essere una semplice deduzione, ora invece è certezza. Il sindaco e i suoi sodali sono convinti che tutti i tranesi abbiano l´anello al naso. In pratica dicono e fanno tutto ciò che vogliono, tanto i "creduloni" se le berranno tutte. E così, solo nelle ultime ore, senti definire il Pug "la carta costituente del futuro della città" (il sindaco non dice, però, che i cittadini saranno chiamati a pagare gli avvocati per la miriade di ricorsi sollevati dai cittadini, tutti colpevoli di non condividere la "sacralità" delle scelte dell´amministrazione) e che la rotatoria di via Corato è il biglietto da visita della Trani turistica (il belletto creato svanisce di fronte alla cruda realtà delle strade dissestate e sporche che si incontrano dopo pochi metri e nelle quali impera indisturbato parcheggio selvaggio senza che si veda un vigile).
Il Pug, chiara espressione di una politica che predilige i soliti amici, e la rotatoria dovrebbero, secondo chi amministra Trani, far passare in secondo piano il problema delle "deiezioni canine", fonte di pericolose malattie, spesso letali, soprattutto per i bambini; il degrado dell´arredo urbano (aiuole, piazze e verde pubblico) che hanno superato di gran lunga il limite di guardia; i topi che passeggiano tranquillamente per le strade, sui balconi e perfino nelle case; gli interi quartieri, come quello di via Andria, che versano in stato di totale abbandono, come più volte reclamato a viva voce dalle proteste dei cittadini; le tante antenne della telefonia mobile che attentano alla nostra salute bombardandoci a tutte le ore con onde elettromagnetiche (e non ci vengano a dire che non sono dannose per la salute perché, come il sindaco ben sa, in quanto medico, anche certi farmaci, dopo tanti anni di libera vendita, sono stati ritirati perché rivelatisi altamente nocivi).
Ma non è tutto. Gli amministratori dell´Amet non parlano degli investimenti a perdere che il PdCI ha ampiamente denunciato nei giorni scorsi, né a Palazzo si fa cenno del bilancio comunale corrispondente ad una voragine che ha inghiottito diversi milioni di euro, debiti contratti si sa da chi ma non perché, come pure non si fa cenno che da qualche anno l´Amministrazione, per ripianare i debiti, oltre a tentare inutilmente di vendere all´asta alcuni beni immobili, peraltro nemmeno di sua completa proprietà, abbia imposto ai tranesi una pesante sopratassa (la cosiddetta addizionale Irpef, addirittura superiore a quella regionale), senza destinare un solo euro di questa entrata extra nelle casse comunali alla copertura dei debiti, così come invece prevede la legge.
Intanto si continua impunemente a sperperare denaro pubblico, senza alcun criterio, per acquisti fasulli, tipo le fioriere-cippi al porto, rimosse a furor di popolo, come pure le rastrelliere nei pressi della Cattedrale delle quali i responsabili della cosa pubblica pare abbiano perso memoria, o a ricoprire buche che si riaprono dopo 24 ore al massimo, o a conferire incarichi a ditte, come quella per il piano del traffico, ritirato dal consiglio comunale, o per appalti faraonici come quello per i T-red, fortunatamente ancora non aggiudicato, e chi più ne ha più ne metta.
Non conta che le città viciniori ci abbiano surclassato in tutto: basta guardare allo sviluppo delle zone industriali di Molfetta, Bisceglie, Corato, tanto per rimanere nel circondario; che queste città abbiano ricevuto fiumi di soldi per i Pirp, mentre Trani pare non abbia nemmeno partecipato al bando per accedere ai finanziamenti; che i servizi sociali siano pressoché inesistenti tant´è che qualcuno vive e muore in totale abbandono mentre molti concittadini senza una casa passano le nottate in macchina, come succede quasi ogni notte nei pressi dell´Ospedale; che gli ospiti della casa di riposo rischino la vita ogni giorno per l´inefficienza dell´ex convento dei Cappuccini; che si stia tentando di cancellare la storia della città mandando in rovina le opere d´arte, come la Chiesa di Sant´Antonio Abate, ora ristorante, per poi giustificarsi: ormai era un rudere; che ognuno si faccia la segnaletica stradale a proprio uso e consumo senza pagare le tasse; che qualche tempo fa svanì nel nulla addirittura un milione di euro a favore della Biblioteca, senza che l´Amministrazione abbia mosso un dito.
Abbiamo il Pug, ovvero la carta costituente del futuro della città e la rotatoria di via Corato. Il resto non conta. Che volete che contino cinquemila disoccupati (il sindaco si è messo a posto la coscienza con un manifesto dal titolo "Fate lavorare i tranesi") come pure l´assenza di un ufficio casa (esiste solo sulla carta, ma su questo argomento ritorneremo a presto) che si occupi di dare un alloggio a famiglie derelitte».
La segreteria del Partito dei Comunisti Italiani
Il Pug, chiara espressione di una politica che predilige i soliti amici, e la rotatoria dovrebbero, secondo chi amministra Trani, far passare in secondo piano il problema delle "deiezioni canine", fonte di pericolose malattie, spesso letali, soprattutto per i bambini; il degrado dell´arredo urbano (aiuole, piazze e verde pubblico) che hanno superato di gran lunga il limite di guardia; i topi che passeggiano tranquillamente per le strade, sui balconi e perfino nelle case; gli interi quartieri, come quello di via Andria, che versano in stato di totale abbandono, come più volte reclamato a viva voce dalle proteste dei cittadini; le tante antenne della telefonia mobile che attentano alla nostra salute bombardandoci a tutte le ore con onde elettromagnetiche (e non ci vengano a dire che non sono dannose per la salute perché, come il sindaco ben sa, in quanto medico, anche certi farmaci, dopo tanti anni di libera vendita, sono stati ritirati perché rivelatisi altamente nocivi).
Ma non è tutto. Gli amministratori dell´Amet non parlano degli investimenti a perdere che il PdCI ha ampiamente denunciato nei giorni scorsi, né a Palazzo si fa cenno del bilancio comunale corrispondente ad una voragine che ha inghiottito diversi milioni di euro, debiti contratti si sa da chi ma non perché, come pure non si fa cenno che da qualche anno l´Amministrazione, per ripianare i debiti, oltre a tentare inutilmente di vendere all´asta alcuni beni immobili, peraltro nemmeno di sua completa proprietà, abbia imposto ai tranesi una pesante sopratassa (la cosiddetta addizionale Irpef, addirittura superiore a quella regionale), senza destinare un solo euro di questa entrata extra nelle casse comunali alla copertura dei debiti, così come invece prevede la legge.
Intanto si continua impunemente a sperperare denaro pubblico, senza alcun criterio, per acquisti fasulli, tipo le fioriere-cippi al porto, rimosse a furor di popolo, come pure le rastrelliere nei pressi della Cattedrale delle quali i responsabili della cosa pubblica pare abbiano perso memoria, o a ricoprire buche che si riaprono dopo 24 ore al massimo, o a conferire incarichi a ditte, come quella per il piano del traffico, ritirato dal consiglio comunale, o per appalti faraonici come quello per i T-red, fortunatamente ancora non aggiudicato, e chi più ne ha più ne metta.
Non conta che le città viciniori ci abbiano surclassato in tutto: basta guardare allo sviluppo delle zone industriali di Molfetta, Bisceglie, Corato, tanto per rimanere nel circondario; che queste città abbiano ricevuto fiumi di soldi per i Pirp, mentre Trani pare non abbia nemmeno partecipato al bando per accedere ai finanziamenti; che i servizi sociali siano pressoché inesistenti tant´è che qualcuno vive e muore in totale abbandono mentre molti concittadini senza una casa passano le nottate in macchina, come succede quasi ogni notte nei pressi dell´Ospedale; che gli ospiti della casa di riposo rischino la vita ogni giorno per l´inefficienza dell´ex convento dei Cappuccini; che si stia tentando di cancellare la storia della città mandando in rovina le opere d´arte, come la Chiesa di Sant´Antonio Abate, ora ristorante, per poi giustificarsi: ormai era un rudere; che ognuno si faccia la segnaletica stradale a proprio uso e consumo senza pagare le tasse; che qualche tempo fa svanì nel nulla addirittura un milione di euro a favore della Biblioteca, senza che l´Amministrazione abbia mosso un dito.
Abbiamo il Pug, ovvero la carta costituente del futuro della città e la rotatoria di via Corato. Il resto non conta. Che volete che contino cinquemila disoccupati (il sindaco si è messo a posto la coscienza con un manifesto dal titolo "Fate lavorare i tranesi") come pure l´assenza di un ufficio casa (esiste solo sulla carta, ma su questo argomento ritorneremo a presto) che si occupi di dare un alloggio a famiglie derelitte».
La segreteria del Partito dei Comunisti Italiani