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Macchine idrauliche: ecco i modelli di elettropompa più richiesti del momento
Un approfondimento sul tema
Trani - sabato 14 gennaio 2023
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Nell'ambito di interventi mirati a drenare acque reflue o semplicemente convogliarle dove necessario, sono sempre più richieste elettropompe di alta qualità che garantiscano ottime performances e durata nel tempo. Si tratta di dispositivi di vario tipo, da quelli sommersi a quelli con centrifuga, oppure autoadescanti.
La scelta, ovviamente, va fatta tenendo ben presente il fine ultimo del suo utilizzo, che può andare dall'installazione su un impianto di condizionamento all'esigenza di recuperare acqua dal sottosuolo.
L'elettropompa funziona per mezzo dell'elettricità ed è in grado di spostare volumi più o meno importanti di acqua e altri liquidi da un punto all'altro, sia in orizzontale che in verticale.
Per esempio, modelli più piccoli si impiegano nei sistemi di condizionamento acqua-aria, dove la circolazione è prevalentemente orizzontale e l'acqua quasi pura.
Ci sono poi pompe centrifughe che generano un movimento atto a ricreare una pressione notevole, perfette per riempire rapidamente una piscina o per irrigare un campo o un giardino, laddove il salto dell'acqua sia minimo e occorra così ottimizzare in modo differente la portata d'acqua.
Diverso è il discorso per la pompa sommersa, che può penetrare fino nel sottosuolo – per esempio in un pozzo – per pompare acqua all'esterno in verticale, consentendo così sia l'approvvigionamento che, ancora una volta, l'irrigazione. Quella di tipo autoadescante, invece, è un'elettropompa centrifuga e sommersa che può recuperare grandi quantità d'acqua e portarli in superficie per gli impieghi sopracitati.
Infine, le elettropompe a tenuta stagna sono quelle che generalmente si definiscono anche sommergibili per la loro peculiare capacità di poter essere introdotte anche in un ambiente allagato o dal quale occorra recuperare acqua pulita, senza intaccare il meccanismo interno.
L'efficienza energetica di un'elettropompa è imprescindibile al fine di gestire i consumi di elettricità. In questo senso, i modelli migliori sono dotati della nota tecnologia inverter, che consente al motore di lavorare al regime minimo quando possibile, in un equilibrio ottimale tra consumi e prestazioni. A livello di inquinamento acustico, poi, molto dipende dalla struttura stessa dell'elettropompa che, soprattutto nelle versioni con centrifuga, possiedono elementi e rotori che possono aumentarlo. In tal senso, un motore sincrono a magneti è di certo meno rumoroso di uno con elementi come le spazzole, riconfermando i modelli brushless tra i migliori sul mercato.
C'è anche da considerare il livello di protezione dall'umidità, fondamentale in un'elettropompa che può persino essere immersa in acqua: un grado di protezione IPX 5 o superiore è di certo auspicabile, oltre ovviamente a una scelta idonea dei materiali. Ad esempio l'acciaio inox, che è notoriamente anti-ruggine e anti-corrosione.
Nelle elettropompe specificatamente utilizzate per la climatizzazione, sia calda che fredda, poi, vi sono elementi ulteriori che riguardano la gestione del motore nelle ore notturne, al fine di garantire una migliore efficienza energetica eliminando gli sprechi: che si tratti di riscaldare l'ambiente o l'acqua sanitaria o raffrescare una stanza, l'elettropompa diminuirà la potenza. Anzi, in caso di liquido insufficiente, esistono sistemi di controllo che evitano al meccanismo di subire danni anche se lavora a secco. Queste elettropompe sono perfette anche per sistemi geotermici.
Molta attenzione viene anche prestata nei modelli di elettropompa sommersi o che debbano comunque venire a contatto con acqua sporca o altri elementi facilmente corrosivi come sabbia o terra, oppure ove la temperatura del liquido raggiunga temperature fino a 60 gradi. In questi casi, tutto il sistema di circolo viene completato non solo da parti in acciaio inox, ma anche in ottone, ghisa e ceramica.
La scelta, ovviamente, va fatta tenendo ben presente il fine ultimo del suo utilizzo, che può andare dall'installazione su un impianto di condizionamento all'esigenza di recuperare acqua dal sottosuolo.
Le diverse tipologie di elettropompa
L'elettropompa funziona per mezzo dell'elettricità ed è in grado di spostare volumi più o meno importanti di acqua e altri liquidi da un punto all'altro, sia in orizzontale che in verticale.
Per esempio, modelli più piccoli si impiegano nei sistemi di condizionamento acqua-aria, dove la circolazione è prevalentemente orizzontale e l'acqua quasi pura.
Ci sono poi pompe centrifughe che generano un movimento atto a ricreare una pressione notevole, perfette per riempire rapidamente una piscina o per irrigare un campo o un giardino, laddove il salto dell'acqua sia minimo e occorra così ottimizzare in modo differente la portata d'acqua.
Diverso è il discorso per la pompa sommersa, che può penetrare fino nel sottosuolo – per esempio in un pozzo – per pompare acqua all'esterno in verticale, consentendo così sia l'approvvigionamento che, ancora una volta, l'irrigazione. Quella di tipo autoadescante, invece, è un'elettropompa centrifuga e sommersa che può recuperare grandi quantità d'acqua e portarli in superficie per gli impieghi sopracitati.
Infine, le elettropompe a tenuta stagna sono quelle che generalmente si definiscono anche sommergibili per la loro peculiare capacità di poter essere introdotte anche in un ambiente allagato o dal quale occorra recuperare acqua pulita, senza intaccare il meccanismo interno.
Caratteristiche tecniche delle migliori elettropompe
L'efficienza energetica di un'elettropompa è imprescindibile al fine di gestire i consumi di elettricità. In questo senso, i modelli migliori sono dotati della nota tecnologia inverter, che consente al motore di lavorare al regime minimo quando possibile, in un equilibrio ottimale tra consumi e prestazioni. A livello di inquinamento acustico, poi, molto dipende dalla struttura stessa dell'elettropompa che, soprattutto nelle versioni con centrifuga, possiedono elementi e rotori che possono aumentarlo. In tal senso, un motore sincrono a magneti è di certo meno rumoroso di uno con elementi come le spazzole, riconfermando i modelli brushless tra i migliori sul mercato.
C'è anche da considerare il livello di protezione dall'umidità, fondamentale in un'elettropompa che può persino essere immersa in acqua: un grado di protezione IPX 5 o superiore è di certo auspicabile, oltre ovviamente a una scelta idonea dei materiali. Ad esempio l'acciaio inox, che è notoriamente anti-ruggine e anti-corrosione.
Nelle elettropompe specificatamente utilizzate per la climatizzazione, sia calda che fredda, poi, vi sono elementi ulteriori che riguardano la gestione del motore nelle ore notturne, al fine di garantire una migliore efficienza energetica eliminando gli sprechi: che si tratti di riscaldare l'ambiente o l'acqua sanitaria o raffrescare una stanza, l'elettropompa diminuirà la potenza. Anzi, in caso di liquido insufficiente, esistono sistemi di controllo che evitano al meccanismo di subire danni anche se lavora a secco. Queste elettropompe sono perfette anche per sistemi geotermici.
Molta attenzione viene anche prestata nei modelli di elettropompa sommersi o che debbano comunque venire a contatto con acqua sporca o altri elementi facilmente corrosivi come sabbia o terra, oppure ove la temperatura del liquido raggiunga temperature fino a 60 gradi. In questi casi, tutto il sistema di circolo viene completato non solo da parti in acciaio inox, ma anche in ottone, ghisa e ceramica.