Politica

Maggioranza e opposizione all’attacco di Precchiazzi

L’assessore contestato per il provvedimento (poi votato) sui GAL

Nervi tesi in maggioranza nella fase di discussione del provvedimento sull'adesione del Comune di Trani alla costituenda società GAL leader, votato ma non senza polemiche. I GAL (Gruppi di Azione Locale) sono delle partnership costituite da soggetti pubblici e privati che hanno il compito di elaborare ed attuare una strategia per lo sviluppo di un determinato territorio rurale, finanziata nell'ambito dell'iniziativa comunitaria leader +.

Gli interventi possono essere di vario tipo, tuttavia devono avere delle tematiche comuni come, ad esempio, l'utilizzazione dei nuovi know how e nuove tecnologie per aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi dei territori in questione, il miglioramento della qualità di vita nelle zone rurali, la valorizzazione dei prodotti locali, in particolare agevolando l'accesso ai mercati per le piccole strutture produttive, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali, compresa la valorizzazione dei siti di interesse comunitario.

Un progetto lodevole, in cui Trani è impegnata insieme alla città di Bisceglie. Ed è su questo aspetto che si è aperta una profonda frattura fra l'assessore proponente, Matteo Precchiazzi, ed una parte consistente della maggioranza che ha approvato il provvedimento (con i voti anche dell'opposizione) ma non senza esprimere disappunto per come sia stata impostata la partnership con Bisceglie.

Il capogruppo di AN, Riccardo Gagliardi, è stato fra i più incisivi in aula, palesando le perplessità nel condividere «un provvedimento che vede Trani occupare un ruolo assolutamente minoritario rispetto a Bisceglie». La dose è stata rincarata anche da Sabino Antonino (Popolari Liberali): «Trani ha pari dignità con Bisceglie solo nel mettere soldi, in tutto il resto abbiamo lasciato campo aperto all'altro Comune, che è capofila, ha la rappresentanza del partenariato ed ha anche visto riconoscersi la sede sul suo territorio».

Polemiche anche dall'opposizione che ha voluto comunque effettuare «un'apertura di credito» sul provvedimento, votandolo. "Bisceglie - ha detto Di Gregorio (Verdi) - ha portato in Consiglio Comunale il provvedimento il 19 dicembre. Noi ci confrontiamo con estremo ritardo e con molte perplessità sulle pari opportunità di sviluppo che si presenteranno fra i due Comuni visto che Bisceglie ha fatto man bassa quasi di tutto».

Critiche anche da De Laurentis (Socialisti): «Abbiamo vissuto una situazione molto imbarazzante. All'assessore rimprovero la scarsa informazione fornita all'interno delle Istituzioni, la scarsa presenza istituzionale di Trani nel partenariato. Siamo soci aggregati più protagonisti».

Precchiazzi ha cercato di fornire chiarimenti sui criteri adottati in fase di partenza: «Si tratta solo di scelte di opportunità, dettate dal voler accelerare l'iter nella fase di start up. Bisceglie e Trani avranno comuni possibilità di sviluppo. Sono molto deluso, mi aspetto dai consiglieri ben altre considerazioni, non certo critiche».
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