Vita di città
Maglie da calcio addosso per il campetto che ancora non c'è
Il 3 maggio apre villa Bini, San Giuseppe prepara una civile protesta. «La delibera dopo ben 17 mesi non è divenuta operativa»
Trani - mercoledì 2 maggio 2012
18.37
In occasione della conferenza stampa di presentazione dell'inaugurazione del parco pubblico di villa Bini (in programma il 3 maggio), il sindaco della città, Giuseppe Tarantini, ha tirato nuovamente in ballo la questione del campetto da calcio promesso alla parrocchia San Giuseppe. Nel corso dell'incontro con i cronisti, il primo cittadino ha parlato di «sopralluoghi compiuti nell'area» per la definizione degli spazi riservati all'oratorio della parrocchia che proprio nell'area di villa Bini dovrebbe trovare spazio dopo la soppressione del vecchio campetto di calcio di via Falcone per installarvi un'antenna della telefonia.
Don Enzo De Ceglie, quale parroco della comunità ecclesiale di San Giuseppe, esprime «compiacimento per la concessione alla cittadinanza tutta e al quartiere del giardino che potrà diventare luogo di ritrovo in un'area densamente popolata ma con pochi spazi verdi» ma contesta le parole del primo cittadino: «In quanto primo firmatario della petizione popolare del 21 novembre del 2010, con la quale 2674 cittadini di Trani hanno avanzato la richiesta di concessione in uso di un suolo comunale da adibire ad oratorio parrocchiale nell'ambito del piano urbanistico esecutivo dell'area Lapietra, recepita all'unanimità dalla deliberazione del Consiglio comunale di Trani del 29 novembre 2010, mi chiedo come mai la delibera dopo ben 17 mesi non solo non sia divenuta operativa (nonostante la mia lettera di sollecito del 28 ottobre 2011 al sindaco, al presidente del Consiglio comunale ed ai capigruppo consiliari), ma non si siano neppure adempiuti i preliminari per la realizzazione della stessa che, invece, apprendiamo dalle parole del sindaco essere in atto senza che né il sottoscritto, né il tecnico facente parte della commissione da me istituita siano stati finora contattati. La comunità parrocchiale esprime il proprio dissenso alle continue strumentalizzazioni della vicenda a cui ha assistito dal lontano 20 marzo 2007, quando la stessa è stata violentemente privata dell'uso dell'oratorio in via Falcone e che si sono intensificate in occasione dell'attuale campagna elettorale».
In concomitanza con l'inaugurazione del parco di villa Bini, le varie componenti della parrocchia effettueranno una civile protesta contro tali strumentalizzazioni e al fine di sollecitare l'adempimento della delibera del Consiglio comunale. Si ritroveranno, pertanto, a vivere delle attività oratoriali nell'unico e angusto spazio aperto di cui la comunità può usufruire: il sagrato della chiesa. Inoltre, i membri del consiglio pastorale parrocchiale e alcuni giovani saranno presenti all'inaugurazione di villa Bini indossando una divisa da calcio per esprimere lo scalpitante desiderio di riavere un oratorio dove poter finalmente tornare a giocare e che saranno a disposizione per dare spiegazioni sulla vicenda a quanti vorranno conoscere la verità sulla vicenda. «Confidiamo – conclude don Enzo De Ceglie - che l'amministrazione e l'intera cittadinanza comprendano lo spirito non polemico di tale iniziativa, teso solo ad ottenere l'effettivo risarcimento di quanto sottratto alla comunità parrocchiale di San Giuseppe».
Don Enzo De Ceglie, quale parroco della comunità ecclesiale di San Giuseppe, esprime «compiacimento per la concessione alla cittadinanza tutta e al quartiere del giardino che potrà diventare luogo di ritrovo in un'area densamente popolata ma con pochi spazi verdi» ma contesta le parole del primo cittadino: «In quanto primo firmatario della petizione popolare del 21 novembre del 2010, con la quale 2674 cittadini di Trani hanno avanzato la richiesta di concessione in uso di un suolo comunale da adibire ad oratorio parrocchiale nell'ambito del piano urbanistico esecutivo dell'area Lapietra, recepita all'unanimità dalla deliberazione del Consiglio comunale di Trani del 29 novembre 2010, mi chiedo come mai la delibera dopo ben 17 mesi non solo non sia divenuta operativa (nonostante la mia lettera di sollecito del 28 ottobre 2011 al sindaco, al presidente del Consiglio comunale ed ai capigruppo consiliari), ma non si siano neppure adempiuti i preliminari per la realizzazione della stessa che, invece, apprendiamo dalle parole del sindaco essere in atto senza che né il sottoscritto, né il tecnico facente parte della commissione da me istituita siano stati finora contattati. La comunità parrocchiale esprime il proprio dissenso alle continue strumentalizzazioni della vicenda a cui ha assistito dal lontano 20 marzo 2007, quando la stessa è stata violentemente privata dell'uso dell'oratorio in via Falcone e che si sono intensificate in occasione dell'attuale campagna elettorale».
In concomitanza con l'inaugurazione del parco di villa Bini, le varie componenti della parrocchia effettueranno una civile protesta contro tali strumentalizzazioni e al fine di sollecitare l'adempimento della delibera del Consiglio comunale. Si ritroveranno, pertanto, a vivere delle attività oratoriali nell'unico e angusto spazio aperto di cui la comunità può usufruire: il sagrato della chiesa. Inoltre, i membri del consiglio pastorale parrocchiale e alcuni giovani saranno presenti all'inaugurazione di villa Bini indossando una divisa da calcio per esprimere lo scalpitante desiderio di riavere un oratorio dove poter finalmente tornare a giocare e che saranno a disposizione per dare spiegazioni sulla vicenda a quanti vorranno conoscere la verità sulla vicenda. «Confidiamo – conclude don Enzo De Ceglie - che l'amministrazione e l'intera cittadinanza comprendano lo spirito non polemico di tale iniziativa, teso solo ad ottenere l'effettivo risarcimento di quanto sottratto alla comunità parrocchiale di San Giuseppe».