Politica
Maiullari chiede un "tavolo di crisi" permanente per il settore lapideo
"Ben venga il Consiglio monotematico di giovedi, ma per il concreto..."
Trani - mercoledì 12 ottobre 2005
Il consigliere comunale dell'Udeur, Bartolo Maiullari, interviene sulla crisi del settore lapideo e sul consiglio comunale monotematico in programma giovedì 13 ottobre:
«La crisi del settore lapideo è ormai un annoso problema che colpisce l'intera città e non solo gli imprenditori del marmo e i tanti lavoratori di questo comparto. L'Udeur di Trani ritene che la concertazione sia la soluzione al problema. E non certamente con incontri occasionali, ma intorno ad un "tavolo di crisi" permanente, che possa pianificare la ripresa del settore.
Ben venga il Consiglio monotematico di giovedi, peraltro sollecitato anche in passato dal sottoscritto, ma se si vuole ottenere qualcosa di concreto ci vuole un'unità di intenti sia delle forze politiche locali, che degli imprenditori del settore, apparsi in alcune occasioni, sfilacciati tra loro.
Solo così,si potrebbe ottenere la possibilità di una normativa, che possa affermare il diritto d'impresa degli imprenditori lapidei ed una legge che possa definitivamente regolamentare l'attività estrattiva. E' bene ricordare che numerosi dipendenti,c on le loro famiglie aspettano un segnale di speranza da parte delle istituzioni e dunque sarebbe opportuno stabilire tempi e metodi per la soluzione dei problemi illustrati. Riteniamo altresì necessario, istituire una "commissione mista" tra imprenditori, maestranze e consiglieri comunali locali, che rappresentino il problema ai vari livelli istituzionali.»
«La crisi del settore lapideo è ormai un annoso problema che colpisce l'intera città e non solo gli imprenditori del marmo e i tanti lavoratori di questo comparto. L'Udeur di Trani ritene che la concertazione sia la soluzione al problema. E non certamente con incontri occasionali, ma intorno ad un "tavolo di crisi" permanente, che possa pianificare la ripresa del settore.
Ben venga il Consiglio monotematico di giovedi, peraltro sollecitato anche in passato dal sottoscritto, ma se si vuole ottenere qualcosa di concreto ci vuole un'unità di intenti sia delle forze politiche locali, che degli imprenditori del settore, apparsi in alcune occasioni, sfilacciati tra loro.
Solo così,si potrebbe ottenere la possibilità di una normativa, che possa affermare il diritto d'impresa degli imprenditori lapidei ed una legge che possa definitivamente regolamentare l'attività estrattiva. E' bene ricordare che numerosi dipendenti,c on le loro famiglie aspettano un segnale di speranza da parte delle istituzioni e dunque sarebbe opportuno stabilire tempi e metodi per la soluzione dei problemi illustrati. Riteniamo altresì necessario, istituire una "commissione mista" tra imprenditori, maestranze e consiglieri comunali locali, che rappresentino il problema ai vari livelli istituzionali.»