Politica
Marinaro torna sulle dimissioni del Sindaco
«L’inizio di una retromarcia. Quale il prossimo passaggio?»
Trani - mercoledì 17 gennaio 2007
«Il Giornale di Trani – Bombonotizie ultima edizione pagg. 4 e 5 riporta una lettera dell'ex Sindaco e conseguente risposta del Direttore sul tema "i veri motivi delle dimissioni". Sento l'obbligo di esternare le mie considerazioni, che certamente possono essere del tutto personali ma che in un agone politico che si preannuncia non facile, mi pare giusto che la cittadinanza conosca. Premetto che ho fatto parte della maggioranza dimessa, ho votato per appartenenza ad essa tutti i provvedimenti, condivisi o meno, conosciuti o meno, e che oggi sono fermamente convinto di appartenere al movimento politico civico "Prima di tutto Trani" costituito dall'amico Antonio Cirillo in tempi non sospetti, ma che riconosco un ruolo importante e preminente dei partiti che in questo momento a Trani appaiono in difficoltà al loro interno.
All'indomani dell'autoricandidatura dell'ex Sindaco scrivevo la nota "il ritorno del dottor Tarantini….e dei camaleonti" che qui si intende per integralmente riportata, dichiaravo che il comportamento tenuto dall'ex Sindaco aveva suscitato in me molte perplessità, quelle stesse perplessità che oggi animano ed esternano i molti cittadini che incontro e con i quali discuto del futuro della nostra "amata" Trani, quei tanti cittadini che oggi condividono le motivazioni espresse dal Direttore del Giornale di Trani sui veri motivi delle dimissioni dell'ex Sindaco.
L'ex Sindaco con la sua lettera inviata al Giornale di Trani, oggi a distanza di circa quattro mesi, senza accennare minimamente ai danni che le sue dimissioni possono aver arrecato alla Città, modifica le dichiarazioni rese alla stampa il 27.9.2006 e quelle del pubblico comizio (io non ero sul palco e non per caso), non parla più del tentativo posto in essere da alcuni di tenerlo sotto scacco, dei tradimenti o delle tirate di giacca. Dichiara candidamente che ha dato le dimissioni "irrevocabili" solo perché non c'erano i numeri nel Consiglio Comunale, non scarica la responsabilità ad alcuno e non nomina più i responsabili della sua autonoma decisione.
A me sinceramente parrebbe l'inizio di una retromarcia. Quale il prossimo passaggio? Mi verrebbe da pensare ad un comune abbraccio "per il bene della città – diranno", magari parlando di una incomprensione temporanea, alla faccia della vera verità, della coerenza, della chiarezza, della trasparenza, alla faccia di tutte le dichiarazioni ad oggi rilasciate in ogni luogo da lui e dalle altre parti contrapposte e dalla Stampa opportunamente registrate e pubblicate. Forse che la lettera sia un tentativo di autoconvincimento dell'ex Sindaco che nulla è successo? Il quale avvertirebbe la necessità di questo passaggio doloroso per portare a termine un progetto ambizioso e personale? Per l'amore della città ovviamente ma che ha come prezzo quello di riabbracciare quelle persone con le quali ha avuto delle incomprensioni e per le quali ha abbandonato la Città nelle mani di un Commissario? Con quanta affidabilità?
L'ex Sindaco con una dotta lettera cerca di convincere i Cittadini sulla nuova tesi delle dimissioni e, a mio parere, porrebbe in essere un fievole tentativo di portare dalla sua parte il Direttore del Giornale che, invero, ribadisce fermamente la sua tesi che le dimissioni sono collegate al PUG ma non ricorda altri momenti amministrativi. Il Direttore ricorda gli accadimenti collegati al provvedimento dei Bollenti Spiriti ma non ricorda e non riporta quanto verificatosi nel maggio 2005 (si rilegga qualche suo stesso articolo del tempo) con la maggioranza inesistente, con le dimissioni scritte o non scritte, con la interruzione di 5 minuti diventate 5 ore e con il convincimento del consigliere Gargiuolo all'ultimo istante a presentarsi in aula. Il Direttore non ha ricordato il passaggio dall'opposizione in maggioranza degli ex candidati Sindaci e che sono stati approvati i provvedimenti con il loro voto determinante.
Più avanti, nel vivo della campagna elettorale forse l'arcano sarà svelato, io la penso come il Direttore del Giornale, le dimissioni sono collegate al PUG ed aggiungo che le stesse dimissioni erano state programmate, purtroppo anticipate di qualche mese. Ma aggiungo, altresì, il Centro e la Sinistra che non facevano parte della maggioranza a Trani se ci sono battessero un colpo. Una parte è forte se anche l'altra non gli è da meno e questo centrosinistra ha dimostrato molta debolezza tanto da non poter misurare la forza altrui.»
Leonardo Marinaro
Ex Consigliere Comunale
All'indomani dell'autoricandidatura dell'ex Sindaco scrivevo la nota "il ritorno del dottor Tarantini….e dei camaleonti" che qui si intende per integralmente riportata, dichiaravo che il comportamento tenuto dall'ex Sindaco aveva suscitato in me molte perplessità, quelle stesse perplessità che oggi animano ed esternano i molti cittadini che incontro e con i quali discuto del futuro della nostra "amata" Trani, quei tanti cittadini che oggi condividono le motivazioni espresse dal Direttore del Giornale di Trani sui veri motivi delle dimissioni dell'ex Sindaco.
L'ex Sindaco con la sua lettera inviata al Giornale di Trani, oggi a distanza di circa quattro mesi, senza accennare minimamente ai danni che le sue dimissioni possono aver arrecato alla Città, modifica le dichiarazioni rese alla stampa il 27.9.2006 e quelle del pubblico comizio (io non ero sul palco e non per caso), non parla più del tentativo posto in essere da alcuni di tenerlo sotto scacco, dei tradimenti o delle tirate di giacca. Dichiara candidamente che ha dato le dimissioni "irrevocabili" solo perché non c'erano i numeri nel Consiglio Comunale, non scarica la responsabilità ad alcuno e non nomina più i responsabili della sua autonoma decisione.
A me sinceramente parrebbe l'inizio di una retromarcia. Quale il prossimo passaggio? Mi verrebbe da pensare ad un comune abbraccio "per il bene della città – diranno", magari parlando di una incomprensione temporanea, alla faccia della vera verità, della coerenza, della chiarezza, della trasparenza, alla faccia di tutte le dichiarazioni ad oggi rilasciate in ogni luogo da lui e dalle altre parti contrapposte e dalla Stampa opportunamente registrate e pubblicate. Forse che la lettera sia un tentativo di autoconvincimento dell'ex Sindaco che nulla è successo? Il quale avvertirebbe la necessità di questo passaggio doloroso per portare a termine un progetto ambizioso e personale? Per l'amore della città ovviamente ma che ha come prezzo quello di riabbracciare quelle persone con le quali ha avuto delle incomprensioni e per le quali ha abbandonato la Città nelle mani di un Commissario? Con quanta affidabilità?
L'ex Sindaco con una dotta lettera cerca di convincere i Cittadini sulla nuova tesi delle dimissioni e, a mio parere, porrebbe in essere un fievole tentativo di portare dalla sua parte il Direttore del Giornale che, invero, ribadisce fermamente la sua tesi che le dimissioni sono collegate al PUG ma non ricorda altri momenti amministrativi. Il Direttore ricorda gli accadimenti collegati al provvedimento dei Bollenti Spiriti ma non ricorda e non riporta quanto verificatosi nel maggio 2005 (si rilegga qualche suo stesso articolo del tempo) con la maggioranza inesistente, con le dimissioni scritte o non scritte, con la interruzione di 5 minuti diventate 5 ore e con il convincimento del consigliere Gargiuolo all'ultimo istante a presentarsi in aula. Il Direttore non ha ricordato il passaggio dall'opposizione in maggioranza degli ex candidati Sindaci e che sono stati approvati i provvedimenti con il loro voto determinante.
Più avanti, nel vivo della campagna elettorale forse l'arcano sarà svelato, io la penso come il Direttore del Giornale, le dimissioni sono collegate al PUG ed aggiungo che le stesse dimissioni erano state programmate, purtroppo anticipate di qualche mese. Ma aggiungo, altresì, il Centro e la Sinistra che non facevano parte della maggioranza a Trani se ci sono battessero un colpo. Una parte è forte se anche l'altra non gli è da meno e questo centrosinistra ha dimostrato molta debolezza tanto da non poter misurare la forza altrui.»
Leonardo Marinaro
Ex Consigliere Comunale