
Attualità
Mario Landriscina sulla pedonalizzazione dell'area portale di Trani: ora parlo io!!
La voce dei commercianti
Trani - sabato 1 febbraio 2025
6.57
Mario Landriscina, Manager del Distretto Urbano del Commercio di Trani, nonché Direttore di Confesercenti della BAT, parla chiaro sul progetto di pedonalizzare l'area portuale di Trani che ha visto fare il primo passo con l'approvazione da parte del Consiglio Comunale di Trani, lo scorso 30 gennaio ed alla unanimità, della mozione presentata da Legambiente ed associazione FIAB. Lo abbiamo incontrato per capire quale sia la posizione dei commercianti sulla questione.
"ll nostro pensiero è saputo e risaputo - ha esordito Landriscina - io non so quale differenza ci sia tra una mozione o una delibera e non lo voglio manco sapere, la verità è che mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata una visione della città, una visione di dove vuole andare (questa città) dal punto di vista sia del commercio che del turismo: noi lo stiamo facendo attraverso lo sfruttamento dei bandi del distretto urbano del commercio. Abbiamo sempre detto che il futuro di questa città è sicuramente turistico e con esso va salvaguardato il commercio che purtroppo ormai non ha tanta più ragione di esistere, parlo del piccolo commercio di vicinato, sappiamo già da 30 anni che il porto può essere pedonalizzato, probabilmente si è sempre trovata la favoletta che erano i commercianti contrari, quando invece probabilmente erano sempre stati i pescatori e gli avvocati che vanno al tribunale che giustamente lamentavano il fatto di non poterci arrivare".
"La pedonalizzazione del porto, passa attraverso il nuovo regolamento dei dehors, lo ha preteso la Sovrintendenza ed è per questo che abbiamo fatto un tavolo tecnico, molto positivo, un percorso partecipato durato un anno e che ha visto coinvolti i vari uffici del comune, le associazioni, Legambiente ed anche la Sovrintendenza stessa. Sappiamo che c'è la problematica legata anche al Codice della Strada, lo capisco e comprendo, va tutto bene, ma la verità è che noi abbiamo (per questo) proposto un percorso alternativo - ha proseguito Landriscina - come il costruire le zone di parcheggio, un servizio di mobilità interna, una veicolarità al porto a senso unico che permette di raggiungere sia i ristoratori e sia le zone di parcheggio che ci sono alla terra rossa e al castello, nelle more mettere degli strapuntini, costruire due marciapiedi laterali per consentire il parcheggio e nel frattempo avere il tempo di realizzare, con un obiettivo ben preciso, un progetto di mobilità interna che credo affronteremo anche nel prossimo piano commercio che stiamo cercando di produrre attraverso il quarto bando del distretto del Banco del Commercio. La zona pedonale non so quando partirà, se partirà e come partirà, ma spero che di queste questioni se ne parli in Consiglio Comunale".
"Vorrei concludere dicendo che c'è molta ignoranza sulla situazione economica degli imprenditori della ristorazione del turismo che è vero sia cresciuta molto da un punto di vista turistico, ma è altrettanto vero che registra molta confusione e forme di abusivismo diffuso, soprattutto per quanto riguarda i B&B. Ci sono, soprattutto i ristoranti, che a malapena riescono a portare a casa il pane quotidiano, perché ci sono problematiche serie con i dipendenti, con l'inflazione, con i costi dell'energia, per cui oggi dobbiamo stare molto attenti a ritenere ed a credere, come qualcuno fa e come qualcuno molto superficialmente ritiene, che questa gente sia ricca, io credo che ci sia una buona somministrazione, anche di altissimo livello che grazie a Dio ci fa riconoscere in tutta la Puglia, però è tanto vero che noi abbiamo bisogno anche di una somministrazione media e bassa che consenta poi di sviluppare un'offerta a 360° e questo non credo che qualcuno l'abbia mai affrontato".
"ll nostro pensiero è saputo e risaputo - ha esordito Landriscina - io non so quale differenza ci sia tra una mozione o una delibera e non lo voglio manco sapere, la verità è che mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata una visione della città, una visione di dove vuole andare (questa città) dal punto di vista sia del commercio che del turismo: noi lo stiamo facendo attraverso lo sfruttamento dei bandi del distretto urbano del commercio. Abbiamo sempre detto che il futuro di questa città è sicuramente turistico e con esso va salvaguardato il commercio che purtroppo ormai non ha tanta più ragione di esistere, parlo del piccolo commercio di vicinato, sappiamo già da 30 anni che il porto può essere pedonalizzato, probabilmente si è sempre trovata la favoletta che erano i commercianti contrari, quando invece probabilmente erano sempre stati i pescatori e gli avvocati che vanno al tribunale che giustamente lamentavano il fatto di non poterci arrivare".
"La pedonalizzazione del porto, passa attraverso il nuovo regolamento dei dehors, lo ha preteso la Sovrintendenza ed è per questo che abbiamo fatto un tavolo tecnico, molto positivo, un percorso partecipato durato un anno e che ha visto coinvolti i vari uffici del comune, le associazioni, Legambiente ed anche la Sovrintendenza stessa. Sappiamo che c'è la problematica legata anche al Codice della Strada, lo capisco e comprendo, va tutto bene, ma la verità è che noi abbiamo (per questo) proposto un percorso alternativo - ha proseguito Landriscina - come il costruire le zone di parcheggio, un servizio di mobilità interna, una veicolarità al porto a senso unico che permette di raggiungere sia i ristoratori e sia le zone di parcheggio che ci sono alla terra rossa e al castello, nelle more mettere degli strapuntini, costruire due marciapiedi laterali per consentire il parcheggio e nel frattempo avere il tempo di realizzare, con un obiettivo ben preciso, un progetto di mobilità interna che credo affronteremo anche nel prossimo piano commercio che stiamo cercando di produrre attraverso il quarto bando del distretto del Banco del Commercio. La zona pedonale non so quando partirà, se partirà e come partirà, ma spero che di queste questioni se ne parli in Consiglio Comunale".
"Vorrei concludere dicendo che c'è molta ignoranza sulla situazione economica degli imprenditori della ristorazione del turismo che è vero sia cresciuta molto da un punto di vista turistico, ma è altrettanto vero che registra molta confusione e forme di abusivismo diffuso, soprattutto per quanto riguarda i B&B. Ci sono, soprattutto i ristoranti, che a malapena riescono a portare a casa il pane quotidiano, perché ci sono problematiche serie con i dipendenti, con l'inflazione, con i costi dell'energia, per cui oggi dobbiamo stare molto attenti a ritenere ed a credere, come qualcuno fa e come qualcuno molto superficialmente ritiene, che questa gente sia ricca, io credo che ci sia una buona somministrazione, anche di altissimo livello che grazie a Dio ci fa riconoscere in tutta la Puglia, però è tanto vero che noi abbiamo bisogno anche di una somministrazione media e bassa che consenta poi di sviluppare un'offerta a 360° e questo non credo che qualcuno l'abbia mai affrontato".