Cronaca
Mastrulli: «Intitolare una strada di Trani a Roberto Visibelli»
La proposta è del segretario nazionale Osapp. Il feretro del senatore trasferito a San Domenico
Trani - venerdì 7 settembre 2012
12.17
Il feretro del senatore Roberto Visibelli è stato trasferito in mattinata a San Domenico. Nella chiesa, alle 16.00, si celebreranno i funerali, occasione per porgere l'ultimo saluto al politico tranese, deceduto giovedì alle prime luci dell'alba.
«Intitolare a Roberto Visibelli una strada della città di Trani». E' la proposta formulata questa mattina da Domenico Mastrulli, vice segretario generale nazionale dell'Osapp (l'organizzazione sindacale di Polizia penitenziaria). «Formulo questa proposta – scrive Mastrulli - soprattutto in qualità di appartenente al Corpo di Polizia che ha avuto modo di conoscere ed apprezzare la sensibilità e le alte qualità morali del senatore Roberto Visibelli, sempre vicino alle Istituzioni penitenziarie ed al mondo delle divise».
Proprio in virtù di questa vicinanza al mondo penitenziario, Mastrulli propone all'amministrazione comunale di avviare le procedure per l'intitolazione a Visibelli o dell'attuale via provinciale per Andria (dove sorge la casa circondariale maschile) o dell'attuale piazza Plebiscito (dove sorge la casa di reclusione femminile).
«Intitolare a Roberto Visibelli una strada della città di Trani». E' la proposta formulata questa mattina da Domenico Mastrulli, vice segretario generale nazionale dell'Osapp (l'organizzazione sindacale di Polizia penitenziaria). «Formulo questa proposta – scrive Mastrulli - soprattutto in qualità di appartenente al Corpo di Polizia che ha avuto modo di conoscere ed apprezzare la sensibilità e le alte qualità morali del senatore Roberto Visibelli, sempre vicino alle Istituzioni penitenziarie ed al mondo delle divise».
Proprio in virtù di questa vicinanza al mondo penitenziario, Mastrulli propone all'amministrazione comunale di avviare le procedure per l'intitolazione a Visibelli o dell'attuale via provinciale per Andria (dove sorge la casa circondariale maschile) o dell'attuale piazza Plebiscito (dove sorge la casa di reclusione femminile).