Attualità
Matteo Garrone ospite in un cinema di Spinazzola
L'evento si è tenuto lunedì 10 settembre
Trani - giovedì 13 settembre 2018
11.02 Sponsorizzato
La sera del 10 settembre a Spinazzola la sala cinematografica di paese era in trepidante attesa per l'imminente arrivo di Matteo Garrone, uno dei più grandi registi del panorama europeo contemporaneo, che è stato felice di confrontarsi con il pubblico presente in sala circa l'importanza di guardare un film su uno schermo gigante, in un momento come questo in cui le sale stanno scomparendo e ci sono altri mezzi disponibili per la fruizione di contenuti cinematografici
I sindaci di Spinazzola, Minervino, Gravina e Poggiorsini erano presenti all'evento, così come alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali dei sette paesi che hanno concesso il patrocinio alla rassegna di film d'autore , la quale si sta svolgendo in questi giorni a Spinazzola, il progetto è finanziato dall'Apulia Film Commission .
All'evento hanno partecipato anche molti cittadini spinazzolesi, appartenenti ad associazioni culturali e non, che hanno a cuore la politica di sensibilizzazione dell'individuo nei confronti dell'arte, in una dimensione di condivisione sociale delle emozioni.
In vista di una compartecipazione rivoluzionaria alla bellezza delle opere che si stagliano sugli schermi enormi , i quali ci sovrastano silenziosi nelle sale, prima che l'azione inizi, quale momento migliore del poter stringere la mano e potersi rivolgere direttamente a Matteo Garrone, una delle personalità più interessanti e generose che l'Italia ci offre in questo momento?
In questo senso i ragazzi dello staff della rassegna hanno accolto il regista sugli scalini sotto il palco, creando un'atmosfera colloquiale del tutto informale, e ponendogli delle domande inerenti al film Dogman.
Tuttavia Garrone, in virtù di poter usufruire della sala per rendere attivo il dialogo generazionale, partecipando in maniera dinamica al dibattito, ha dirottato il tema dell'incontro e ha posto l'accento sull'importanza di poter guardare le opere in spazi come questi, in cui quello che il film ha da dire è affidato tutto al mezzo su cui il film viene proiettato, al buio. "Più grande è lo schermo, più possiamo avvicinarci al cinema". Matteo Garrone ha poi raccontato l'evolversi del progetto di Dogman, la cui gestazione è avvenuta in più riprese e durata anni, improvvisamente ha annunciato che molti suoi collaboratoti al film erano presenti in sala, e sono partiti lunghi applausi per tutti da parte di un pubblico sorpreso ed onorato, applausi forti anche per Donato Laborante, attore ne "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone, che in merito a Dogman, ha dichiarato quanto segue "Dicheva Schiller la storia del mondo è il tribunale del mondo, quando nelle nostre città avviene un omicidio tutto il quartiere dovrebbe fermarsi per capire e comprendere cosa ha portato quell'uomo o quella donna o quel gesto insano a dare spazio alla follia crudele".
Non sono mancati gli interventi da parte del pubblico entusiasta, c'è chi ha reso omaggio a Garrone con prodotti locali tipici, chi gli ha donato libri scritti durante tutta una vita, chi chiedeva commosso di fare una foto .
Anna Moretti, direttrice artistica della rassegna ha dichiarato : "E' stata una serata straordinaria, spero tanto che questo incontro possa passare dalla nostra pancia alla nostra testa, perché rendersi conto di tanta bellezza è la sfida che sempre si pone allo spettatore quando sceglie, per impeto del desiderio, di diventare attivo, grazie a tutti".
I sindaci di Spinazzola, Minervino, Gravina e Poggiorsini erano presenti all'evento, così come alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali dei sette paesi che hanno concesso il patrocinio alla rassegna di film d'autore , la quale si sta svolgendo in questi giorni a Spinazzola, il progetto è finanziato dall'Apulia Film Commission .
All'evento hanno partecipato anche molti cittadini spinazzolesi, appartenenti ad associazioni culturali e non, che hanno a cuore la politica di sensibilizzazione dell'individuo nei confronti dell'arte, in una dimensione di condivisione sociale delle emozioni.
In vista di una compartecipazione rivoluzionaria alla bellezza delle opere che si stagliano sugli schermi enormi , i quali ci sovrastano silenziosi nelle sale, prima che l'azione inizi, quale momento migliore del poter stringere la mano e potersi rivolgere direttamente a Matteo Garrone, una delle personalità più interessanti e generose che l'Italia ci offre in questo momento?
In questo senso i ragazzi dello staff della rassegna hanno accolto il regista sugli scalini sotto il palco, creando un'atmosfera colloquiale del tutto informale, e ponendogli delle domande inerenti al film Dogman.
Tuttavia Garrone, in virtù di poter usufruire della sala per rendere attivo il dialogo generazionale, partecipando in maniera dinamica al dibattito, ha dirottato il tema dell'incontro e ha posto l'accento sull'importanza di poter guardare le opere in spazi come questi, in cui quello che il film ha da dire è affidato tutto al mezzo su cui il film viene proiettato, al buio. "Più grande è lo schermo, più possiamo avvicinarci al cinema". Matteo Garrone ha poi raccontato l'evolversi del progetto di Dogman, la cui gestazione è avvenuta in più riprese e durata anni, improvvisamente ha annunciato che molti suoi collaboratoti al film erano presenti in sala, e sono partiti lunghi applausi per tutti da parte di un pubblico sorpreso ed onorato, applausi forti anche per Donato Laborante, attore ne "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone, che in merito a Dogman, ha dichiarato quanto segue "Dicheva Schiller la storia del mondo è il tribunale del mondo, quando nelle nostre città avviene un omicidio tutto il quartiere dovrebbe fermarsi per capire e comprendere cosa ha portato quell'uomo o quella donna o quel gesto insano a dare spazio alla follia crudele".
Non sono mancati gli interventi da parte del pubblico entusiasta, c'è chi ha reso omaggio a Garrone con prodotti locali tipici, chi gli ha donato libri scritti durante tutta una vita, chi chiedeva commosso di fare una foto .
Anna Moretti, direttrice artistica della rassegna ha dichiarato : "E' stata una serata straordinaria, spero tanto che questo incontro possa passare dalla nostra pancia alla nostra testa, perché rendersi conto di tanta bellezza è la sfida che sempre si pone allo spettatore quando sceglie, per impeto del desiderio, di diventare attivo, grazie a tutti".