Cronaca
Maxi sequestro di pesce sul porto di Trani
Requisiti 160 kg di prodotti ittici. Denunciati 6 ambulanti. Operazione della Guardia Costiera: Il pescato non era idoneo al consumo
Trani - giovedì 15 novembre 2012
14.33
Continua l'attività congiunta di verifica lungo la filiera della pesca da parte della Guardia Costiera di Barletta e della Questura di Bari. Infatti, nel tardo pomeriggio di ieri, militari del nucleo ispettivo pesca della Guardia Costiera di Barletta e personale della squadra nautica della Questura di Bari, con l'ausilio di medici e tecnici di prevenzione del sevizio veterinario dell'azienda sanitaria locale di Barletta, hanno sequestrato presso il porto di Trani circa 160 chilogrammi di prodotti ittici di varie specie commercializzate in condizioni igienico sanitarie precarie su banchetti posti sul ciglio banchina, esposti alle polveri ed ai gas di scarico dei veicoli che transitavano nelle vicinanze.
La legislazione comunitaria e nazionale, finalizzata alla tutela della salute del consumatore, vieta la commercializzazione di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione, sanzionandola penalmente. Complessivamente sono stati deferiti all'autorità giudiziaria 6 soggetti noti ed uno ignoto che ha abbandonato il prodotto ittico sul ciglio banchina facendo perdere le proprie tracce, per commercializzazione di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione. L'attività ispettiva è tuttora in corso, con sopralluoghi dei militari del dipendente ufficio locale marittimo di Trani volti a reprimere il fenomeno della commercializzazione di prodotto ittico in banchina, in contrasto con le modalità previste dalla normativa vigente, che consente ai produttori la vendita diretta dal motopesca.
Il pescato, dichiarato non idoneo al consumo umano dai veterinari dell'azienda sanitaria di Barletta, con il nulla-osta della Procura della Repubblica, è stato avviato a smaltimento.
La legislazione comunitaria e nazionale, finalizzata alla tutela della salute del consumatore, vieta la commercializzazione di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione, sanzionandola penalmente. Complessivamente sono stati deferiti all'autorità giudiziaria 6 soggetti noti ed uno ignoto che ha abbandonato il prodotto ittico sul ciglio banchina facendo perdere le proprie tracce, per commercializzazione di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione. L'attività ispettiva è tuttora in corso, con sopralluoghi dei militari del dipendente ufficio locale marittimo di Trani volti a reprimere il fenomeno della commercializzazione di prodotto ittico in banchina, in contrasto con le modalità previste dalla normativa vigente, che consente ai produttori la vendita diretta dal motopesca.
Il pescato, dichiarato non idoneo al consumo umano dai veterinari dell'azienda sanitaria di Barletta, con il nulla-osta della Procura della Repubblica, è stato avviato a smaltimento.