Politica
Mimmo Santorsola sarà in Consiglio Regionale
Gli altri consiglieri sono Zinni, Caracciolo, Di Bari e Marmo
Trani - lunedì 1 giugno 2015
15.35
Trani dopo tanti anni ha finalmente un suo consigliere regionale. Si tratta di Domenico Santorsola della lista Noi a Sinistra per la Puglia che ha ottenuto in città un vero e proprio plebiscito con 4568 preferenze. Al momento gli altri consiglieri regionali della Bat dovrebbero essere: Filippo Caracciolo (Partito Democratico), Sabino Zinni (lista Emiliano sindaco di Puglia), Grazia Di Bari (Movimento 5 stelle) e Nino Marmo, unico del centrodestra, per Forza Italia. Un risultato questo davvero storico considerato il vuoto rappresentativo della nostra città in Consiglio Regionale da diverso tempo.
Ancor prima che venisse ufficializzata la notizia, Santorsola ha espresso il suo pensiero: «Nei tre anni in cui ho ricoperto il ruolo di consigliere comunale ho tentato di mantenere fede a due impegni assunti con tutti coloro che mi avevano dato la loro fiducia: fare una opposizione ragionata più che una opposizione di bandiera e raccontare nel modo più chiaro possibile la mia attività politica. Credo di aver assolto il mio compito ed oggi mi presento a voi come candidato al consiglio regionale per parlarvi di questa campagna elettorale secondo me.Il luogo: Trani, una città da amare, una perla della architettura e della cultura, ambita meta turistica sino agli anni 90. La constatazione : il degrado sociale ed economico progressivo ed apparentemente inarrestabile giunto in prossimità del "punto del non ritorno". La causa: una classe politica priva di progettualità e di senso di responsabilità nei confronti della comunità amministrata, incapace più che colpevole, accondiscendente più che collusa, servile a forze politiche organizzate che coltivano interessi diversi da quelli della nostra città. L'arma del delitto: scelte occasionali, una finanza allegra, l'incapacità ad utilizzare le risorse economiche disponibili presso la regione o la Comunità Europea, la sfiducia ad un sindaco onesto, il ripetersi dello scioglimento del consiglio comunale per opera della magistratura. La necessità: una amministrazione sana e competente che abbia una sponda nelle sedi istituzionali che raccolga e faciliti la realizzazione delle aspettative della nostra comunità.
Uno "schiaffo morale" che Santorsola è riuscito a dare ai «referenti politici legati a logiche di partito – come evidenzia egli stesso - incuranti del bene comune, incapaci di interpretare e soddisfare le legittime richieste provenienti dalla popolazione ma sempre pronti a "svendere" la loro credibilità e la fiducia dei cittadini in cambio di comitati e/o di supporto alle spese elettorali. La tentazione: quella di arrendersi allo strapotere numerico ed economico di quanti ritengono Trani una terra di conquista e di rinunciare ad una lotta impari.La speranza: che finalmente anche a Trani si torni a dare un voto ragionato che non si limiti a premiare gli occasionali dei voti ed i diversamente residenti». Obbiettivo raggiunto!
Ancor prima che venisse ufficializzata la notizia, Santorsola ha espresso il suo pensiero: «Nei tre anni in cui ho ricoperto il ruolo di consigliere comunale ho tentato di mantenere fede a due impegni assunti con tutti coloro che mi avevano dato la loro fiducia: fare una opposizione ragionata più che una opposizione di bandiera e raccontare nel modo più chiaro possibile la mia attività politica. Credo di aver assolto il mio compito ed oggi mi presento a voi come candidato al consiglio regionale per parlarvi di questa campagna elettorale secondo me.Il luogo: Trani, una città da amare, una perla della architettura e della cultura, ambita meta turistica sino agli anni 90. La constatazione : il degrado sociale ed economico progressivo ed apparentemente inarrestabile giunto in prossimità del "punto del non ritorno". La causa: una classe politica priva di progettualità e di senso di responsabilità nei confronti della comunità amministrata, incapace più che colpevole, accondiscendente più che collusa, servile a forze politiche organizzate che coltivano interessi diversi da quelli della nostra città. L'arma del delitto: scelte occasionali, una finanza allegra, l'incapacità ad utilizzare le risorse economiche disponibili presso la regione o la Comunità Europea, la sfiducia ad un sindaco onesto, il ripetersi dello scioglimento del consiglio comunale per opera della magistratura. La necessità: una amministrazione sana e competente che abbia una sponda nelle sedi istituzionali che raccolga e faciliti la realizzazione delle aspettative della nostra comunità.
Uno "schiaffo morale" che Santorsola è riuscito a dare ai «referenti politici legati a logiche di partito – come evidenzia egli stesso - incuranti del bene comune, incapaci di interpretare e soddisfare le legittime richieste provenienti dalla popolazione ma sempre pronti a "svendere" la loro credibilità e la fiducia dei cittadini in cambio di comitati e/o di supporto alle spese elettorali. La tentazione: quella di arrendersi allo strapotere numerico ed economico di quanti ritengono Trani una terra di conquista e di rinunciare ad una lotta impari.La speranza: che finalmente anche a Trani si torni a dare un voto ragionato che non si limiti a premiare gli occasionali dei voti ed i diversamente residenti». Obbiettivo raggiunto!